venerdì, Luglio 11, 2025

Stop ai lavori per il depuratore di Casamicciola e Lacco : la Regione sospende l’iter per 60 giorni

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Criticità ambientali, opposizioni locali e carenze progettuali. Depuratore: iter sospeso per 60 giorni. Lo scontro Comune–Commissario blocca il progetto per Casamicciola e Lacco Ameno. la Regione Campania congela temporaneamente il procedimento autorizzativo unico per l'impianto di depurazione

Un nuovo capitolo si aggiunge alla travagliata vicenda dell’impianto di depurazione previsto per i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, sull’Isola d’Ischia. Il 29 maggio, l’Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali della Regione Campania ha ufficializzato la sospensione di 60 giorni dei termini per la conclusione dell’istruttoria PAUR (Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale), come richiesto dal Commissario Straordinario Unico per la Depurazione.

La decisione è giunta dopo settimane di crescente tensione istituzionale, proteste da parte dell’amministrazione comunale di Casamicciola, e richieste tecniche puntuali da parte degli organi regionali e ambientali. Al centro della controversia, la localizzazione dell’impianto nell’area denominata “ex Parcheggio ANAS”, oggi ritenuta strategica dal Piano della Protezione Civile per la gestione delle emergenze.

Le prime frizioni: Casamicciola si mette di traverso
Il 7 maggio 2025, il Comune di Casamicciola Terme ha trasmesso formali osservazioni alla Regione e al Commissario, richiamando una nota precedente del 17 ottobre 2024 nella quale si ribadiva che “l’area inizialmente individuata presso il sito ex Parcheggio ANAS non è compatibile con la realizzazione dell’impianto”. In alternativa, il Comune ha proposto di localizzare l’opera in corrispondenza dell’ampliamento dell’attuale eliporto, già ammesso a finanziamento con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2024. Nella nota del Comune si ricorda anche che, a seguito dell’evento alluvionale del 2022 e del perdurare dello stato di emergenza, quella specifica area è stata riclassificata come “strategica” ai fini della Protezione Civile, rendendo inammissibile la realizzazione di un’opera infrastrutturale in loco.

Il parere tecnico: ARPAC e Regione chiedono integrazioni
Alla posizione politica si sono affiancate le valutazioni tecniche: il 12 maggio, l’ARPAC (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania) ha emesso un parere con richiesta di chiarimenti e integrazioni, evidenziando gravi carenze nella documentazione.
Tra i rilievi principali: la mancanza di descrizione del ciclo produttivo e delle emissioni attese; la non chiarezza su alcuni limiti emissivi (in particolare per mercaptani, ammoniaca e composti solforati); l’assenza di informazioni sulle dimensioni e forma del camino; la necessità di monitoraggio semestrale delle emissioni odorigene nei primi due anni; l’insufficiente caratterizzazione dei sistemi di abbattimento. Anche l’UOD “Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti” della Regione Campania, con nota del 14 maggio, ha richiesto ulteriori chiarimenti ai sensi dell’art. 109 del D.lgs. 152/2006, con specifico riferimento alla movimentazione dei fondali marini per la posa delle condotte.

Il Comune chiede l’archiviazione
Il 14 maggio, con una nuova comunicazione, il sindaco di Casamicciola, On. Ing. Giuseppe Ferrandino, ha chiesto formalmente la “archiviazione della procedura in essere”. Il Comune ha ribadito “l’incompatibilità dell’attuale localizzazione prevista per la realizzazione dell’impianto di depurazione” e ha citato una nota del Commissario del mese precedente, nella quale si ammetteva che “ove per effetto dei noti eventi sopraggiunti l’originaria localizzazione dell’impianto di depurazione non sia più utilizzabile, questa Amministrazione ne prenderà atto provvedendo ad avviare una nuova soluzione”.

L’ultimatum della Regione
Il giorno seguente, 15 maggio, l’Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali ha inviato una richiesta ufficiale di integrazioni al Commissario, raggruppando le osservazioni di ARPAC e degli uffici regionali. Si precisava che: “Qualora entro il termine stabilito (15 giorni dalla ricezione della presente richiesta o, nel caso di sospensione, entro il rimanente periodo temporale), il proponente non depositi la documentazione integrativa, l’istanza si intende ritirata ed è fatto obbligo di procedere all’archiviazione”.

Il Commissario chiede tempo
Il 22 maggio, il Commissario ha risposto alla nota del Sindaco, richiedendo documentazione tecnica puntuale che comprovi l’incompatibilità del sito ANAS con il Piano di Protezione Civile. In mancanza di queste evidenze, l’archiviazione non sarebbe potuta avvenire automaticamente. Il 28 maggio, con una comunicazione PEC, il Commissario ha infine chiesto formalmente la sospensione dei termini per 60 giorni, evidenziando la complessità delle richieste ricevute e la necessità di aggiornare i documenti. Il giorno seguente, 29 maggio, l’Ufficio Speciale ha accordato la sospensione, stabilendo che le integrazioni dovranno pervenire entro il 29 luglio 2025.

Cosa succede ora?
Il progetto di depurazione, previsto per porre fine a una lunga procedura d’infrazione europea, è ora sospeso in una fase di stallo tecnico e politico. Il Comune chiede di cambiare completamente sito, mentre il Commissario temporeggia e prepara risposte documentali. Il rischio è che le tempistiche si allunghino ulteriormente, compromettendo l’accesso ai fondi già stanziati e aggravando la posizione italiana nei confronti dell’UE per la mancata depurazione delle acque reflue. Resta da vedere se entro fine luglio si riuscirà a trovare un punto di incontro, oppure se l’iter verrà definitivamente archiviato. In entrambi i casi, la costruzione del depuratore slitterà inevitabilmente, lasciando ancora l’isola di Ischia priva di un’infrastruttura indispensabile per l’ambiente e il turismo.

Autore

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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