Quando ne ho modo, amo intrattenermi con i turisti in giro per Ischia, sondandone impressioni ed umori, nella speranza di trarne indicazioni utili da utilizzare quale spunto di riflessione sia pubblica (come questa) sia riservata sull’accoglienza della nostra Isola.

Purtroppo quel che mi ha raccontato ieri una coppia del centro-nord Italia non è una di quelle recensioni positive che solitamente ricevo. Questi due signori di mezza età hanno avuto necessità non meglio precisata di recarsi al Comando Vigili di Ischia e mi hanno rappresentato il loro stupore nel trovare un ufficio pubblico praticamente decrepito, disordinato e al limite della praticabilità.

“In attesa di essere ricevuti abbiamo preferito restare in piedi, perché sederci su una specie di divanetto che neppure un clochard disperato avrebbe voluto come giaciglio ci avrebbe fatto rischiare un’infezione. Le condizioni degli intonaci erano a dir poco pietose e abbiamo avuto l’impressione che quegli uffici anche sporchi siano forse al limite della sicurezza sul lavoro. E poi… ma come fa un anziano o un disabile ad affrontare quella scala così ripida, quando servirebbe almeno un montascale se non un ascensore o una scala mobile?”

Manco da quegli uffici da un bel po’, ma a quanto pare la loro incuria non trova o non merita soluzioni e interventi alla portata di quest’amministrazione in ben altre faccende (elettorali e non) affaccendata. Una situazione che fa gridare vendetta specialmente se si pensa che i locali attigui, gestiti dall’Associazione Luca Brandi, sono nuovi di zecca e tenuti come un gioiellino. Come dire, spesso l’ospite privato riesce nel pubblico molto meglio dei “padroni di casa”.

Mi rendo anche conto che una degna “sciacquata di faccia” agli uffici di Palazzo d’Ambra di questi tempi non farebbe notizia; così come sarebbe forse impopolare, sotto elezioni, una tiratina d’orecchie a chi poco o nulla contribuisce a tenerli sufficientemente puliti e ordinati. Però… che cacchio!