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venerdì, Aprile 19, 2024

Trasferimento in terraferma per i nonnini di “Villa Joseph”, Giacomo Pascale non ci sta

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Il sindaco di Lacco Ameno scrive al Vescovo Pascarella sollecitando un intervento. La direzione della struttura motiva la decisione con la necessità di eseguire lavori di manutenzione, ma il primo cittadino del comune del Fungo esprime il timore che la chiusura possa diventare definitiva

La decisione della direzione di chiudere “temporaneamente” “Villa Joseph”, la struttura per anziani di Casamicciola, per non meglio precisati lavori di ristrutturazione, ha suscitato la indignata e ferma presa di posizione del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, che ha indirizzato una lettera aperta al Vescovo di Ischia Mons. Gennaro Pascarella. Evidenziando le gravi ripercussioni della decisione di trasferire gli anziani ospiti in strutture della terraferma ed esprimendo anche il timore che questa chiusura “temporanea” possa nascondere altri obiettivi e trasformarsi in qualcosa di definitivo.

Pascale dunque fa appello al Vescovo affinché intervenga per scongiurare la drammatica situazione che si andrebbe a creare: «Sua Eccellenza, confidando nella consueta sensibilità ed attenzione alle istanze e ai bisogni dei più fragili da sempre dimostrata dalla S.V. e dalla Diocesi di Ischia, mi permetto di indirizzare alla Sua attenzione questo accorato appello sotto forma di lettera aperta, tanto nella veste istituzionale di Sindaco del Comune di Lacco Ameno, quanto in quella di abitante dell’isola, per chiederLe un autorevole e decisivo intervento per la rapida e definitiva risoluzione della gravissima problematica che sta angustiando gli sfortunati anziani sinora alloggiati presso la casa di cura e riposo “Villa Joseph”di Casamicciola Terme e le loro famiglie.

E’ noto che, sin dalla sua costruzione, l’immobile con destinazione vincolata di casa di cura per anziani sito in Casamicciola Terme al corso Vittorio Emanuele, meglio noto come Opera Don Orione,può vantare l’accoglienza di anziani che, per ragioni di salute o per motivi famigliari, non possono più risiedere presso il proprio domicilio. La residenza ha il merito, come evidenziato dalla medesima struttura, “di prendersi cura dei suoi ospiti non solo erogando loro servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale, ma anche rendendo piacevole il loro soggiorno in RSA da un punto di vista umano, conferendo centrale importanza alla relazione che può instaurarsi tanto nel gruppo dei pazienti, quanto tra i pazienti e il personale che opera all’interno della casa di riposo”.

La struttura ha sinora garantito ai suoi ospiti “un servizio di animazione il quale ha rivestito un’importanza centrale nella vita degli anziani residenti sull’isola d’Ischia, garantendo l’interazione tra i pazienti e stimolando la loro attività cognitiva”. A fronte di tali servizi offerti, gli ospiti della Villa Josephcorrispondono un cospicuo assegno mensile anticipato che si aggira intorno ai 1.500 euro, contributo imputato in parte al soggiorno nella casa albergo e in parte all’assistenza infermieristica che la struttura mette a disposizione, oltre che alle integrazioni richieste ai congiunti per situazioni mediche particolari. Di punto in bianco, 1’8.3.2023 la direzione della “Villa Joseph” ha informato gli ospiti dell’imminente ed improvvisa chiusura della struttura in data 31.3.2023 e ha improvvidamente paventato lo spostamento degli anziani presso altre strutture presso la terraferma, con addebito dei relativi costi di trasferimento ai nonni di Ischia e alle loro famiglie, ventilando la necessità di dover eseguire lavori di ristrutturazione dell’immobile.

Come se non bastasse, con successiva comunicazione del 24.3.2023, la struttura ha disposto il trasferimento degli anziani presso una RSA di Napoli entro l’11.4.2023, confermando la corresponsione della retta in favore della “Villa Joseph s.r.l.” con aggravio delle spese per lo spostamento in terraferma.

Per di più, la “Villa Joseph s.r.l.”in data 21.3.2023 ha informato anche noi Sindaci della sospensione delle attività della struttura, invitandoci a fare in modo da “evitare la tensione sociale” provvedendo mediante i servizi sociali alla sistemazione degli anziani entro il 29.3.2023! Chiaramente questa capotica decisione della “Villa Joseph s.r.l.” non viene accolta con favore né dai diretti interessati, né dalle famiglie, né tanto meno dalla società civile e dall’amministrazione di Lacco Ameno, in particolare.

