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sabato, Aprile 20, 2024

Verifiche a Casamicciola, qui CASca l’asino…

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Una più stretta collaborazione tra la Protezione Civile e la Guardia di Finanza, per garantire legalità e correttezza nell’ambito delle misure di sostegno rivolte alla popolazione colpita dal terremoto. È l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli , e dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Fabrizio Carrarini.

Un protocollo finalizzato a prevenire e contrastare condotte lesive degli interessi pubblici nel contesto emergenziale determinatosi a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’isola che dovrà ora essere rispolverato e soprattutto attivato a Casamicciola .

In particolare, l’intesa consentirà di intensificare l’azione di controllo della Guardia di Finanza per individuare eventuali casi di affitti in nero o a prezzi non in linea con quelli di mercato, nonché la prevenzione e repressione di eventuali casi di indebito ottenimento dei contributi per l’autonoma sistemazione o per i danni subiti.Un protocollo che in questa due giorni e mezzo di lavoro a braccetto tra l’entourage d Angelo Borrelli e gli uffici dei comuni del Cratere Casamicciola Terme e Lacco Ameno è stato rinnovato e proposto come soluzione alle tante pratiche ambigue ed i nodi di legittimità che gli uffici comunali sono chiamati a dirimere. Un lavoro “sporco“ che in comunità limitate come la nostra hanno sicuramente un peso politico. Su tutte ovviamente c’è il controllo sugli alloggiati in hotel e sulle richieste per il contributo di autonoma sistemazione

Nello specifico la prima levata di scudi è arriva dal comando vigili del Comandante Giovanni Mattera, un diniego che sa tanto di fuga. Mattera in “ Riscontro alla richiesta attività di accertamento CAS“ trasmessa a mezzo PEC dagli uffici CAS di Rossano ha evidenziato la non competenza in materia o forse portato a galla molto altro. Perché Mattera ad un certo punto del suo impegno con l’ufficio CAS si è tirato indietro? Perché fa un salto nel passato rivangando vecchie storie di controlli e protocolli anti abusivismo datati e posti in essere sul finire degli anni 80? Fatti e circostanze che potremmo solo intuire ma che di fatto pongono fine alla collaborazione della Polizia Municipale e i funzionari che in queste difficili settimane si stanno occupando di verificare le autocertificazioni sulle richiese di contributo per l’autonoma sistemazione . Sono circa un centinaio le pratiche messe sotto i riflettori della inquisizione casamicciolese sui contributi, solo una delle informative al momento è risultata infondata. Ma non saremo di certo noi, i “Mattera“ o i Rossano a gettare via il velo, gli altarini sui furbetti degli aiuti. Di questa stirpe ne è pieno lo stivale. Saranno finanziari e funzionari della protezione civile ad occuparsi del lavoro sporco.

MATTERA. I CONTROLLI FATTELI TU!

“ In riferimento alla richiesta, è opportuno ancora una volta fare delle precisazioni ed evidenziare le specificità e le competenze cui è preposto il Comando di Polizia Municipale.

E’ invalso l’uso di trasmettere a questo ufficio, a prescindere da eventuali inattendibilità documentali, autocertificazioni ,come nel caso di specie, prodotte dalla parte, con richiesta di opportuni accertamenti per verificarne la veridicità. All’uopo va segnalato che simile procedura debba essere attivata ogni volta che il Responsabile di Procedimento, nel caso in esame al Ragionier Michele Rossano e al Segretario Francesco Ianniello, abbia un ragionevole dubbio sulla veridicità delle autocertificazioni presentate“- scrive Mattera rivolgendosi ai colleghi funzionari e soprattutto ai membri dell’ufficio CAS casamicciolese- “ Il ragionevole dubbio dovrà essere adeguatamente motivato e non potrà fondarsi su generiche supposizioni. I controlli sono effettuati con particolare riguardo per le situazioni dalle quali emergono elementi di incoerenza palese delle informazioni rese, di inattendibilità evidente delle stesse, tali da far supporre la volontà del dichiarante di rendere all’Amministrazione solo dati parziali e comunque in modo tale di non consentire all’Amministrazione stessa adeguata e completa valutazione degli elementi Posti alla sua attenzione“.

Insomma della serie: “A chi vulit fa passa nu vajo…”.

E’ chiaro e si legge dalle righe l’assunto del buon Giovanni Mattera su verifiche e approfondimenti di genere possono causare grane e rischi. E lui ne sa qualcosa! Care gli costarono quelle informative anni ’80 sulle strade e sotto gli abusi dei principi del foro. La politica all’epoca cavalcava l’onda e la solerzia e l’impegno di due vigili in erba che non si attennero ai prestampati della Democrazia Cristina volendo svolgere il proprio compito in incognito, magari dicendo la verità molto probabilmente ancora brucia…

Infatti i controlli controlli CAS sono effettuati anche quando nelle autocertificazioni emergano l’indeterminatezza della situazione descritta oppure qualora sia evidente la lacunosità della dichiarazione rispetto agli elementi richiesti dall’amministrazione per il regolare svolgimento del procedimento.

