In una epoca in cui la quasi totalità del nostro agire quotidiano è basato sull’utilizzo di qualcosa collegato alla rete elettrica, quando vi sono dei disservizi o, nella peggiore dei casi, dei “black out” emerge con prepotenza lo stato di emergenza in cui viviamo. Una emergenza che spesso è legata a una serie di fattori che passano per la disorganizzazione e il mancato aggiornamento delle infrastrutture. Oggi vi parliamo del “blackout” che si è registrato ad Ischia, nell’area di Via Dell’Amicizia. Un nostro lettore ci ha informati che per lunghe ore la zona è stata al buio. “Siamo nel 2019 e ancora dobbiamo avere sottomano delle candele da accendere, prontamente, in caso di blackout. E’ una vergogna – sottolinea il nostro lettore – e non è la prima volta che capita a distanza molto ravvicinata. Abbiamo chiamato l’enel svariate volte in quanto l’energia elettrica non tornata e gli operatori non si sono nemmeno accorti delle ripetute segnalazioni, ben 3 in circa 24 ore.” Una situazione davvero inaccettabile sia per i cittadini che abitano in quell’area che per le attività commerciali. “Sono state inviate tante segnalazioni e il problema si è risolto dopo tantissimo tempo. Anzi, in principio la corrente elettrica arrivava ad intermittenza… cioè dopo poco che giungeva presso le nostre abitazioni, andava via di nuovo. Poi ancora un lungo blackout. Ma è mai possibile che l’infrastruttura dell’Enel sia così malridotta da non poter sopportare la tensione e quindi porta ad interruzioni continue nell’erogazione della corrente?” Una domanda più che lecita che giriamo a chi di competenza, anche alla luce dei recenti blackout che hanno portato gli operai Enel a realizzare un grande scavo in alcuni punti del territorio ischitano, come in via Casciaro, per la sostituzione di alcuni cavi.