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venerdì, Aprile 19, 2024

Tamponeidi a Lacco Ameno. Ennesimo giorno di vergogna al casello Covid del Rizzoli

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Ida Trofa | Rientro di Natale da incubo a Lacco Ameno. Ed è tutta colpa dell’ASL Na2 Nord.
Continua il caos tamponi drive del Rizzoli e anche ieri, dopo la pausa natalizia, si è registrata l’ennesima giornata da incubo per contagiati e non nell’ impresa di raggiungere le strutture allestite dall’Azienda Sanitaria Locale.

La totale assenza di organizzazione nel servizio di screening dei contagiati ha costretto centinaia di ischitani ad affrontare lunghissime ore di coda in attesa del proprio turno. Centinaia di utenti segregati in auto, senza assistenza e senza gli adeguati servizi che ci si aspetterebbe nel merito del Covid. Il casello tampone del Rizzoli è un disastro!
Servirebbe un servizio minimo di turnazione e di logistica attenta per evitare l’inferno a cui si assiste, ormai, da tanto troppo tempo. Un inferno che con cadenza periodica sono scorretti a vivere quanti devono sottoporsi alle analisi necessarie a rilevare o meno l’infezione da Coronavirus.

Ad ogni occasione, Lacco Ameno e le sue strade si trasformano in un girone dantesco. Dal piazzale del Capitello sino a via Fundera un lungo serpentone di uomini, donne e bambini attendono il proprio turno stipati in auto. Il paese si paralizza e sono necessarie ben tre unità dei vigili urbani per seguire le operazioni ed evitare problemi e ulteriori disagi. Non si può andare avanti cosi!
Una pressione spaventosa che il paese e l’utenza, non possono reggere ancora.
Ieri mattina si è raggiunto il culmine già alle otto del mattino quando erano incolonnate diverse decine di auto. Fino alle 11.00, gli agenti della Polizia Municipale del Comune di Lacco Ameno hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice per dirigere il traffico e sorvegliare la coda diretta al “casello”. Una coda apparsa infinita che ha potuto raggiungere anche i due chilometri.

Caos, disagi e polemiche non sono mancati tra l’utenza che ha lamentato un trattamento disumano costretta ad un serpentone covid come se non fosse bastato il Natale da incubo trascorso in solitudine.
La litoranea nell’area del Capitello, sulla traversa Via Fundera e Via Fundera stessa sono state bloccate per ore. Tutte le convocazioni dei positivi e sospetti positivi al Coronavirus giungono nella medesima ore e allo stesso punto, così da ingolfare l’intero sistema. La Polizia Locale è stata costretta, per l’ennesimo giorno, ad operare in forze solo ed esclusivamente nell’area di incolonnamento. L’ASL, a quanto pare, continua a non comunicare gli appuntamenti previsti per i tamponi, lasciando le autorità locali all’oscuro di tutto.

100 di tamponi effettuati periodicamente nell’ambito del tracciamento dei casi positivi di Covid registrati nelle scuole, tra studenti e docenti a cui si aggiungono i prelievi per indagini molecolari di persone che spontaneamente chiedono di sottoporsi a tampone o che magari raggiungono la postazione della Asl senza prenotazione.
Senza una seria presa di coscienza non mancheranno ulteriori questioni e penitenze da contagio mal gestita dall’ASL al culmine di questa esplosione della quarta ondata. Omicron non sembra voler abbandonare perso le nostre coste continuando a fare incetta di contagi sull’isola.

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