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mercoledì, Aprile 24, 2024

Sulle tracce del Di Spigna

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Ernesta Mazzella| Alfonso Di Spigna e l’isola di Ischia rappresentano un binomio veramente unico per il legame tra l’artista, la committenza, il pubblico e la sua vicenda artistica che si sviluppa in modo particolare sull’intero territorio isolano. Di Spigna nasce a Lacco il 1° gennaio 1697 da Dionisio e Lucia Castaldo, muore all’età di ottantotto anni il 1° novembre 1785.
La produzione artistica del Di Spigna risente l’influenza di grandi maestri come Solimena, Conca, De Mura, del cromatismo acceso del Baciccia, Strozzi, Ansaldo, Piola e Trevisani, stili, forme e colori percepiti e assorbiti durante il soggiorno giovanile nella città di Genova. Le sue opere fanno parte di una produzione locale di ambito devozionale, si ripetono e si riscoprono stilemi e moduli compositivi come il modellato, la stesura cromatica, le fisionomie dei personaggi, in particolare degli angeli e nella dolce figura della Vergine, caratterizzata dal volto arrotondato, dai lineamenti delicati e dalla soave espressione. Lo studioso isclano Giuseppe Alparone ha dedicato al Di Spigna una monografia nel 1968, nella quale emerge l’immagine di un pittore molto attivo e ricercato, dalla ricca cultura figurativa e ben inserito nella vita isolana. Nell’opera, Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani, di Bernardo De Dominici è documentato il soggiorno del pittore, durato sette anni, nella città di Genova al seguito di un ignoto cavaliere genovese arrivato ad Ischia per le cure termali. Il Di Spigna rientra ad Ischia intorno al 1735, l’artista opera comunque anche a Napoli, dove, nel periodo 1740-1741, realizza per la chiesa dell’Ascensione a Chiaia la Rinuncia di Celestino V, Agar nel deserto, Abramo davanti agli angeli e quattro pontefici affrescati nei pilastri. Ma l’artista lavora prevalentemente per le chiese dell’Isola. Da segnalare in modo particolare la serie di sei ovali realizzati per la Confraternita di Santa Maria di Visitapoveri a Forio, caratterizzati da un cromatismo chiaro e delicato, proprio degli ultimi anni. Inoltre il Di Spigna è stato uno dei più illustri confratelli della congrega di Visitapoveri, alla quale risulta iscritto sin dal 1747; vi ricopre anche le cariche di razionale e di priore, come afferma il Di Lustro.

Itinerario dedicato alle opere di  Alfonso Di Spigna sull’Isola d’Ischia

Ischia
Museo Diocesano

• L’arcangelo Raffaele con Tobiolo, attribuito

Cattedrale
• San Giuseppe, seconda cappella navata di sinistra

Chiesa dello Spirito Santo
• La Pentecoste, pala altare maggiore

Chiesa di Sant’Antonio
• Sant’Antonio
• San Giuseppe da Copertino
• San Francesco

Barano
Parrocchia di San Sebastiano M.
• L’Annunciazione, navata di sinistra
• L’arcangelo Raffaele con Tobiolo, navata di destra

Forio
Arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri

• Madonna e santi, pala altare
• Decollazione del Battista
• Sei ovali: Annunciazione, Visita ad Elisabetta, Adorazione dei pastori, Sposalizio della Vergine, Immacolata, Assunzione di Maria

Basilica di Santa Maria di Loreto
• Annunciazione, abside
• Presentazione al tempio, abside
•Nascita della Madonna, cappella dell’Immacolata, navata di sinistra
• Riposo durante la fuga in Egitto, cappella dell’Immacolata, navata di sinistra

Parrocchia S. Sebastiano M.

  • Annunciazione, sagrestia

Basilica di San Vito
• Gloria della Vergine con San Vito e Santa Caterina d’Alessandria, pala altare maggiore
• Compianto sul Cristo morto, sacrestia

Chiesa di San Francesco Saverio
• Madonna delle Grazie con San Francesco Saverio e Sant’Ignazio, pala altare

Chiesa di San Michele Arcangelo
• Immacolata con Santi e committente
• San Michele abbatte lucifero
• Adorazione dei pastori

Chiesa del Purgatorio
• Madonna delle Grazie con San Giovanni Battista e San Michele Arcangelo, pala altare

Museo di Santa Maria di Loreto
• Presentazione di Maria al tempio
• Visita ad Elisabetta
• Adorazione dei pastori

Lacco Ameno
Chiesa dell’Annunziata alla Fundera
• Battesimo di Gesù, affresco

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