Vito Pulizzotto | Sono tante le vicende che, quotidianamente, si registrano sull’isola, ma oggi vogliamo raccontarne una che trasmette non solo positività, ma anche l’espressione di un popolo che, fin dagli albori storici, ha saputo fare della gentilezza e dell’onestà simbolo di accoglienza e buon turismo, nonché stile di vita. Lo scorso 20 settembre una turista proveniente da Reggio Emilia ha smarrito, in località Sant’Angelo, il proprio tablet. Tra rammarico e timore di non riuscire più a ritrovarlo, quest’ultima si è rivolta a tutte le autorità che le potessero dare una mano, tuttavia, una mano le è stata data proprio dagli isolani. Una storia che si chiude con un lieto fine, fortunatamente, e che dimostra la gentilezza e il buon cuore, tipici di un popolo che, da sempre, ha fatto di tali attributi il proprio modo di vivere la vita.

Un passante gentile che, per puro caso, si è trovato a passare nel luogo dello smarrimento, non appena ha notato il tablet posto su un muretto, ha subito provveduto a consegnarlo presso un negozio nelle vicinanze di Via Chiaia delle Rose. Tramite la geolocalizzazione, la proprietaria ha potuto rintracciare il negozio e la titolare da prima le ha custodito il tablet e, in secondo luogo, ha provveduto alla spedizione presso la residenza della turista.

Una storia che dimostra come l’onestà e la gentilezza ripagano sempre le buone azioni. Azioni che infatti non sono passate inosservate, poiché l’Amministrazione del comune di Serrara Fontana, ha voluto esprimere i propri complimenti ai concittadini e alla turista, in seguito ai suoi apprezzamenti positivi manifestati dopo la rocambolesca vicenda. L’isola, infine, non si dimostra essere solo un luogo idilliaco, dove poter trascorrere le vacanze, ma si dimostra essere anche “casa” per tutti coloro che scelgono di visitarla. Un grazie sentito va dunque agli isolani, protagonisti di una vicenda che esprime vita comune, di tutti i giorni, dove con la gentilezza e un bel sorriso ci si aiuta a vicenda.