PAS pronatura | Torna d’attualità la questione – già tirata in ballo da varie forze sociali – della moratoria sulla caccia (per dieci anni) sull’isola verde “a causa del dilagante bracconaggio, della mancanza di aree realmente protette, del depauperamento del patrimonio avifaunistico nazionale”. A riportare alla ribalta dell’opinione pubblica questo delicato tema è l’associazione protezionista “P.A.S. Pronatura” (Pan Assoverdi Salvanatura), la quale ha indirizzato una petizione in tal senso – prendendo spunto dal referendum costituzionale che ha confermato le competenze in materia ambientale allo stato centrale – direttamente al neo presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni (già direttore del periodico “Nuova Ecologia”) e del Dicastero dell’ambiente.
La “P.A.S.”, nelle proprie memorie, richiama altresì il Decreto Dirigenziale Dipart. Salute e Risorse Naturali Reg. Campania 51/2016 (B.U.R. n. 71 del 31 ottobre 2016) recante “misure di conservazione dei Siti d’Importanza Comunitaria Natura 2000”, tra cui il Corpo Centrale dell’isola d’Ischia nonchè le rupi costiere di Ischia, la cui esatta perimetrazione si può visionare sul sito ufficiale del Min. Ambiente, Tutela del territorio e del mare.
I naturalisti ricordano che la misura, prevista dalla disciplina vigente, che riguarda il divieto di caccia, dodici mesi all’anno, nelle giornate di lunedì, martedì, venerdì, non solo sull’Epomeo ma su gran parte del territorio boschivo di Serrara Fontana, Barano, Casamicciola, risulta praticamente sconosciuta tra i cacciatori locali!
La corrente stagione venatoria – in base al calendario approvato dalla giunta regionale lo scorso 14 giugno – si chiuderà il 9 febbraio prossimo, “ma soltanto per colombaccio e cornacchia grigia ed esclusivamente su appostamento” ricorda Rino Romano, presidente della “P.A.S. Pronatura”. “Inutile dilungarsi sulla vecchia polemica – conclude Romano – tra appostamenti vaganti e fissi, poiché come noto questi ultimi non potrebbero esistere in Campania dopo il varo della legge 157/92”.