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venerdì, Aprile 19, 2024

Valentina Manna eletta Graziella 2019 «Il mio sogno è intraprendere la carriera diplomatica»

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Leo Pugliese | «Rifacemmo la strada ma lentamente, mettendoci a sedere sotto tutti gli alberi, all’ombra di tutti i pergolati, discorrendo, fantasticando o comperando da tutte le giovani procidane i panieri di fichi, di nespole, d’uva che esse portavano, e lasciando così passare il tempo».

Una di quelle era Graziella di cui Alphonse de Lamartine s’innamorò perdutamente trasponendola nel personaggio del suo celeberrimo romanzo che ispira da ben 69 anni l’elezione di Graziella.

A vincerla è stata Valentina Manna, 18 anni.

A eleggerla, una giuria tecnica presieduta dal Presidente del Procida Film Festival, Francesco Bellofatto e da una  giuria popolare scelta tra il pubblico.

Valetina neo diplomata al liceo linguistico, sogna di intraprendere la carriera diplomatica, proprio come Alphonse De Lamartine. Con la sua allegria e la sua spontaneità ha conquistato i consensi appunto della giuria.

Si era accostata lo scorso inverno al romanzo di Graziella, apprezzandolo profondamente, senza il preciso proposito di partecipare l’estate successiva.

Ad incoraggiarla a iscriversi un nutrito gruppo di sostenitori. Fortemente legata alla famiglia, dedica la vittoria ai nonni che hanno sempre appoggiato le sue scelte. Altruista e generosa, Valentina da subito ha legato con tutte le altre partecipanti, apprezzando l’opportunità di stringere nuove amicizie.

Al momento della prova della vestizione, non riuscì a trattenere le lacrime, dopo aver indossato l’antico costume procidano.

Incredula ma felice, ha accolto con gioia l’abbraccio di Michela, Anna, Flavia, Arianna, Tecla, Sefora e Giuliana, che hanno dimostrato di essere un gruppo affiatato e generoso, in tutte le iniziative in cui sono state coinvolte.

A Valentina il compito di rappresentare Procida durante l’anno in tutte le manifestazioni culturali e civili in cui sarà richiesto. Lo farà con l’intelligenza, il garbo e l’allegria che fanno di lei la Graziella 2019 come la ricorda bene lo scrittore:

«Gli occhi, grandi e allungati, avevano quel colore incerto tra il nero cupo e il blu del mare che negli occhi di una donna addolcisce lo splendore con l’umidità dello sguardo, e che unisce in egual misura la tenerezza d’animo e la forza della passione, tinta celeste che gli occhi delle donne dell’Asia e dell’Italia ricevono dalla luce ardente del giorno e dall’azzurro sereno del loro cielo, del loro mare e delle loro notti. Le sue gote erano piene, tonde, dal contorno fermo e dall’incarnato un po’ pallido e un po’ abbronzato dal clima, e non quel pallore malaticcio del nord, ma quel biancore sano del mezzogiorno, simile al colore del marmo esposto da tanti secoli all’aria e ai flutti»

Ancora una volta – dunque –  la serata della elezione di Graziella, nei tre giorni della Sagra del Mare, rappresenta un momento di profonda identificazione culturale, con la partecipazione di migliaia di persone.  Una tradizione unica nel suo genere nel panorama estivo campano che testimonia, semmai ce ne fosse bisogno, quanto la  leggenda sia viva e vitale ed i volti ed i sorrisi delle  undici giovani procidane, che hanno applaudito la vincitrice,  incoraggiano a proseguire sulla strada tracciata ormai da più di mezzo secolo.

Intanto ieri  serata di chiusura con il concerto di Alex Britti che ha attirato sull’isola migliaia di persone provenienti dal continente ma anche da Ischia. Una no stop del cantautore romano che ha intrattenuto il pubblico in piazza marina grande con i suoi brani di successo.

La Storia

Era il 1811 quanto il poeta francese Alphonse De Lamartine durante un suo viaggio giovanile in Italia, soggiornò sull’isola di Procida e rimase folgorato da una giovane isolana dalle umili origini, Graziella. Per lui che fino a quel momento aveva vissuto amori dissoluti, la fanciulla venne presto a rappresentare il prototipo di quell’amore vagheggiato dagli spiriti romantici del tempo.

Vissuto sullo sfondo del paesaggio idilliaco dell’isola, l’amore tra il poeta e la giovane Graziella, poco più che adolescente, ebbe una tragica fine con la morte della giovane durante la penosa attesa del ritorno di lui richiamato in Francia. Graziella non fu certo un personaggio inventato per  De Lamartine che la rese protagonista del suo romanzo, intitolato appunto “Graziella”, proprio per  espiarne  il divorante senso di colpa.

In realtà questa giovane figlia di pescatori, appena sedicenne, non morì  di pene d’ amore, bensì  di tubercolosi  –  è una verità che traspare dalle lettere che la giovane gli aveva inviato –  ma da allora, grazie al De Lamartine che l’aveva immortalata nel suo breve romanzo, Graziella è divenuta  un personaggio simbolo dell’isola, una sorta di fantasma romantico che aleggia tra quelle stradine tortuose, gli agrumeti e le coste baciate dal mare

Foto foto click di antonio lauro

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