C’è un momento, nella vita di ogni scuola, in cui il tempo sembra fermarsi per un istante. È quello in cui si saluta un docente che ha segnato una generazione, anzi più d’una. Ed è esattamente ciò che sta accadendo al Liceo Statale “Giorgio Buchner”, dove il Professor Gennaro Rispoli, dopo anni di insegnamento appassionato, si congeda dalle aule per intraprendere la sua meritata pensione.
Con un post commosso e partecipato, la comunità scolastica ha voluto rendere omaggio a un uomo che ha fatto della chimica una forma di bellezza da condividere. “Grazie per averci insegnato a vedere il mondo in modo diverso”, scrivono gli studenti, “per averci fatto scoprire la bellezza della chimica e delle scienze”.
Ma le parole più potenti arrivano dai cuori di chi lo ha conosciuto da vicino. Ex alunni, colleghi, genitori, amici: tutti uniti da un sentimento di stima profonda, riconoscente. Lello Montuori, ad esempio, racconta di come le sue difficoltà nella materia siano state superate grazie alla chiarezza e alla passione del professore. “Un docente con le sue qualità – scrive – sarebbe riuscito a rendere comprensibile qualsiasi argomento”.
Il Professor Rispoli era molto più di un insegnante: era un mentore, una guida, una presenza autorevole ma mai distante. “Un pilastro del Liceo, sempre dalla parte degli studenti”, lo definisce Gianluigi Caruso. E ancora: “Un professionista che rappresenta l’essenza dell’insegnamento”, aggiunge Antonio Verde.
Le testimonianze si susseguono come un lungo abbraccio collettivo. Alcuni ricordano con affetto gli aneddoti legati alle interrogazioni “alla lavagna con i genitori presenti”, altri sottolineano la sua capacità di appassionare anche i più scettici. Tutti, senza eccezione, parlano di lui con rispetto e affetto. “Un uomo tutto d’un pezzo”, “una persona squisita”, “una colonna della scuola”.
Ciò che emerge con forza è la consapevolezza che il Professor Rispoli ha lasciato un segno indelebile. Non solo nei registri o nei programmi svolti, ma nei cuori dei ragazzi e nelle menti di chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. “I suoi alunni sono sempre usciti super preparati”, nota un collega. Ma più che la preparazione, ciò che resta è l’impronta umana, la capacità rara di far sentire ogni studente visto, ascoltato, valorizzato.
Ora, mentre le campanelle suonano senza di lui e le lavagne restano un po’ più vuote, resta la certezza che la sua eredità continuerà a vivere nelle aule, nei laboratori, nei ricordi. “Si apre un nuovo capitolo – scrive Maristella Messina – ma sarai sempre il Professore di riferimento”.
Buon vento, Professore Rispoli. La chimica non è mai stata così viva come quando l’ha raccontata lei. E noi, grazie a lei, l’abbiamo capita un po’ di più.