Gli uomini della stazione di Ischia dei Carabinieri, coordinati dal Capitano Andrea Centrella, oggi, 21 luglio 2017, a lacco Ameno, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di tentata truffa ai danni di istituto di credito (artt. 56, 110 e 640 c.p.): A.M., napoletana 34enne e A.M. napoletana 30enne.
Nella mattinata odierna le due donne si erano presentate presso filiale del Banco di Napoli sita in Lacco Ameno per richiedere, successivamente all’apertura di un c/c, un finanziamento dell’importo di 25.000 (ventinciquemila/00) euro. Tale richiesta veniva corredata da attestazioni di redditi da lavoro dipendente, nonchè certificati di residenza nel comune di Lacco Ameno e stati di famiglia rivelatesi falsi. Documenti sottoposti a sequestro. Arrestate, espletate formalità di rito, sono state condotte presso le rispettive residenze, in attesa della celebrazione del rito direttissimo previsto per la giornata di domani.
Ormai per questa feccia che, qualcuno si ostina a chiamare turisti,l’isola d’Ischia è diventata una sorta di zona franca, popolata da caverniucoli, dove è possibile: rubare, spacciare, truffare, prostituirsi, distruggere, vioentare in qualsiasi modo.
Mi vien da ridere quando poi si fa notare che, i “protagonisti” sono sempre e solo campani. Basta leggere la cronaca del mese di luglio per trovare conferma nelle mie parole.
Orami la loro presenza ha inquinato e svalutato l’isola. Gente, giustamente additata in tutto il mondo, compresi i veri signori napoleta, quelli che un tempo ci onoravano con la loro presenza ma che oggi hanno pensato bene di fuggire dalla devastazione che, come cavallette, portano i loro conterranei.
E degli isolani ischitani, tipo tassisti disonesti con i turisti, ne vogliamo parlare?
E dei bar e ristoranti ischitani che domandano pagamenti in contanti, ma senza rislasciare lo scontrino, ne vogliamo parlare?
Non sono queste truffe al fisco?