“Obbligatoriamente, quando emergono ragionevoli dubbi sulla veridicità del loro contenuto e/o su segnalazioni pervenute, ed a campione, su almeno una parte percentuale delle dichiarazioni presentate in merito e in tutte le altre situazioni similari“- spiega Mattera rispedendo al mittente la richiesta di controllare la fondatezza di molte autodichiarazioni CAS- “Si precisa che la Polizia Municipale dove svolgere istituzionalmente, di norma, funzioni di controllo e di vigilanza sul territorio di competenza e sulle attività che ivi si svolgono, funzioni che sono indubbiamente incompatibili ed in palese conflitto di interessi con attività istruttorie che poi la stessa Polizia Municipale è chiamata a’ verificare, incommutabili e si ritiene possa essere derogata eccezionalmente solo nel caso di incombenze istruttorie, previste esplicitamente da una Legge Nazionale o regionale“.

Per il comandante della Polizia municipale casamicciolese verificare le istruttorie del contributo autonoma sistemazione, propedeutiche al rilascio di contributi, è incompatibile! Mattera cita norma a menadito e richiama l’anticorruzione ponendo stralci e passaggi a mo di scudo. Uan fuga, resta pur sempre una fuga specie se compiuta a metà dell’opera.

“A tal proposito L’A.N.A.C. ha disposto che l’orientamento n.57/2014 è stato sostituito dall’orientamento n.19/2015,secondo il quale” sussiste un’ipotesi di conflitto di interessi, anche potenziale, nel caso in cui al Comandante della Polizia Locale, indipendentemente dalla configurazione organizzativa della medesima, sia affidata la responsabilità di uffici con competenze gestionali, in relazione alle quali compie anche attività di vigilanza e controllo”.

Il comandante Mattera per dare forza alla suo diniego cita l’ANAC, una risposta che la stessa autorità rese altrove e su altre vicende- “ E’ ovvio che detto parere essendo stato emesso a seguito di una esplicita richiesta di un Comandante abbia fatto riferimento nello stesso a tale figura professionale ma che tale incompatibilità è da considerare estesa a tutti gli appartenenti alla Polizia Municipale“

CARA MI COSTO’ QUELL’INFORMATIVA SULL’ABUSIVISMO

Mattera invia la sua missiva anche al segretario Ianniello “per garantire il rispetto delle procedure normative“- scrive- “ finalizzate ad impedire agli addetti di Polizia Municipale di trovarsi in situazioni confuse, che possono generare situazioni poco opportune ove si possono appalesare dei conflitti di interesse con tutto quello che ciò comporta. E’ proprio il caso di ricordare che in questo ente, negli anni novanta, l’attivazione di simili procedure, con richiesta di informazioni circa la presenza o meno di manufatti, portò all’incriminazione di diversi agenti della P.M.da parte dell’A.G“.

Il passaggio alle note vicende di via Cittadini a San Pasquale, la paura per certi avvocati con un forte ascendente politico è ancora forte, evidentemente.

Mattera nella sua presa di distanze, una interruzione sul più bello del percorso, non riesce a prescindere dall’ambito di procedure e coinvolgimenti che gli hanno procurato, in un passato non troppo recete non pochi grattacapi.

In ogni caso un lavoro che si interrompe a metà e che lascerebbe adito a molteplici considerazioni.

Per quanto attiene alle pregresse pratiche già trasmesse allo stesso comando, Giovanni Mattera ha infatti comunicato che la gran parte sono state già espletate e consegnate all’ufficio, mentre le restanti, compatibilmente con le altre incombenze da risolvere, verranno consegnate quanto prima possibile. Poi nessuna altra informativa sarà eseguita.

Dunque di sicuro saranno ben altri organismi ad occuparsi della verifica delle istruttorie. E’ qui, come dicevamo che entra in campo il protocollo d’intesa di Borrelli con le fiamme gialle. In base all’accordo, i risultati dell’attività ispettiva saranno comunicati al Dipartimento per l’adozione di eventuali provvedimenti.

La collaborazione delineata con il protocollo rientra, infatti, nelle specifiche attribuzioni della Guardia di Finanza, in seno agli obiettivi strategici istituzionali del contrasto all’evasione, alle frodi fiscali ed agli illeciti in materia di spesa pubblica, a tutela del bilancio dello Stato.

L’approccio sinergico, le cui linee di indirizzo sono state tracciate nel Protocollo d’intesa, risponde all’esigenza sempre più avvertita a livello istituzionale di mettere in campo un’efficace attività preventiva e repressiva delle attività illecite, al fine di garantire la ripartizione equa e trasparente delle risorse pubbliche nel pieno rispetto della finalità individuate dalla legge.

In un certo senso il lavoro degli uomini di Giovanni Mattera sarebbe risultato forse superfluo oltre che pericoloso per loro stessi…

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