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giovedì, Marzo 28, 2024

Vai avanti tu, che mi viene da ridere

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Gaetano Di Meglio | Solo prendendo in prestito il titolo del famoso film diretto da Giorgio Capitani possiamo descrivere, nel miglior dei modi, la pantomima istituzionale con cui questo governo sta trattando la materia ricostruzione. E come la sta trattando? Affidando la baracca ad Angelo Borrelli. Io comprendo che Borrelli si è fatto “raccomandare” nel migliore dei modi dall’apparato grillino, ma pensare che la sfida ischitana debba passare per il capo della Protezione Civile, è tutto dire. Se questa mattina, avviene un’altra emergenza, cosa farà Borrelli? Continuerà a fare il tutor al nostro decreto o volerà sui luoghi dell’emergenza?

L’uomo che, ancora oggi, non sa quale sia lo stato dell’arte sull’isola, quello che aveva raccontato alla meno peggio le costruzioni ischitane dovrebbe essere l’artefice del decreto Ischia.

L’uomo che non ha saputo farci conteggiare il danno, che ci ha dato delle schede sbagliate per il fabbisogno sarebbe il nostro “capitano” in questa, assurda, avventura.

Così come Schilardi dovrebbe essere un altro artefice della nostra storia. Siamo messi male. Siamo messi in mano a gente che pensa di correre per prendere qualche like e conquistare qualche altra pacca sulla spalla. Come dibattito siamo a zero.

Stiamo affrontando un argomento così importante “da assenti”.

Signori, ancora oggi, il decreto parla solo di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio. Sento, ancora dire, che nel decreto saranno inseriti i privilegi che lo stesso governo ha detto di NON poterci dare né in fase di conversione del DL55, né con l’approvazione del Mille Proroghe!

Due mesi fa il governo ha detto di non avere copertura finanziaria. Perché oggi, senza che nulla sia cambiato, dovrebbe averle?

Io comprendo il duo Pascale e Giovan Battista in versione “Totò, Peppino e la Malefemmina” nella famosa scena del “per andare, dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?”, ma fino a che punto i due emissari locali possono essere efficaci a Roma?

Ma gli altri sindaci ci sono? Dionigi Gaudioso pensa solo a farsi grasse risate per le inutili minacce che fanno a noi de Il Dispari o, insieme con Rosario Caruso e quello di Ischia, pensa di dover dire la sua ad un governo che dovrebbe dare risposte anche ai suoi cittadini, considerando che il terremoto ha danneggiato il sistema “Ischia” per intero?

L’ho già scritto e tornerò a scriverlo: tutta questa corsa senza un accordo politico forte e solido è inutile. Tutto inutile.

Lo scontro sulla questione condono, è l’unica vera sfida non può essere lasciata nella mani di un funzionario della Protezione Civile. Perché, questo argomento, non può essere trattato solo per gli immobili ammalorati dal sisma.

Toti, il governatore della Liguria, ha già fatto capire che per quanto riguarda il “ponte” devono passare per lui e ha ragione.

Mi sarei aspettato che qualcuno avesse rivendicato dignità per la nostra emergenza. E, invece, siamo messi a rimorchio della tragedia Genovese e di altre emergenze. Quali emergenze? In Molise non sanno più a chi rivolgersi. Anche in centro Italia, infatti, la fiducia verso chi dovrebbe dare risposte è molto bassa.

Ma il più grande dubbio è proprio relativo al decreto e al governo. Avete presente il decreto dignità? Avete presente gli 80.000 licenziamenti previsti dai tecnici del ministero. Benissimo, è questo l’apparato che sta scrivendo il nostra storia?

Ho letto le varie versioni del decreto e, oltre alla sensazione di trovarsi davanti ad un semplice copia e incolla di quello redatto per altri terremoti, non si va oltre.

Avremmo dovuto sfruttare l’occasione e anche qui abbiamo perso

 

1 COMMENT

  1. Ricordatevi che per aggiustare le case danneggiate e interessate dal terzo condono (quello del 2004), questo dovrebbe essere esteso a tutta la regione Campania. Non può mica valere solo per i tre comuni interessati dal terremoto..

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