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venerdì, Marzo 29, 2024

«Stop» metropolitano al Puc di Lacco Ameno

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“Il Piano Urbanistico Comunale di Lacco Ameno - adottato con Deliberazione del Commissario Straordinario n. 25 del 24.07.2020 e Delibera di Giunta Comunale n. 2 del 06.11.2020 di controdeduzione alle osservazioni - la dichiarazione di coerenza alle strategie a scala sovracomunale risulta subordinata al superamento dei rilievi e, quindi, all'acquisizione da parte del Comune del parere in materia di tutela paesaggistica” by Città Metropolitana. Parola dei funzionari Gaudino e Saviano

Ida Trofa | PUC. La Città Metropolitana asfalta il piano presentato dal comune di Lacco Ameno. Pesanti censure e prescrizioni del funzionario tecnico istruttore il P.O. arch. Luigi Saviano seguite da quelle dell’Ing. Pasquale Gaudino. Per il Piano Urbanistico Comunale di Lacco Ameno, adottato con Deliberazione del Commissario Straordinario n. 25 del 24.07.2020 e Delibera di Giunta Comunale n. 2 del 06.11.2020 di controdeduzione alle osservazioni, arriva la dichiarazione di coerenza alle strategie a scala sovracomunale che risulta subordinata al superamento dei rilievi e, quindi, all’acquisizione da parte del Comune del parere in materia di tutela paesaggistica.
Un PUC che a Lacco Ameno, lo ricordiamo, prevede la redazione, a supporto dell’autorità procedente, ovvero il “furto” politicamente studiato, del lavoro fatto dal DIARC di Michelangelo Russo perché lo stesso fosse dato in pasto per modici 50 mila euro allo studio “amico” di Giacomo Pascale e Francesco del Deo, lo studio Oliviero che si è occupato del discusso caso del PUC di Forio.

L’articolazione del PUC, secondo la normativa vigente, prevede due livelli differenziati in termini di contenuti generali e normativi: il piano “strutturale” e il piano “operativo” configurano rispettivamente l’introduzione della visione strategica del piano calato in un ambito territoriale più vasto in quanto strutturale e strategico, quindi l’introduzione della valenza attuativa legata anche alla fattibilità economica del Piano.
L’elaborazione del Preliminare è un passaggio prioritario, in quanto in esso vengono definiti ambiti di problematicità e strategie di sfondo alle azioni e alle scelte contenute nel piano definitivo. Il preliminare si compone del quadro conoscitivo e del documento strategico: fornisce una prima descrizione del territorio, delle sue criticità e degli elementi potenziali; quindi restituisce una visione del territorio in prospettiva temporale diversificata. Per vederne al fine, a ben vedere, ne dovrà scorrere ancora parecchia di acqua sotto i ponti del Fungo.

PUC, stop metropolitano
Per ora la Città Metropolitana ha stoppato il lavoro lacchese con penati censure e critiche anche in termini normativi. Leggiamo insieme i passaggi cruciali delle controdeduzione e le osservazioni che hanno sancito la mancata coerenza prevista ex art. 3, comma 4, del Regolamento Regionale per il Governo del Territorio n. 5/2011.
“La verifica della legittimità dell’intervento sotto il profilo amministrativo ed urbanistico, è di specifica competenza dell’Amministrazione Comunale mentre l’Amministrazione Provinciale “… dichiara entro sessanta giorni dalla trasmissione del piano completo di tutti gli elaborati, la coerenza alle strategie a scala sovracomunale individuate dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente” cosi specifica il Coordinatore Ing. Pasquale Gaudino

Il 3 dicembre 2020 il Comune di Lacco Ameno ha trasmesso gli atti del Piano Urbanistico Comunale adottato con Deliberazione del Commissario Straordinario n.25 del 24.07.2020 e Delibera di Giunta Comunale n.2 del 06.11.2020 di controdeduzione alle osservazioni, al fine di acquisire la dichiarazione di coerenza de quo.
“ Con la Relazione Istruttoria protocollo n. 20787 del 04/02/2021, in considerazione della prevalenza delle norme del PTP sulle disposizioni dei piani sottordinati, si è del parere che il PUC del Comune di Lacco Ameno per considerarsi coerente alle strategie a scala sovracomunale della proposta di PTC resta subordinato al superamento dei suesposti rilievi e, quindi, all’acquisizione da parte del comune del parere in materia di tutela paesaggistica. Visto che, per mero errore, nella determinazione dirigenziale n. 959 del 08/02/2021 è stato determinato un dispositivo incompleto mentre quello corretto è: Che per il Piano Urbanistico Comunale di Lacco Ameno – adottato con Deliberazione del Commissario Straordinario n. 25 del 24.07.2020 e Delibera di Giunta Comunale n. 2 del 06.11.2020 di controdeduzione alle osservazioni – la dichiarazione di coerenza alle strategie a scala sovracomunale risulta subordinata al superamento dei rilievi e, quindi, all’acquisizione da parte del Comune del parere in materia di tutela paesaggistica“ sottolinea ancora Gaudino rincarando la dose.

