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venerdì, Aprile 19, 2024

“Ti sei preso gioco del nostro futuro” gli alunni accusano Pascale per lo scandalo scuola a Lacco Ameno

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La lettera degli alunni del Mennella al Sindaco Giacomo Pascale

Caro Sindaco, come va? A te sicuramente benissimo! Siamo i tuoi ragazzi, quelli che a tuo dire, non avresti mai abbandonato, ed invece, sono più di quattro anni che aspettiamo la normalità, ma dov’è? Cosa stai facendo per noi? È stato bello promettere senza mantenere la parola data? È stato bello prenderti gioco del nostro futuro? Le nostre mamme ti hanno chiesto aiuto, tu cosa gli hai risposto?

“La situazione è questa, se non vi sta bene, potete anche andare altrove”, Altrove dove? In un altro Comune? Sapevi sin dall’inizio che le aule per noi non c’erano, ma di questo, te ne sei disinteressato. È arrivato Settembre, ma nulla è cambiato, ci hai solo danneggiato. Alcuni albergatori, gli spazi te li avevano proposti, ma non andavano bene, i moduli non li possiamo comprare perché i soldi non ci sono, Villa Arbusto non si può toccare, perché il Museo è più importante della nostra istruzione, di conseguenza siamo sempre noi a pagare il prezzo più alto. Abbiamo cominciato con i turni pomeridiani, da questa settimana ci tolgono anche il Sabato, che per noi, figli di lavoratori è SACRO!

Per noi, figli di persone con seri problemi di salute è SACRO! Noi il giorno libero durante la settimana non lo vogliamo, non ci serve, non siamo alunni di serie B, siamo uguali a quelli di Casamicciola, Forio, Ischia, Barano, Serrara Fontana e tutta ITALIA, come loro, vogliamo il Sabato libero! Il terremoto ha danneggiato la nostra scuola, tu stai danneggiando il nostro futuro! I nostri genitori, vogliono seguire il tuo consiglio, vogliono trasferirci altrove, è davvero questo quello che vuoi? Perché ancora una volta, dobbiamo pagare noi? Perché dobbiamo perdere le nostre insegnanti ed i nostri compagni? Rifletti su queste nostre parole“. Lacco Ameno 15/11/2021
Gli alunni dell’ICS V. Mennella


Delusione scuola a Lacco Ameno. A lezione di propaganda elettorale da Giacomo Pascale

Ida Trofa | Sul tema dell’istruzione, delle sedi scolastiche e la deriva a cui ha abbandonato la scuola di Lacco Ameno, Giacomo Pascale ha perso la sua battaglia. Mancati investimenti e promesse a vuoto, sono stati il marchio distintivo della sua azione amministrativa. Una ascesa partita ingannando i bambini, servendosi di loro nel momento in cui erano più fragili e indifesi, bisognosi e che ora ha provocato un tonfo doloroso. Così il sindaco Giacomo Pascale, l’idolo dei bambini, è divenuto ora il testimonial delle promesse infrante. Oggi il fallimento di Pascale è il fallimento di tutti. E’ l’emblema di quanto dannosa sia la propaganda elettorale fondata sulle sole menzogne. E’ il fallimento di una comunità che perde la sua Scuola e soprattutto perde la fiducia dei suoi piccoli.

Tutti a lezione di propaganda elettorale da Giacomo Pascale
Dopo 4 anni senza sedi, costretti ai doppi turni e con il rischio spopolamento che incombe anche i bimbi protestano e scrivono al Sindaco: “Il terremoto ha danneggiato la nostra scuola, tu stai danneggiando il nostro futuro. Ci hai abbandonato!”. Tra i banchi i piccoli discenti lacchesi imparato così la dura lezione della demagogia al potere e del populismo distorto.
L’ultima contestazione, una protesta pacifica, educata, affidata alle poche righe di una lettera inviata al primo cittadino di Lacco Ameno dagli alunni dell’Istituto Vincenzo Mennella, giunge dopo le polemiche e le chiacchiere a vuoto tra popolazione scolastica e governo locale. Quella dei cosi detti adulti.

Giunge dopo le tantissime promesse non mantenute e gli appelli a vuoto di Pascale e della sua maggioranza. Appelli troppo spesso intrise di mancate verità. Pesantemente contestato il primo cittadino sul tema dell’istruzione ha mostrato tutta la mancanza di pervicacia e concretezza del suo governo. Pascale ha fallito. Un gioco di potere crudele e subdolo su cui il fantomatico Barone ha fondato il suo consenso e che ora mostra tutta la sua essenza.

Una lezione tremenda da di mala propaganda che non risolve il dramma scuola del comune di Lacco Ameno e lascia scoperto il nervo della mancanza di sedi scolastiche a quattro anni abbondanti di emergenza nel più piccolo dei comuni del Cratere sismico di Ischia. Una vergogna pubblica manifesta al punto da divenire indecente che è esplosa in tutta la sua gravità ora che anche gli allievi testimoniano il loro sentirsi abbandonati e soprattutto usati a scopo di voto.

Loro che avevano creduto nei “grandi” in questo brutto 2021 al suono della campanella si sono trovati, ancora, senza un istituto, costretti a doppi turni. Tutto nonostante le promesse, gli annunci e le tante bugie istituzionali. Evidentemente chi amministra Lacco Ameno, lo scriviamo da tempo, ha altro a cui pensare. Sistemare i propri affari e quelli di famiglia resta il primo ed unico dogma. Un panorama desolante. Una strada poco edificante, su cui si è fondata la ricostruzione della didattica e delle sue sedi, che stiamo denunciato già all’indomani della rifiuto politico di installare le benedette scuole temporanee pagate dal Ministero dell’istruzione e dalla Protezione civile per ben 6 milioni di euro. Un assurdo, fuori dal mondo e dalla logica del buon governo da “padre di famiglia”.

2 COMMENTS

  1. soldi soldi soldini, per ripristinare la scuola elementare che avrà qualche crepetta, quanti soldi da spartire 🙂 un occasione del genere quando si ripresenta, ma chi se ne frega dei bambini

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