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giovedì, Aprile 18, 2024

Valerio Sgarra vince il Premio De Andrè con “Invenzioni”

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Valerio Sgarra, con la sua poeticità in punta di piedi, ha vinto l’edizione di questo anno del Premio De Andrè” con “Invenzioni”, una poesia che ha conquistato tutti i giurati fin dalla prima lettura.

“Vorrei ringraziare tre animali – ho dichiarato dal palco Valerio stringendo tra le mani l’importante premio – due sono gatti, Benjiamin e Zelda, e l’altro è il famoso cavallo Pascalone.” E’ questa la dedica particolare che ha strappato più di un applauso e che ben racconta l’estro creativo del nostro Valerio Sgarra.

La premiazione, di questa che è stata definita l’edizione da record per numero di iscritti, che ha visto trionfare nella sezione musica Viviana Strambelli – in arte LAMINE – con il brano “Non è tardi”, è stata svolta a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma con una grande partecipazione di pubblico.

Sono stati accolti da Dori Ghezzi e da lunghi applausi gli attesissimi ospiti della serata, Niccolò Fabi, vincitore della “Targa Faber”, e gli Ex-Otago, a cui è stato assegnato il premio “Quelli che cantano Fabrizio”. Fabi ha emozionato il pubblico della sala Petrassi con un’intensa interpretazione piano e voce di “Scotta”, contenuta nel suo ultimo disco “Tradizione e tradimento. È stata poi la volta degli Ex-Otago, che hanno omaggiato De Andrè proponendo la speciale versione di “Amore che vieni, amore che vai” da Faber Nostrum, album tributo al cantautore genovese. Il premio Repubblica.it è stato assegnato a alice Clarini: il suo brano “Qui non c’è il mare” ha conquistato i lettori con il 34% dei voti. A conferirle il riconoscimento, il giornalista de La Repubblica Pietro D’Ottavio.

Sul palco, invitati dal presentatore dell’evento Carlo Massarini, anche il vincitore della sezione Pittura (Riccardo Brizzi con l’opera “Gli Ultimi”).

Ecco i nomi dei finalisti della XVIII edizione del Premio De André intitolata “Parlare musica”: per la Sezione Musica Alice Clarini, Alterego, Capo Di Buona Speranza, Franz, Giulia Ventisette, Lamine, Micaela Tempesta, Molla, Sale, Sebastiano Pagliuca, Stona, Studio Illegale, Zuin; per la Sezione Poesia: Alessandra Scifoni, Carmelania Bracco, Concetta Gentile, Diego Ghenzi, Domenico Mazzaglia, Elisabetta Ternullo, Emanuela Botti, Gerardo Balestrieri, Margherita Tomei, Maria Grazia Vaccaro, Rita Maria La Boria e Valerio Sgarra; per la Sezione Pittura: Andrea Cislaghi, Anna Montanaro, Ciro Fabbozzi, Clarissa Moretto, Claudia Scalera, Diego Bianchi, Giulia Compierchio, Giuseppe Molea, Nori Costa, Riccardo Brizzi, Sandra Migliorini, Sergio Manconi, Sofia Battisti e Walter Marin.

L’EVENTO

Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e organizzato da iCompany, con la direzione artistica di Luisa Melis, il Premio ha come scopo quello di stimolare (presso autori, compositori, interpreti ed esecutori esordienti di musica italiana) una creatività libera e scevra da tendenze legate alle mode, ai generi e ai concetti di commerciabilità, al fine di favorire l’originalità e la vitalità delle nuove produzioni artistiche.

Uno degli appuntamenti più attesi per gli artisti che sperimentano nuove forme per la musica d’autore.

Il Premio Fabrizio De Andrè si avvale di una giuria costituita da scrittori, giornalisti, critici musicali ed operatori del settore, presieduta da Dori Ghezzi.

Fabrizio De André viene da molti definito il più grande cantautore italiano con una parabola artistica tra le più lunghe e intense, sino a diventare un modello per i colleghi più giovani in quasi quarant’anni di percorso artistico: dall’inizio, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, fino alla sua scomparsa nel 1999.

È stato il primo cantautore a utilizzare lo strumento-canzone per affrontare tematiche diverse da quelle sentimentali che avevano contraddistinto e spesso corroso la canzone italiana sino a quel momento.

Questa visione innovativa, al di fuori delle mode e dei cliché, è la stessa che muove il Premio Fabrizio De André, che non mira a scovare il nuovo Faber nello stile, ma nell’approccio.

La giuria era composta da: Dori Ghezzi (presidente di giuria), Luisa Melis (dir. artistica del Premio Fabrizio De André), Massimo Bonelli (iCompany e Concerto Primo Maggio), Fausto Pellegrini (Rai News), Federico Durante (Billboard), Marco Gallorini (Woodworm), Marta Venturini (produttrice), Mattia Marzi (Rockol), Diletta Parlangeli (giornalista), Silvia Boschero (Radio2), Riccardo De Stefano (ExitWell), Paolo Talanca (Il Fatto Quotidiano), Enrico Schleifer (RadUni), Dario Salvatori (giornalista e presentatore), Vincent Messina (discografico, produttore), Michele Moramarco (saggista, scrittore e autore musicale), Vincenzo Costantino Cinaski (poeta), Roberto Sironi (musicista, pittore, scrittore e autore di teatro), Piero Cademartori (editore), Rossella Diaco (conduttrice RAI).

L’OPERA

Invenzioni

Eccomi qui
Bancone di un bar che chiude
I fari delle macchine che vanno in nessun posto
Eccomi qui
Composto
Dentro quei torbidi silenzi fatti per fumare
Dove la solitudine è la migliore delle invenzioni
che abbia mai fatto un sigaro
E dove l’amore ti sorprende
Come la migliore invenzione della solitudine

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