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giovedì, Marzo 28, 2024

Verde, La Vista e D’Abundo: “Il concorso? Ricatti e vergogna, così muore Forio”

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La reazione. Dalla minoranza parte la critica alla gestione “familiare” del concorso per gli 11 istruttori cat. C. Non mancano le accuse senza peli sulla lingua

Gaetano Di Meglio | I risultati del concorso formato famiglia non potevano non suscitare polemiche. Purtroppo, però, dobbiamo prendere atto che non si ha più vergogna. C’è gente che invece di stare zitta, pretende di avere anche ragione. A Forio è andata in scena una delle vergogne più evidenti negli ultimi anni sull’isola con assunzioni di figli di politici come non si era mai visto.

Di recente ci eravamo fermati a Giovanni Sorrentino con la figlia all’EVI, poi è arrivato Mario Savio con il figlio nei vigili urbani di Forio. Ora tutti quelli di Forio e, tra questi, non possiamo non nominare Gianni Matarese che, però, non ha centrato l’obiettivo assunzione per l’assenza della figlia, Ida, all’orale. Non c’era la quadra con gli 11 che dovevano vincere? Servivano posti in una graduatoria fregata dalla pubblicazione del bando per soli 4 giorni? Non lo sappiamo, però, possiamo immaginare che ora per il consigliere comunale ed ex vicesindaco (artefice anche di una discussa vertenza da 50mila euro che vi racconteremo nei prossimi giorni) dovrà arrivare un premio di consolazione in nome degli equilibri politici da mantenere in amministrazione.

Anche perché ora c’è chi festeggia come Annamaria Miragliuolo per il cugino e Peppe Di Maio per la moglie e per tutti gli altri che hanno piazzato la loro pedina in una graduatoria che ha mostrato il suo esito con mesi di anticipo e con numerosi esposti anonimi. Nomi e cognomi scritti e riscritti e puntualmente arrivati nelle posizioni utili per l’assunzione.

Di questo e anche di altro, però, ne abbiamo parlato con Stani Verde, capogruppo di minoranza in consiglio comunale, Jessica La Vista e Dino D’Abundo.

Un concorso formato famiglia che conferma i vostri dubbi?
«Si. Di solito, quando una vicenda termina in un determinato modo, si dice che è finta a “a tarallucci e vino” ma nel caso del concorso di Forio devo dire che è terminata a ricatti e vergogna»

Parole durissime.
«Si direttore, sono parole durissime ma non posso usarne altre. Ne ho sentite davvero di tutti i colori. Negli uffici del comune di Forio, nei corridoi, più di una volta mi è stato riferito l’andazzo di questo concorso. Una sorta di mercato delle posizioni. Un giorno era avanti un candidato, il giorno dopo, invece, era fuori e così via. Mi chiedo come abbia gestito questa materia il sindaco a cui non scappa nulla.»

Ma non gestiscono i dirigenti
«Si in altri paesi, non a Forio. A Forio comandano loro. C’è un gruppetto di politici con il sindaco e il suo vice in capo che fanno il buono e il cattivo tempo. Lo chieda ai commercianti, alle imprese o ai liberi cittadini di Forio che vogliono far valere i diritti che lo stato gli garantisce. E’ un continuo di ricatti. Un continuo di minacce velate e di messaggi più o meno chiari»

Torniamo al concorso
«Ho letto la graduatoria di questo concorso e, devo dire, che non mi meraviglio neanche più. Come si dice, persa la verginità una volta, poi non ci si fa più caso. Non mi meravigliano i nomi che ho letto, ma mi piace pensare ai rapporti di forza che hanno mosse le fila di questa selezione partita male fin dall’inizio»

Ovvero
«Se ricorda bene abbiamo costretto il comune a rifare tutto daccapo perché non avevano seguito la norma. Non avevano previsto le prove come da legge e hanno dovuto rifare il concorso. Un passo falso, una brutta figura. L’ennesima prova che sono approssimativi e pericolosi per Forio e per i foriani. Oggi, però, abbiamo visto che la casta del comune ha piazzato i suoi nomi. Se penso che erano quasi 900 i concorrenti e che solo il 25 sono arrivati alla prova orale e, proprio quelli che tutti sapevano, allora mi chiedo ma in che mondo viviamo. Se penso che il Comune di Forio, piano piano, sta diventando un parcheggio per i figli dei politici allora mi viene quasi da piangere»

Un parcheggio per i figli? In questo caso direi moglie e consiglieri metropolitani…
«E’ vero, ma non si dimentichi il figlio del vicesindaco idoneo al concorso dei vigili. Io, sinceramente, troverei imbarazzo a sapere che mia moglie voglia partecipare ad un concorso nel comune dove io amministro. Imbarazzo e vergogna al pari di chi fa partecipare un figlio, un fidanzato o un altro parente. Di questo passo ci troveremo doppiamente male. Politici incapaci e dipendenti intoccabili perché figli dei politici. Quale futuro si stiamo costruendo per i nostri figli?»

«Ho assistito personalmente – interviene Jessica La Vista – a tutte le prove degli orali. Posso dire che la commissione ha svolto il proprio lavoro secondo corretti criteri di giudizio in alcuni casi ma in altri nutro dei dubbi di valutazione. Ora faremo accesso agli atti per verificare che ogni passaggio sia avvenuto secondo i principi di correttezza e trasparenza e seguendo i criteri richiesti dalla normativa vigente. Lo scopo dell’opposizione è sì alle assunzioni ma con candidati meritevoli perché Forio merita un nuovo organico fornito delle dovute competenza a tutela di tutti noi cittadini.

Un concorso che continua a restare nell’occhio del ciclone
«Certo. Anzi ora ancora di più. Abbiamo raccolto – continua Stani Verde – le lamentele di molti partecipanti e abbiamo già predisposto anche una denuncia molto dettaglia proprio sulla natura delle prove, sulla scelte delle domande e sulla loro correttezza. Inoltre, non possiamo far finta di non saperlo, i molti esposti che i cittadini, in forma anonima, hanno protocollato e inviato via posta sono già oggetto della Magistratura».

Prima diceva ricatti e vergogna. Ce vuole spiegare meglio l’uso di questi due termini
«Ricatti e vergogna sono le uniche parole che possono descrivere quello che abbiamo visto. E non mi limito solo al concorso dove di vergogna ce ne è stata in gran quantità, ma proprio nella gestione del paese, alla sua amministrazione in generale. I casi sono numerosi e, purtroppo, questo sindaco non sembra voler capire che in questo modo sta condannando Forio ad un lento e inesorabile declino»

Per Dino D’Abundo, consigliere comunale di minoranza, invece, la questione è un po’ diversa.
«Guardo i nomi dei sopravvissuti alle prove del concorso e mi metto le mani nei capelli che non ho. Davvero gli unici meritevoli della nostra gioventù sono questi? Tutti figli di, amici di, mogli di, raccomandati da. Possibile che la nostra Forio abbia perso ogni speranza di poter rinnovarsi e migliorare. Possibile che dobbiamo azzerare ogni eco di meritocrazia e considerare l’occasione di un posto fisso come una faccenda per pochi? Con gli amici dell’opposizione siamo stati presenti alle prove orali, faremo interrogazioni e terremo il fiato sul collo della maggioranza. Così Forio non può andare avanti».

2 COMMENTS

  1. Invece di fare solo tante chiacchiere, facessero una bella denuncia alla Procura della Repubblica, alla Guardia di Finanza e chi più ne ha più ne metta. Qualcuno di loro tirati in ballo dovranno pur far luce e chiarezza su questa vergognosa vicenda.

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