


La pioggia caduta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre ha messo in ginocchio Via Campagnano, dove sono in corso i lavori di scavo per la posa del nuovo tronco di linea elettrica della ditta SITE. Le immagini parlano chiaro: il fondo stradale, appena interessato dagli interventi, è stato letteralmente divelto dall’acqua che, scorrendo lungo i margini degli scavi, ha asportato il materiale di riempimento e trascinato via l’asfalto provvisorio.
La strada si presenta ora in condizioni disastrose. Le crepe hanno aperto profondi solchi lungo la carreggiata, in alcuni punti trasformata in un canale di fango e detriti. Il tratto compreso tra i civici 100 e 110, già soggetto al divieto di circolazione serale e notturna disposto dal Comando di Polizia Locale, è diventato impraticabile anche di giorno.
La proroga dei lavori, formalizzata con l’ordinanza del Servizio 14 del Comune di Ischia, prevedeva la chiusura della strada fino a sabato 4 ottobre per consentire il completamento delle operazioni. Tuttavia, l’intensità della pioggia ha colto tutti di sorpresa, aggravando una situazione già precaria. Le infiltrazioni d’acqua hanno eroso il fondo appena ricoperto, lasciando scoperte le canalette e parte dei cavi, e compromettendo la sicurezza della viabilità.
Ora serve un intervento urgente di ripristino. La ditta esecutrice, come previsto dall’ordinanza, dovrà provvedere al più presto al riempimento delle buche e alla sistemazione del manto, ripristinando le condizioni di sicurezza e di pulizia dell’area.
Intanto, i residenti della zona segnalano disagi e difficoltà negli spostamenti. La pioggia ha fatto il resto, rendendo evidente quanto fragile fosse la protezione temporanea del cantiere.
Via Campagnano, dunque, resta un cantiere aperto e vulnerabile. E il maltempo, come spesso accade, ha messo in luce l’urgenza di lavori eseguiti in maniera definitiva e sicura, prima che il dissesto peggiori ulteriormente.











Prima di richiudere le buche, buttateci dentro chi le aveva chiuse in quel modo…
un magn magn
Io direi più che i lavori a Ischia vengono fatti a capo di cazzo. Ho dovuto usare questo termine perché è la verità.