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giovedì, Marzo 28, 2024

Su invito dell’Assoforense il presidente del tribunale giungerà a Ischia il 6 novembre

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Avvocati. Il primo direttivo si è tenuto giovedì nella sede del consiglio dell’Ordine di Napoli. Su proposta del presidente Gianpaolo Buono sono state assegnate le deleghe. Nominato segretario l’avv. Francesco Cellammare, che avrà il compito anche di coordinare i rapporti con le altre sezioni distaccate e di dare impulso affinché la sezione ottenga la stabilizzazione; mentre all’altro consigliere Raffaele Pesce affidato l’incarico di tesoriere e di coordinatore per la redazione del nuovo statuto dell’Associazione. Tutti i membri del direttivo avranno delle precise responsabilità, cercando di coinvolgere anche la base dell’avvocatura

Paolo Mosè | Innanzitutto è stato concordato, al termine di un incontro tenutosi al palazzo di giustizia al centro direzionale, che il presidente facente funzioni del tribunale di Napoli sarà a Ischia il 6 novembre per rendersi conto direttamente della situazione che si è ormai creata da un bel po’ di tempo alla sezione distaccata. Su esplicito invito del neo presidente dell’Assoforense, l’avv. Gianpaolo Buono. E in quell’occasione il massimo dirigente del tribunale partenopeo potrebbe incontrare anche i cinque sindaci e possibilmente il commissario prefettizio che regge il Comune di Lacco Ameno. Una riunione allargata anche per trovare possibilmente qualche soluzione che possa rendere più agevole il funzionamento di una struttura che appalesa in questo momento numerose criticità. Il nodo della questione sul quale ci si è anche confrontati è il rafforzamento delle cancellerie. Che vantano da tempo una carenza di cancellieri, funzionari che possano far fronte a quegli adempimenti che non possono svolgere gli assistenti giudiziari.

Un’emergenza ancora più marcata per l’approssimarsi, tra qualche settimana, del trasferimento (come abbiamo ampiamente scritto su queste pagine) della funzionaria della cancelleria penale Gaetana Raffaele, che è rimasta per vent’anni nell’ufficio isolano e solo una sentenza della Corte di Appello di Napoli le ha consentito di poter tornare a casa vicino ai suoi genitori. Manca così un’altra pedina fondamentale, mentre al civile è restata di fatto solo la dirigente, avendo perso per malattia la giovane assistente giudiziaria in forza alla struttura da neanche un anno.

Il segnale che ha voluto dare il nuovo governo forense isolano è stata la prima riunione del direttivo, che si è celebrata nella sede del consiglio dell’Ordine degli avvocati a Napoli al centro direzionale. Partire da Napoli per far sentire ancora più forte il grido di “dolore” della classe forense che si trova attualmente a fronteggiare numerose situazioni critiche e in prospettiva dovrà lavorare con determinazione e sollecitudine allo scopo di evitare che il prossimo 31 dicembre 2021 possa chiudere l’ufficio giudiziario. Non sarà facile convincere una classe politica che si mostra molto ballerina e alcuni dei suoi rappresentanti appalesano un certo dilettantismo, incapaci di coniugare le esigenze del territorio con i provvedimenti adottati.

LE DELEGHE AI COMPONENTI
In questo direttivo che si è riunito giovedì scorso nella sede del consiglio dell’Ordine ha preso innanzitutto la parola il neo presidente Gianpaolo Buono, il quale ha esordito: «Innanzitutto, faccio gli auguri ai consiglieri eletti. Superate le tensioni della consultazione elettorale, ritengo doveroso invitarvi a convogliare in maniera compatta tutte le energie per il perseguimento di un interesse superiore, costituito dai tanti obiettivi ambiziosi come quelli legati alla stabilizzazione della Sede distaccata del Tribunale, all’efficientamento delle Cancellerie, alla formazione professionale dei giovani avvocati, alla redazione di un nuovo Statuto che rifletta le reali esigenze del Foro ischitano e favorisca, attraverso specifici meccanismi la più ampia partecipazione degli associati. Pur dovendo l’azione complessiva del Direttivo contraddistinguersi per una “collegialità” effettiva, ogni singolo consigliere dovrà privilegiare aspetti che risultino congeniali alle proprie inclinazioni personali e professionali. Per questo, propongo di assegnare loro i seguenti compiti e ruoli».

Erano presenti gli eletti, coloro che hanno avuto i maggiori suffragi, ed ognuno di loro ha ottenuto una delega ben precisa, in cui lavorare, cercando di svolgere appieno le varie problematiche. Hanno ottenuto importanti responsabilità, iniziando dal più votato, che di fatto dovrebbe essere il “vice presidente” in caso di assenza di Gianpaolo Buono, e avrà inoltre precise responsabilità nei rapporti e nel governo per il funzionamento delle varie cancellerie. Questa la delega di fatto consegnata all’avv. Alberto Morelli: «Cura di tutte le problematiche quotidiane dei due uffici giudiziari isolani (Giudice di Pace e Sezione distaccata del Tribunale), da quelle che riguardano il funzionamento delle Cancellerie ai rapporti con i giudici; – sostituzione, in caso di assenza, del presidente nello svolgimento delle attività allo stesso devolute; – organizzazione di eventi sportivi».

