Luca Cascone durante la seduta di insediamento del nuovo Consiglio regionale della Campania, rinnovato dopo le elezioni del 31 maggio scorso, Napoli, 09 luglio 2015. ANSA/CESARE ABBATE

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Trasporti, dai sindaci «inchino» a Cascone. Come nello spot gratta e vinci, gli “piace vincere facile”…

By Redazione Web

November 04, 2020

Gaetano Di Meglio | Non avevamo alcun dubbio, ieri mattina, ancora una volta, la Regione Campania ha girato le spalle alle comunità di Ischia e Procida. Forse di Capri.Il doppio incontro, Regione-sindaci e Regione-armatori ha dato l’esito che volevano dagli uffici di Santa Lucia: continuare a prendere in giro i cittadini delle isole di Ischia e Procida.

Continuare a fare spendere soldi sui trasporti della terraferma e fare la voce grossa con i sindaci o i loro rappresentanti. O meglio, a Cascone piace vincere facile. E’ un po’ come lo spot del gratta e vinci. Barano manda Raffaele Di Meglio, vicesindaco con delega ai trasporti ma che qualche avvisano della riunione con 4 giorni di ritardo. Lacco Ameno, udite udite, manda Dante De Luise, il giovane consigliere comunale che in vita sua non ha mai proferito – al pari di Raffaele Di Meglio – mezza parola sui trasporti marittimi. Personaggi in cerca d’autore che vengono mossi a piacimento di dirigenti, funzionari e consiglieri regionali.

L’esito era più che noto. I sindaci (o i loro rappresentanti) sono andati in Regione senza nessuna rivendicazione, dovranno metterla per iscritto e ritornare. L’atroce verità è che non sanno cosa devono chiedere, cosa rivendicare e per cosa battersi.

Dal tavolo dei sindaci, quello convocato alle ore 11.30, non è uscito nulla di buono. Cascone li ha liquidati con qualche promessa da quattro soldi del tipo “vedremo e faremo”. Li ha “infinocchiati” sulle corse notturne (la prova arriva dal farneticante comunicato stampa di Dante De Luise) e li ha mandati a casa.Al tavolo degli armatori, quello dove i sindaci non sono stati ammessi, invece la Regione ha preso tempo. Nei prossimi giorni, mentre noi restiamo isolati su Napoli e con l’ultima corsa alle 18, la Regione studia un piano emergenziale. Dobbiamo attendere e stare a nuoto…

Nel frattempo, però, cala il silenzio. Nessuno protesta, nessuno si indigna, nessuno si lamenta. Dagli uffici regionali con un quadro orario così schifoso i nostri sindaci (o loro rappresentanti) sono usciti fiduciosi o speranzosi. Hanno fatto l’inchino a Cascone, tranquillizzato De Luca che nessuno protesta e restano tutti con la testa china in attesa che perdiamo anche l’ultimo traghetto.Sono inutili gli appelli alla dignità dei territori e alla rappresentanza territoriale: con voi siamo senza speranza.

La Medmar ha cancellato tutte le corse per Napoli. L’Alilauro ha ridotto le sue corse. Snav ridurrà ad una sola corsa e i nostri stanno a guardare e la Regione Campania continua a spendere 670 milioni per i trasporti terrestri e 11 per quelli marini. Quando alziamo la testa? Quando iniziamo a combattere per i nostri diritti? Quando iniziamo a farci rispettare?