PRIMO PIANO

Ultra-rispetto per i nostri nonni. No alla diaspora vaccinale

By Redazione Web

February 12, 2021

Ida Trofa | Correggiamo questa follia. Urge un info-line per evitare questi disservizi. Ma andiamo con rodine e raccontiamo i fatti. Un’anziana ultra 80enne residente a Barano d’Ischia, stando agli avvisi della Regione Campania, dovrà raggiungere con mezzi propri (vergognoso, ndr!) l’Ospedale del Comune di Giugliano per vaccinarsi! Assurdo solo a pensarsi. Può mai credersi che un’anziana di 80 anni possa raggiungere dall’Isola d’Ischia, nello specifico da Barano, Giugliano in Campania? Un comune a 63 km di distanza vie del mare incluse? Così si vuole prevenire ed evitare i contagi? Mettendo a rischio i nostri nonnini?

Appare quanto mai evidente che c’è una falla nel sistema messo su da ASL NA2 Nord e Regione Campania con la sua Unità di Crisi. Un sistema che, continuando di questo passo, più che prevenire la diffusione del contagio da COV Sars 2 e i rischi connessi allo stesso, sopratutto, per le nostre fasce deboli, si fa di tutto per aumentarle.Ecco la mail informativa inviata alla paziente dal servizio regionale del dpi.covid19 che per l’occasione porge cordiali saluti: “Si comunica che, a seguito dell’adesione alla campagna vaccinale da Lei effettuata, è convocato/a per la somministrazione del vaccino in data 14/02/2021 presso il centro vaccinale Ospedale San Giugliano- via G.B.Basile 25 80014 Giugliano in Campania (Na), alle ore 13,00“.

Nel frattempo gli anziani che dovranno sottoporsi a vaccinazione dovranno prendere visione del consenso informato e portarlo, se possibile, con sé presso il centro vaccinale. I documenti possono essere recuperati dall’apposito link Asl inserendo il proprio codice fiscale e tessera sanitaria.”Come può credersi, come può crederlo l’ASL NA2 Nord, che una donna ultra-ottantenne possa raggiungere da Ischia, Giugliano? Per giunta farlo di domenica, con le limitazioni ai trasporti marittimi dovuti al Covid 19? Limitazioni che proprio il sabato e la domenica prevedono ulteriori blocchi nelle corse marittime e restrizioni.Un’impresa quasi impossibile per un soggetto perfettamente abile e nel fiore degli anni, figuriamoci per chi, invece, ha bisogno di assistenza costante e sostegno nelle cose piccole del quotidiano.La chiosa dell’avviso di vaccinazione aziendale è quasi incredibile: “Per qualsiasi esigenza logistica, si prega di prendere contatto direttamente con l’ASL di riferimento”. Ma non potevano pensarci prima? Non potevano prevedere prima le difficoltà logistiche di spostamento e transfert a chilometri e chilometri di distanza per un cittadino catalogato già per la sua anagrafe come a “rischio”?

Chiediamo rispetto per i nostri nonni. Diciamo “no“ alla diaspora vaccinale.E’ quanto mai auspicabile che tra mancate previsioni ed errori bisogna far sì che i nostri nonnini non siano scaraventati chissà dove per vedersi garantito il loro diritto alla vaccinazione e alla salute. Tuteliamoli! Vacciniamoli ad Ischia.Invece delle passeggiate mediatiche e delle sparate di posa, l’ASL e i comuni dell’Isola facciano quadrato a difesa degli anziani ischitani. Non è tollerabile che gli anziani ischitani, posti in una località già di per sé disagevole, vengano sbattuti di qua e di là come numeri e pezzi da catalogare.Soprattutto che ciò avvenga nel disinteresse dei nostri decisori istituzionali! Che qualcuno si faccia autorevole portavoce delle giuste istanze di chi già soffre il peso e gli acciacchi degli anni e vive questa Pandemia, più di ogni altro, come una minaccia.