L’unica donna che siede nel governo forense isolano, l’avv. Alessandra Castellano, il presidente le ha voluto consegnare un incarico di rappresentanza a Napoli e mantenere in piedi costantemente i rapporti con il consiglio dell’Ordine. Un incarico che le va a pennello: «Cura dei rapporti con il Consiglio dell’Ordine e con le Istituzioni in genere, promozione di tutte le iniziative finalizzate a garantire le “pari opportunità” o la “parità di genere” nello svolgimento della attività forense, nonché di quelle tese all’approfondimento ed al coinvolgimento degli associati sulle tematiche del diritto minorile e di famiglia».

L’unico consigliere per così dire di opposizione, Raffaele Pesce, ottiene anche lui una rappresentanza importante e di fiducia, come si evince nel deliberato, con «attribuzione del ruolo di Coordinatore del Gruppo di lavoro per la redazione del nuovo Statuto della Associazione forense dell’Isola d’Ischia, secondo gli indirizzi ed i principi impartiti dal Direttivo e le istanze provenienti dalla Avvocatura tutta (Ogni componente del Direttivo designerà due Associati per la formazione del predetto Gruppo, cercando di assicurare una partecipazione quanto più variegata tra i colleghi di entrambi i sessi e privilegiando le migliori professionalità in seno alla Associazione)».

PRESIDENTE “ADDETTO STAMPA”
Il past president, Francesco Cellammare, avrà altrettanti compiti gravosi da affrontare ed in particolar modo i rapporti con gli altri rappresentanti delle uniche sezioni distaccate rimaste in Italia e soprattutto dare impulso affinché il legislatore adotti quei provvedimenti favorevoli alla sezione di Ischia. Con il compito anche di attivarsi in modo pregnante per ottenere il personale necessario, ma allargando anche l’orizzonte agli altri servizi essenziali presenti sul territorio: «Promozione di tutte le iniziative – eventualmente coordinate con le Associazioni Forensi della altre isole c.d. “minori” (Elba, Eolie, Maddalena) e con l’ANCIM – finalizzate alla modifica legislativa dell’incerto e provvisorio status dell’Ufficio giudiziario principale esistente sull’isola d’Ischia (Sezione distaccata del Tribunale) ed al riconoscimento di una definitiva stabilizzazione, nell’ambito di un progetto più vasto ed ambizioso che preveda, di concerto con le Amministrazioni comunali isolane, l’inserimento della iniziativa in una proposta tesa al riconoscimento della condizione dell’isola d’Ischia di “luogo disagiato” onde ambire a ricevere trattamenti, quanto al personale degli Uffici giudiziari, ma anche dell’Ospedale, delle Scuole, ecc., adeguati alla condizione fisica del territorio isolano».

Anche il presidente si è ritagliato una piccola nicchia con una delega, anche se di fatto l’incarico che ricopre racchiude tutte le responsabilità dell’Associazione e delle iniziative che andranno ad intraprendere tutti i componenti: «Formazione culturale dell’Avvocatura isolana unitamente al consigliere Avv. Raffaele Pesce».

Lo stesso Gianpaolo Buono ha poi proposto a due membri del direttivo altri incarichi strategici e delicati, come riportato nel deliberato: «All’avv. Francesco Cellammare propongo di affidare il ruolo di Segretario della associazione ed all’avv. Raffaele Pesce quella di Tesoriere. Propongo infine di affidare l’incarico di intrattenere i rapporti con la stampa al presidente».

IL LAVORO DA FARE
La proposta del presidente è stata votata all’unanimità, tutti si sono dichiarati soddisfatti della soluzione proposta dal presidente Buono, che tende essenzialmente a snellire il lavoro del direttivo e raggiungere obiettivi che sono sì complessi, ma che possono essere affrontati e risolti se tutti lavoreranno in un’unica direzione.

Dopo le assegnazioni delle deleghe si inizia a partire e si spera che gli incontri che sono stati prefissati per raggiungerli, possano trovare un serio e costruttivo sbocco. Il più difficile, è ovvio, è trovare quelle interlocuzioni serie e capaci di approvare quei provvedimenti che siano favorevoli alla continuazione e allo sviluppo della sede giudiziaria isolana. Ma non sarà facile. Anche se dobbiamo dire che sotto la presidenza di Francesco Cellammare un risultato importante è stato raggiunto. Convincere la maggioranza dei membri della Commissione giustizia ad approvare un ordine del giorno con il quale si è espresso parere favorevole alla stabilizzazione della sezione di Ischia. E questo è stato un traguardo significativo. Ora questa proposta ha bisogno, per diventare legge, di passare di volata in aula della Camera e successivamente a quella del Senato. Due importanti appuntamenti che necessitano di una capacità di pubbliche relazioni ad alto livello e dobbiamo dire Gianpaolo Buono ne ha le capacità e le qualità per farlo. A quanto pare ha già chiesto ad alcuni canali preferenziali di dare una mano istanze dell’avvocatura isolana. Cercando di aprire quelle porte e portoni della capitale dove si decidono le sorti del Paese. Ma contemporaneamente, come era prevedibile, lo stesso neo presidente ha immediatamente iniziato la ricucitura dello strappo che si era consumato prima e durante le votazioni per eleggere presidente e direttivo, chiamando a raccolta soprattutto coloro che non erano d’accordo sulla sua elezione. Cercando di coinvolgerli nella gestione. Tant’è vero che si parla con insistenza che ogni direttivo dell’Assoforense possa essere allargato a quegli avvocati che intenderanno partecipare. Una politica di coinvolgimento partendo dalla base per dare l’immagine di una avvocatura unita e pronta alle sfide che oggi si appalesano in qualche modo difficili da superare.
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