Le censure del Funzionario Saviano
Continuando di questo passo, il PUC lacchese risulta ben lungi dall’essere approvato. Infatti alla base del pare metropolitano ratificato da Gaudino ci sono le pesanti critiche dell’altro funzionario metropolitano Luigi Saviano. Per quest’ultimo sono tante le incongruenze che spingono a rigettare al mittente la proposta. Proviamo a leggerne qualcuna.

AAA anagrafe edilizia cercasi
La Città Metropolitana rileva l’assenza di una anagrafe edilizia ma non solo. Ci sono carenze documentali che potrebbero far aumentare il numero di alloggi esistenti e, conseguentemente, far diminuire il risultato finale degli alloggi occorrenti al 2028:
“Si osserva che non si rinviene agli atti del PUC l’Anagrafe edilizia documentante in modo analitico e per sezioni di censimento Istat, il numero di alloggi malsani non recuperabili, nonché il grado di sovraffollamento dell’intero patrimonio abitativo, così come indicato all’art. 65 delle Norme di Attuazione della proposta di PTC.
Si rileva, quindi, che la componente relativa al “Fabbisogno pregresso”, non è stata determinata facendo riferimento all’Anagrafe edilizia, così come sopra definita, bensì utilizzando dati di livello provinciale rapportati al comune di Lacco Ameno tenendo presente il fattore di scala, in termini di residenti all’anno 2011 non aggiornati all’anno di formazione del PUC (2018). Al riguardo si evidenzia che l’Anagrafe edilizia di cui all’art.65 delle Norme della proposta di PTC è ritenuta un’analisi necessaria sia per determinazione degli alloggi malsani, che la costruzione delle matrice di sovraffollamento, in quanto la conoscenza quali-quantitativa del patrimonio abitativo risulta fondamentale anche al fine di prevedere strategie di intervento orientate alla rigenerazione urbana mediante la ristrutturazione urbanistica ed il riuso degli immobili esistenti, invece di prevedere comparti edificatori da realizzare ex novo con consumo di suolo. Si osserva, inoltre, che sia nella Relazione del Quadro conoscitivo (Elab.A1) al capitolo Il Patrimonio abitativo, sia nella relazione tecnico-progettuale (Elab. C1) al capitolo Il fabbisogno residenziale del comune di Lacco Ameno, viene indicato il numero degli alloggi esistenti all’anno 2011 pari a n.2524 di cui 567 non occupati. Nel merito si rileva che il dato relativo agli alloggi esistenti non è stato aggiornato all’anno di formazione del PUC (2018) conteggiando anche gli alloggi realizzati in forza di titoli edilizi legittimamente rilasciati successivamente al censimento del 2011, nonché gli alloggi relativi a domande di condono edilizio non definite e valutati condonabili. Si evidenzia, pertanto, che tale aspetto potrebbe far aumentare il numero di alloggi esistenti e, conseguentemente, far diminuire il risultato finale degli alloggi occorrenti al 2028“.

Fabbisogno e Popolazione
“Riguardo al Fabbisogno aggiuntivo il comune segue la metodologia di calcolo prevista dalle norme della proposta di PTC stimando una popolazione al 2028 di n. 4831 abitanti, con un numero medio di componenti per famiglia pari a 2,03 ed un numero di famiglie pari a 2383 che corrisponde al numero degli alloggi del fabbisogno aggiuntivo.- scrive Gaudino per l’ente provinciale-
In definitiva il PUC calcola un fabbisogno abitativo al 2028 di n.250 nuovi alloggi derivante da: 391(fabbisogno pregresso) + 2383(fabbisogno aggiuntivo) -2524 (alloggi esistenti al 2011) = 250. Tuttavia, il PUC nella componente programmatica prevede la realizzazione di n.20 nuovi alloggi con n.44 abitanti teorici insediabili nell’unico Ambito di Trasformazione Residenziale (ATR1) previsto, destinato alla realizzazione di programmi di edilizia sociale, per la riduzione il disagio abitativo e per eventuali esigenze di delocalizzazione individuate dal PUA nell’Ambito di Riqualificazione Urbanistica distinto in sigla ARU 1. In conclusione, si rileva che sia il diverso metodo per la determinazione del fabbisogno pregresso, sia la mancata precisazione del numero complessivo di alloggi esistenti alla data di formazione del PUC (2018) potrebbero portare a risultati differenti“.

Impossibile una lettura immediata
Nel PUC, non si rinviene un grafico in scala di rappresentazione leggibile riportante la sovrapposizione della disciplina programmatica del PUC sia alla zonizzazione del PTP, sia agli ambiti territoriali della proposta di PTC. E questo a dire di Gaudino non consente una lettura immediata.
“Pertanto, l’attività istruttoria è stata eseguita mediante la sovrapposizione del file georeferenziato contenente la disciplina programmatica del PUC (Tav. C2 Novembre 2010 –V2), ai file della banca dati del SIT della Città Metropolitana di Napoli contenenti rispettivamente la zonizzazione del PTP e la Tav.P06.1 della proposta di PTC.Per quanto sopra si rileva che la collocazione sul territorio di detti ambiti di trasformazione produttiva (ATP1-ATP2 ATP3) e gli interventi ivi previsti non sono congruenti con la suindicata normativa e disciplina che vieta qualsiasi intervento che comporti incremento dei volumi esistenti. Pertanto, i citati Ambiti produttivi devono essere individuati sul territorio comunale nel rispetto della disciplina di tutela del PTP e, quindi, subordinati al parere dell’ente di competenza“.

