Ero convinto di aver letto una buona notizia sul Corriere.it: “Edilizia libera per l’installazione delle vetrate panoramiche amovibili, ovvero le Vepa. Un emendamento alla legge di conversione del decreto Aiuti bis, approvato in Senato (articolo 33-quater che modifica il Testo Unico Edilizia), ha fatto rientrare questa particolare categoria di vetrate nei lavori che non necessitano di un permesso dal Comune. Questo tipo di vetrate finora si trovavano in una sorta di limbo, alla mercé cioè delle interpretazioni dei vari Comuni: per alcuni infatti si potevano installare senza problemi, per altri l’autorizzazione veniva negata perché erano considerate un modo per aumentare i volumi dell’abitazione. Ora, con l’inserimento nell’edilizia libera, installare queste vetrate diventa più facile. L’emendamento, infatti, specifica che le Vepa sono permesse nell’edilizia libera purché : «non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento edilizio tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile».
Per un attimo ho pensato che il governo Draghi, prima di esalare l’ultimo respiro, avesse finalmente inferto un altro piccolo colpo alla burocrazia legata al mondo dell’edilizia ma, più semplicemente, a quel sistema che impedisce sistematicamente ogni benché minima opera dalle nostre parti. E invece, dopo aver prudentemente sentito il mio grande amico ed esperto Avvocato Bruno Molinaro, ecco la delusione: “Tamquam non esset! Non vale per le aree vincolate (Ischia lo è -ndr). O meglio…si può fare ma dopo aver acquisito l’autorizzazione paesaggistica, previo parere della Soprintendenza. Il che significa che da noi il NO sarà la regola e il SÌ l’eccezione.”
Vedete, per me la sfida del prossimo Governo nazionale (che Vi piaccia o no, sarà di centrodestra con Giorgia Meloni premier), oltre a tutti i problemi ben noti, si giocherà anche contro lo strapotere delle Soprintendenze e dei burocrati.