Infatti, riteniamo che delle persone anziane in difficoltà, con problemi di salute e necessità di assistenza continua che non possono ricevere presso le proprie residenze, che puntualmente corrispondono una considerevole retta mensile per i servizi di ospitalità e supporto nelle cure mediche presso una struttura sorta proprio con tale vincolo di destinazione d’uso e certo non utilizzabile per altri fini, men che meno di natura commerciale, non possano essere spediti in terraferma come pacchi postali. I nostri anziani sono persone che vanno rispettate, comprese ed aiutate quali esseri umani dotati di anima e volontà, con problematiche specifiche dovute all’età e a malattie invalidanti che li rendono fragili ed indifesi.

ALLONTANATI DAI FAMILIARI

Non è pensabile che questi poveri vecchietti debbano essere costretti ad allontanarsi da un ambiente confortevole a loro destinato, unico sull’isola d’Ischia ad essere organizzato per l’ospitalità e la cura degli anziani, vicino alle loro abitazioni e ai luoghi che hanno frequentato quando erano più autonomi e, soprattutto, agli affetti più cari dei loro familiari, che hanno quotidianamente la possibilità di andarli a trovare, di trascorrere del tempo in compagnia e di soccorrerli in caso di necessità, per essere sbattuti via dalla loro isola, in terraferma, con aggravio di spese a loro esclusivo carico, in un luogo magari altrettanto confortevole, ma lontano dalle proprie origini e dalle proprie famiglie, che non sarebbero più presenti nelle loro vite come lo sono attualmente.

Il Comune di Lacco Ameno si oppone decisamente alla soluzione sconsiderata che vuole imporre la “Villa Joseph s.r.l.”, che peraltro non potrebbe destinare la struttura di Casamicciola a nessun altro uso se non a quello per il quale l’immobile è vincolato di residenza per anziani, nemmeno dopo l’esecuzione dei fantomatici lavori di ristrutturazione. Occorre una sinergia collettiva per esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti dei nostri anziani, già colpiti dal terremoto del 21.8.2017 e dalla frana del 26.11.2022, che hanno già stravolto le loro abitudini di vita.

Per tali motivi richiedo a Sua Eccellenza di voler esercitare il Suo carisma e il Suo ascendente sostenendo con determinazione le ragioni degli anziani di “Villa Joseph”, delle famiglie interessate e della intera comunità isolana e adottando ogni utile iniziativa per risolvere positivamente la questione.

Ragionevoli soluzioni alternative al trasferimento in terraferma possono essere agevolmente attuate, fermo restando il pagamento della attuale retta mensile: mediante spostamento degli anziani ospiti presso l’ala della struttura di “Villa Joseph” già recentemente ristrutturata e messa in piena condizione di sicurezza; ovvero mediante ricovero temporaneo dei medesimi presso altre idonee strutture presenti sull’isola d’Ischia, se del caso nella disponibilità della Curia di Ischia, per essere poi ricollocati presso la “Villa Joseph” dopo gli interventi di ristrutturazione.

Nel ringraziarLa per l’attenzione che vorrà riservare a questa richiesta, confido nel Suo consueto impegno a difesa dei più deboli e nel Suo autorevole intervento per scongiurare il trasferimento degli anziani di “Villa Joseph” presso strutture presenti in terraferma».

3 COMMENTS

  1. MI CHIEDO DEL PERCHE’ DELLA QUESTIONE NE PARLI SOLO IL SINDACO DI LACCO AMENO. DOVE SONO GLI ALTRI SINDACI? QUALE E’ LA REALTA DEI FATTI?

    • Dove sono gli altri sindaci? Per me 6 sindaci sono molti. Con 6 sindaci l’isola dovrebbe essere e funzionare benissimo. Invece non è così. Mettere d’accordo tante teste è difficilissimo. Secondo me ne basta uno di sindaco per tutta l’isola che ragioni e faccia cose in positivo. Sarà difficile mettere in atto una cosa simile perché Ischia va avanti così da sempre. Però non si sa mai. La speranza è l’ultima a morire.

  2. Se Giacomo Pascale non ci sta, figuriamoci i nonnini, loro proprio in prima persona non ci stanno. Però una soluzione ci sarebbe. Perché i nonnini non vengono trasferiti in strutture alberghiere ischitane durante i lavori della villa Joseph? Oppure i pazienti nonnini potrebbero ritornare per un po’ con i familiari.

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