Trasformazioni improprie.
Nel PTP di Ischia non è contemplata la possibilità di realizzare parcheggi. Nelle proposte lacchesi invece abbondano
Tra le tante cose si evidenziano anche previsioni di trasformazione improprie.

“Si evidenzia che il PTP all’art. 6 prevede il divieto di impermeabilizzazione del suolo. Lo stesso PTP nella zona PI (art. 11 comma 3), non contempla tra gli interventi ammissibili parcheggi o altro e, anche se tra i gli interventi vietati di cui al comma 4 non li cita esplicitamente, dovrebbe intendersi la sola possibilità di utilizzazione a verde. Analogamente per la zona PIR del PTP (art.12, commi 3, 4 e 5).
Resta, pertanto, la possibilità esplicita di realizzare attrezzature pubbliche solo in zona RUA del PTP. Inoltre, nella proposta di PTC nell’Ambito territoriale (art. 47 NdA), ove in ogni caso sono sempre prevalenti le norme del PTP di Ischia, non è contempla la possibilità di realizzare parcheggi, se non previa dimostrazione di cui all’art.70 NdA“. A scriverlo è ancora Gaudino nel merito delle previsioni lacchesi dove invece abbondano: “Si rileva, quindi, che la collocazione sul territorio comunale di queste ultime Aree di Trasformabilità per servizi (ATS) risulta non compatibile sia con la normativa di tutela e conservazione del PTP dell’Isola d’Ischia, sia con le direttive della proposta di PTC, ove sono consentiti gli interventi di recupero edilizio con azioni di ristrutturazione edilizia da eseguire secondo le limitazioni e prescrizioni dettate dall’art.7, punto 6 lettera a) delle norme del PTP . Pertanto, gli interventi di trasformazione previsti in tali ultimi ATS vanno rimodulati nel rispetto della disciplina di tutela del PTP e, quindi, subordinati al parere dell’ente di competenza“

Ulteriori osservazioni. Dove sono gli abusi?
“Il PUC non contiene un elaborato grafico-descrittivo riepilogativo esplicitante le Densità territoriali e densità fondiarie minime e massime nelle zone residenziali, prescritte dalla L.R. 14/1982 – Titolo II, art.1.5. Il PUC non contiene un elaborato grafico-descrittivo esplicitante per le diverse zto: la superficie territoriale, in numero degli abitanti insediati e la quantità di area a standard distinta per tipologie, dal quale possa evincersi se il PUC soddisfa le quantità minime prescritte dall’art.4 del D.M. 1444/68 e LR n°14/82. Il PUC non contiene l’elaborato che individua la perimetrazione degli insediamenti abusivi esistenti ed oggetto di sanatoria, così come prescritto dall’art.23 della Legge regionale n°16/2004, né specifica e disciplina le azioni che intende porre in essere finalizzate al recupero ed inserimento urbanistico degli stessi insediamenti.
Il PUC non fornisce il dato relativo alle domande di condono edilizio presentate ai sensi delle Leggi n.47/85, n.724/94 e n.326/2003, né specifica quante delle medesime domande siano state definite con il rilascio del Titolo edilizio in sanatoria e quante domande in itinere siano condonabili con destinazione abitativa o altro; circostanza che potrebbe incidere sulla necessità di fabbisogno aggiuntivo di dette tipologie.
Nell’elaborato grafico (Tav.A7) – Carta dei Vincoli, tra gli altri vincoli, vengono indicate due fasce di rispetto cimiteriale concentriche: una compresa nei 100 metri, l’altra compresa tra i 100 e 200 metri dall’impianto cimiteriale. Nel merito si evidenzia che l’art. 338 R.D. 27/07/1934 n. 1265 Testo unico leggi sanitarie prescrive che i cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato. Pertanto l’ampiezza della fascia di rispetto dell’area cimiteriale deve conformarsi all’art. 338 del R.D. n. 1265 del 1934“.
Questo è tanto altro ancora viene relazionato, fatta salva diversa determinazione, in considerazione della prevalenza delle norme del PTP sulle disposizioni dei piani sottordinati, si è del parere che il PUC del Comune di Lacco Ameno per considerarsi coerente alle strategie a scala sovracomunale della proposta di PTC resta subordinato al superamento dei suesposti rilievi e, quindi, all’acquisizione da parte del comune del parere in materia di tutela paesaggistica.
Una brutta botta che incide negativamente anche sulla ricostruzione post Sisma che a Lacco Ameno, nonostante i proclami elettorali, proprio non decolla.

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