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domenica, Ottobre 1, 2023

Taxi e regole: non possiamo andare avanti con “si è fatto sempre così”. Non è rissa ma un chiaro caso di “istigazione”!

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Non sono amante del forestiero. Anzi, sono il contrario. Quello che posso comprare a Ischia lo preferisco ad Amazon e ad ogni altro store on line o reale. E su questo punto, penso che fino ad oggi abbiamo fin troppo steso i tappeti a chi non dovevamo. La vicenda Mezzatorre è grave. Stando alle parole di due sindacalisti, Raffaele Serpico e Pasquale Ottaviano a nome di Unimpresa/Mobilità e di Sitan/Atn, quello che è successo a Ischia ieri mattina è una vera e propria “istigazione” a reagire.

«In particolare – mettono nero su bianco Serpico e Ottaviano – viene segnalato in questi giorni che un hotel di Forio, il Mezzatorre, chiama Taxi di suo gradimento di un altro comune, né dì Ischia né di Forio (appunto, Lacco Ameno, ndr), che si recano al porto dì Ischia con un cartello con la scritta del nome del cliente atteso in albergo. È un’attività che non si può fare, assume le caratteristiche di un noleggio. Questa moda illegale sta dilagando».

E lo diventa ancora più grave quando sappiamo che lo stesso Mezzatorre ha utilizzato il tassista del Comune di Ischia per lo stesso servizio. In questa vicenda cui sono dei poteri forti e dei poteri deboli e io starò, per sempre, con i deboli.

La vicenda è intercomunale. La questione tassisti tra comuni è una vicenda che non scoppia nella prima estate post covid bensì va avanti da anni. Così come l’andazzo dei portieri che chiamano i tassisti sui cellulari e non sulle colonnine. Così come la storia, mai chiarita, delle auto di cortesia, delle navette e dell’equilibrio tra taxi e NCC. E siamo arrivati ad un punto in cui è necessario capire sia cosa fare, sia come farlo. Non possiamo più andare avanti con la storia del “si è sempre fatto così” o degli accordi taciti presi anche in dispregio alle regole e alle norme. Continuare a fare finta di niente o puntare il dito contro il più facile da colpire è sbagliato!

Trovo ribrezzo nelle parole del SILT, un altro sindacato dalla utilità tutta da scoprire che trova gusto ad attaccare un lavoratore della strada per conquistare il piacere di qualche altro tassista!

Abbiamo bisogno di persone serie e di amministratori che riescano a vedere l’intera foresta e non il solo http://www.francocalise.com/it/wp-content/uploads/2019/06/fcretina-300×137.pngalbero. Che, diciamocelo, certe volte è il bersaglio più facile da colpire. Il primo indiziato da colpire così da chiudere, in fretta e furia, l’indagine.

Fa ridere il SILT che prende le distanze dall’operatore coinvolto e non dice una parola sulla denuncia di altri due sindacati che, invece, aveva sollevato un problema facile da capire e da interpretare. Anche perché, dopo tutte queste parole, è giusto che il Mezzatorre possa chiamare un taxi (quindi operatore da piazza) per fare un servizio di trasfert? Quindi sono tutti mezzi NCC? Non esistono più i taxi che si prendono in strada e si chiede “chi è il primo”.

Facciamo chiarezza e smettiamola di credere che il colpevole sia il primo che capita o quello che, volendo, ha il movente più facile da capire. Ad oggi, c’è un chiaro caso di istigazione!

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