Una truffa ai danni di due anziane signore si è conclusa con una condanna per un giovane truffatore napoletano, Raffaele Campanile, classe 2001. Il verdetto è stato pronunciato il 13 giugno 2025 dal giudice Pietro Rocco della sezione distaccata del Tribunale di Napoli a Ischia.
Campanile era giunto sull’isola con l’obiettivo di colpire le fasce più deboli della popolazione, adottando il tristemente noto schema del “finto corriere”, spesso utilizzato per raggirare persone anziane e sole. Due i tentativi messi in atto, a brevissima distanza l’uno dall’altro.
La prima truffa, consumata il 16 giugno 2023 ai danni di una donna di 74 anni residente a Forio, ha avuto successo: l’uomo, spacciandosi prima per il nipote della vittima e poi per un corriere incaricato della consegna di un pacco, era riuscito a farsi consegnare la somma di 1.700 euro in contanti. La vittima, insospettita dall’atteggiamento del giovane, ebbe la prontezza di invitarlo in una stanza della propria abitazione dotata di un sistema di videosorveglianza. Grazie a questa mossa astuta, la donna poté fornire ai Carabinieri le immagini necessarie all’identificazione del responsabile.
Il giorno successivo, il 17 giugno, Campanile tentò un altro colpo, questa volta ai danni di una donna di 83 anni residente a Ischia. Anche in questo caso utilizzò lo stesso stratagemma: una falsa telefonata in cui, fingendosi un impiegato delle Poste, sosteneva che il figlio della donna fosse debitore verso l’ufficio postale locale per quasi 4.000 euro. L’uomo cercò così di sottrarre alla donna 400 euro in contanti e oggetti d’oro per un valore complessivo di circa 10.000 euro. Tuttavia, mentre stava per portare a termine il raggiro, fu riconosciuto da un Carabiniere fuori servizio.
A “condannarlo” furono proprio le immagini registrate nell’abitazione di Forio: le riprese, consegnate ai militari, consentirono a uno di loro di riconoscerlo mentre si aggirava in via Quercia. L’intervento tempestivo del militare e dei colleghi portò all’arresto in flagranza di reato. Durante l’udienza, solo la prima vittima si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Michele Calise. La seconda ha preferito non procedere in tal senso.

La sentenza emessa dal giudice Rocco ha escluso una delle aggravanti (art. 640, comma 2, n. 2 bis c.p.) per uno dei capi d’imputazione, ma ha condannato Campanile per l’altro episodio, dichiarandolo colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. La pena inflitta: otto mesi di reclusione, 200 euro di multa, sospesa condizionalmente subordinata al pagamento della provvisionale, e il pagamento delle spese processuali.
Il giudice ha inoltre disposto un risarcimento danni, da quantificare in sede civile, e ha riconosciuto in favore della parte civile una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 1.700 euro.
«Siamo soddisfatti per l’affermazione della giustizia – ha dichiarato l’avvocato Michele Calise, che ha seguito l’intera vicenda dalla citazione in giudizio dinanzi al giudice Carlo Bianco fino al dibattimento concluso davanti al giudice Pietro Rocco –. Questa sentenza lancia un segnale forte contro un fenomeno odioso e purtroppo diffuso come quello delle truffe agli anziani. È un atto vile che sfrutta la buona fede e la fragilità delle persone più deboli. Da consigliere comunale di Forio – aggiunge Calise –, sento il dovere di sottolineare che quando un cittadino viene colpito da questi reati, viene ferita l’intera comunità. La sicurezza e la tutela dei nostri anziani devono essere una priorità collettiva.»
La vicenda offre uno spunto di riflessione: fondamentale è stato il coraggio e l’astuzia della prima vittima, che non solo ha evitato ulteriori danni, ma ha contribuito in modo determinante all’individuazione e alla cattura del colpevole. Un esempio prezioso di come la prevenzione, la vigilanza e le tecnologie di sicurezza possano fare davvero la differenza.