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giovedì, Marzo 28, 2024

Sogliuzzo: “Non credevo che ad Ischia potesse nascere un progetto come quello di D’Abundo”

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Il centrocampista interviene ai nostri microfoni per parlare dei motivi che lo hanno indotto a scegliere di tornare in gialloblu dopo varie esperienze in terra ferma e tanto altro

Simone Vicidomini | L’Ischia ha iniziato la fase più dura della preparazione atletica in vista del campionato di Promozione. Per la verità, il primo impegno ufficiale della squadra allenata da Billone Monti sarà l’andata dei trentaduesimi di Coppa Italia contro il Plajanum Chiaiano, che ci sarà il 31 agosto. La truppa ischitana è ben nutrita e ben assortita, in attesa che qualche under renda meno complicate le scelte di formazione (ed i cambi) dell’allenatore. Della rosa, voluta dal presidente Emanuele D’Abundo quasi esclusivamente isolana, fa parte anche Mario Sogliuzzo. Colui che è la punta di diamante del gruppo di uomini che proveranno ad ottenere la salita in Eccellenza, viene da importanti esperienze in terra ferma (Portici, Sorrento e Melfi), dopo l’esperienza al Barano (18 reti in 28 presenze) e prima ancora quella a Montichiari e con l’Ischia Isolaverde in Serie D. Con Sogliuzzo, piedi educati capace di disegnare parabole eccezionali sui calci piazzati, abbiamo fatto una chiacchierata, nella quale ci ha parlato dei motivi che lo hanno indotto a scegliere di tornare in gialloblu dopo varie esperienze in terra ferma e di tanto altro. Ecco le parole del centrocampista classe 1992.

Sogliuzzo, la preparazione dell’Ischia è ormai iniziata da più di una settimana. Lei è stato uno dei primi acquisti ufficializzati da parte della società isolana. Ci spiega come è nata la trattativa e cosa l’ha spinta ad accettare il progetto del Patron Emanuele D’Abundo?
“La trattativa è nata già da dicembre, quando mister Billone Monti mi ha iniziato a chiamare, sapendo che lui avrebbe allenato l’Ischia chiedendomi se ero intenzionato a ritornare sull’isola per giocare il campionato di Promozione. A fine campionato, verso la fine di maggio ci siamo risentiti e dopo dieci giorni gli ho dato la conferma che sarei ritornato qui ad Ischia. Non c’è stata nessuna motivazione in particolare, però avendo parlato con il mister e conoscendo la squadra che c’era, ma soprattutto con una società che ha un progetto serio. Ho parlato sia con Pino Taglialatela che lo stesso Presidente D’Abundo. Non guardo solo a quest’anno ma al futuro dell’Ischia che verrà”.

In passato nelle interviste che mi ha rilasciato ha sempre detto che era un po’ titubante a ritornare a giocare sull’isola: “Per ragioni mie preferisco stare lontano dall’isola. Il calcio per me è un lavoro non è un doppio lavoro. Per adesso sull’isola non ci sono nei i modi ne le possibilità per rimanere qui . Mi farebbe sempre piacere giocare con la maglia dell’Ischia”. A distanza di poco tempo sembra che quelle parole siano diventate realtà…
“Si infatti. Non pensavo che qui sull’isola potesse nascere un progetto così serio. Si è sempre un lavoro, però devi sempre guardare anche ad altre prospettive e obiettivi da raggiungere. Per me stare qui sull’isola ed indossare la maglia dell’Ischia e vincere un campionato è un’altra sfida. Per questo mi ha entusiasmato ritornare qui, soprattutto per indossare nuovamente la maglia dell’Ischia”.

Prima che arrivasse la firma con l’Ischia, su di lei c’erano in forte pressing tante squadre di categorie superiori come Ancona e Lavello. Alla fine ha scelto l’Ischia ma soprattutto di giocare nuovamente in Promozione?
“Si è stata una scelta di cuore, quella di scendere nuovamente a giocare in Promozione. Ritornare sull’isola può essere sia un vantaggio che uno svantaggio. A me piacciono le sfide e questa per me lo è. Devo dimostrare ancora di più quello che valgo”.

