Nell’ambito delle demolizioni pubbliche al Maio arriva l’ennesima ordinanza contingibile ed urgente per motivi concernenti l’incolumità pubblica che dispone la demolizione di altri manufatti in Via Spezieria danneggiati dal sisma, stavolta ubicati sul lato Nord. L’esecuzione dell’abbattimento avverrà in danno a fronte del rifiuto dei proprietari.
L’immobile in questione, dichiarato inagibile a seguito di scheda AEDES con esito E, è composto da un unico aggregato edilizio, strutturalmente indivisibile, e suddiviso in sette unità abitative riferite a diversi proprietari. E naturalmente rientra nel “Piano degli interventi di demolizione pubblica” approvato con l’art. 4 dell’Ordinanza Speciale n. 8 del 24 aprile 2024 del Commissario Legnini.
Il provvedimento ricorda che ai sensi dell’Ordinanza commissariale n. 24/2023 «lo smontaggio controllato, la demolizione e la rimozione selettiva delle macerie degli edifici pubblici e privati che, già crollati o di imminente collasso, con le loro rovine, macerie o opere provvisorie di puntellamento impediscono od ostacolano la ricostruzione o costituiscono pericolo per la pubblica incolumità, anche per il rischio di ulteriore crollo connesso al proprio stato di danno, devono essere messi in sicurezza o demoliti a cura del proprietario».
E in caso di inerzia del soggetto legittimato, «il Commissario in considerazione del preminente interesse pubblico alla rimozione degli ostacoli che impediscono la ricostruzione, ovvero il Comune, intimano al proprietario dell’edificio di avviare gli interventi necessari ad ovviare alle criticità di cui sopra». In caso di ulteriore inerzia si provvede direttamente «agli interventi edilizi di demolizione finalizzati a tutelare l’incolumità, la sicurezza urbana e la salute pubblica nonché la speditezza dei lavori di ricostruzione».
LIVELLO OPERATIVO L4
Come è noto, per far fronte all’avvio delle attività di demolizione e messa in sicurezza degli edifici colpiti dal sisma e dalla frana, nonché al recupero o allo smaltimento delle macerie, è stato individuato un vincolo di destinazione per 3 milioni di euro. L’ordinanza sindacale ricorda che all’attuazione degli interventi provvede con propri decreti il Commissario e che le demolizioni «non pregiudicano in alcun modo i diritti e gli interessi legittimi dei soggetti titolari degli immobili demoliti, sia riguardo al diritto al conseguimento del contributo per la ricostruzione o per la delocalizzazione, che alla definizione delle eventuali domande di condono edilizio tuttora pendenti».
Viene indicato che in riferimento alle “Misure per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi per la ricostruzione privata degli immobili danneggiati dal sisma del 2017 nei Comuni dell’isola di Ischia” il livello operativo dell’immobile interessato risulta essere L4. Il progetto esecutivo semplificato per le demolizioni a Via Spezieria, redatto dai tecnici della Struttura commissariale, è stato già approvato ad aprile scorso dall’arch. Marco Raia, dirigente della stessa Struttura. Lo stesso Raia, in qualità di rup, ha anche affidato i lavori per la demolizione dei manufatti sul lato Nord di Via Spezieria. Il 18 settembre i proprietari hanno chiesto a Legnini di sospendere e/o rinviare la demolizione dell’immobile alla via Spezieria n. 9-13 «onde consentire agli istanti di poter provvedere al pagamento degli oneri concessori…».
Il Commissario il 25 settembre ha notiziato il Comune «al fine di conseguire con certezza in ordine al rilascio del titolo abilitativo, per la ricostruzione secondo quanto dettato dal piano di ricostruzione di imminente pubblicazione». Al sindaco è stata sollecitata l’adozione dell’ordinanza: «Rilevata l’indisponibilità dei privati interessati a consentire l’esecuzione consensuale dei lavori di demolizione di cui trattasi, in presenza di una condizione di pericolo per la pubblica incolumità, si chiede di valutare la sussistenza dei presupposti per l’adozione di un’ordinanza contingibile ed urgente. Ciò in quanto, ad oggi, i proprietari interessati dichiarano di non aver ricevuto gli esiti della procedura di sanatoria edilizia oggetto di determina dirigenziale del 08.07.2024.
Poiché come accaduto anche per le altre attività di demolizioni pubbliche, la Struttura commissariale, al fine di disporre di un titolo per l’accesso alle proprietà private, può basarsi o sul consenso dei proprietari o su un’ordinanza sindacale, si resta in attesa delle tue determinazioni non essendo riuscito lo scrivente ad ottenere l’assenso degli interessati. Si rappresenta infine che la Struttura commissariale è costretta a sospendere i lavori nelle more di una decisione nel senso sopra indicato».
LA RELAZIONE DEI TECNICI COMUNALI
A fronte della “resistenza” dei proprietari, le condizioni statiche dell’aggregato sono risultate ancor più pericolose. Infatti il 26 settembre i funzionari tecnici comunali ing. Gennaro Giugliano e dott.ssa Caterina Broccoli hanno effettuato un sopralluogo e hanno accertato che «rispetto alla documentazione sullo stato dei suddetti immobili già agli atti, lo stato di compromissione strutturale di conservazione e di degrado degli stessi risulta ulteriormente aggravato, sia a seguito delle demolizioni avvenute in Piazza Maio, sia dai più recenti eventi metereologici. Inoltre, risultano irrimediabilmente compromesse anche le opere provvisionali a sostegno dell’immobile danneggiato, in uno stato di degrado avanzato e di fatto non più funzionali, il tutto rappresentando un elevato pericolo per la pubblica e privata incolumità».
Nell’ordinanza Giosi Ferrandino richiama anche l’adozione da parte della Regione del “Piano di Ricostruzione dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno interessati dal sisma del 21 agosto 2017 e dagli eventi calamitosi del 26 novembre 2022”.
Quindi evidenzia ancora «l’urgenza e 1’indifferibilità di interventi finalizzati a scongiurare ulteriori eventi che possano minacciare la pubblica e privata incolumità, nonché la sicurezza urbana, e che possano consentire il ritorno dei cittadini attualmente evacuati, in piena sicurezza, alle proprie abitazioni». I lavori di demolizione degli immobili di Via Spezieria pertanto non sono ulteriormente procrastinabili e viene ordinato alla Struttura Commissariale «di provvedere ad horas alla demolizione degli immobili situati alla Via Spezieria lato nord, in danno ai proprietari». Il tutto «finalizzato a tutelare 1’incolumità, la sicurezza urbana e la salute pubblica nonché la speditezza dei lavori di ricostruzione». Ordinanza “alla mano”, la Struttura Commissariale potrà dare corso all’abbattimento.