Dopo gli anni vissuti a Barano dove ha conquistato una storica promozione in Eccellenza, si è trasferito a terra ferma passando per Portici, Sorrento fino a spostarsi a giocare in Basilicata con la maglia del Melfi. Sogliuzzo oggi come oggi che tipo di bagaglio di esperienza si porta dietro e soprattutto si sente cresciuto sotto qualche aspetto?
“Sicuramente sotto l’aspetto umano più del giocatore che della persona. Stare lontano dall’isola e vivere da solo sono esperienze che ti aiutano a crescere. Portare l’esperienza che ho accumulato fuori e portarla qui sull’isola all’interno del gruppo per i miei compagni è solo un vantaggio”

Come detto in apertura per lei si tratta di un ritorno in maglia gialloblu, e come si vuol dire il primo amore non si scorda mai. Sogliuzzo cosa può dare a quest’Ischia che verrà?
“Io darò il massimo più del 100 %, proprio perché è la maglia della mia città e quindi non posso far altro che dare più del dovuto”.

La prossima stagione è alle porte, è l’Ischia dovrà lottare per vincere il campionato vista anche la rosa costruita da parte della società,dove al momento pare che manchi soltanto un portiere under. Che tipo di campionato si aspetta, in relazione anche alla concorrenza delle altre squadre che troverete di fronte pronte a lottare per lo stesso obiettivo?
“Sinceramente non conosco ancora le squadre che saranno nostre rivali per la vittoria al campionato. Vincere non è mai facile ed è così in qualsiasi categoria. E’ una sfida che abbiamo tutti noi, visto che abbiamo accumulato esperienza in questi campionati negli anni scorsi. C’è un gruppo interamente formato da isolani che si sono ritrovati insieme dopo che alcuni di loro sono stati anche a terraferma a giocare. Siamo ritornati tutti quanti qui con un unico obiettivo, quello di vincere”

Mi tolga una curiosità, che sensazione ha provato nel ritrovare mister Billone Monti?
“Il mister è una macchietta come sempre (ride Sogliuzzo). Io credo che l’unica cosa che non mancherà è proprio il gruppo visto che siamo tutti isolani ed amici. L’importante è tenerlo forte anche durante l’anno, nei periodi bui ma allo stesso tempo positivi”.

La rosa allestita per la prossima stagione è composta da soli giocatori isolani,tranne l’attaccante Iattarelli, dove per il resto conosce già tutti gli altri e ha ritrovato anche qualche suo ex compagno di squadra quando era a Barano. Le chiedo cosa ne pensa del progetto ovvero della politica istituita da parte del presidente D’Abundo di voler vincere sul campo con una squadra prettamente formata da calciatori isolani…E’ poi dicono che manchi il prodotto isolano…
“Questo è il pregio nostro di essere tutti isolani e di cercare di vincere con la maglia dell’Ischia e penso che non ci sia cosa più bella vincere con maglia della tua città”.

Ischia, come tutti ben sanno ha una tifoseria molto esigente che mette molta pressione sulla squadra perché è abituata a vincere, che però allo stesso tempo può darvi l’appoggio giusto. La spaventa questa cosa o per lei è una fattore positivo?
“I tifosi dell’Ischia stanno dalla nostra parte e questo lo sappiamo. Penso che questo è solo un vantaggio per noi. Andiamo tutti quanti verso la stessa direzione con un unico obiettivo e non ci dovrebbero essere paure”

Che messaggio si sente di mandare ai tifosi gialloblu?
“Io l’ho seguiti anche l’anno scorso ed ora sui social. Loro sono carichi come giusto che siano. Un messaggio che mi sento di lanciare e quello di venire al campo perché abbiamo bisogno di loro e viceversa, perché dobbiamo lottare verso un unico obiettivo”.

In chiusura, cosa si aspetta per questa stagione e quali obiettivi?
“Un obiettivo personale ma penso che sia anche quello del gruppo e quello di vincere il campionato. Noi siamo qui per questo…”.

1 COMMENT

  1. “Il calcio per me è un lavoro non è un doppio lavoro”???? e viene in promozione? Cambia procuratore…..

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