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venerdì, Aprile 19, 2024

Sisma, ecco come prosegue l’erogazione CAS a Lacco Ameno

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Ida Trofa | Il comune del Fungo cambia nel regole di CAS e Alloggiati. Diffuse le nuove istruzioni ed il modello da compilare nel merito del passaggio delle procedure di assistenza e di sostegno alla popolazione trasferita dal commissario Giuseppe Grimaldi al Prefetto Carlo Schilardi con la Cessazione e dello stato di emergenza, dichiarata il 21 febbraio 2019.
A ciò, per la prosecuzione nella erogazione del contributo per l’autonoma sistemazione a seguito eventi sismici del 21 agosto 2017, i terremotati sfollati del comune di Lacco Ameno aventi diritto, per quanto disposto dal sindaco Giacomo Pascale, dovranno certificare il permanere del diritto. Il disposto a norma della ordinanza del capo del dipartimento della protezione civile n. 476 del 29.8.2017 sentito il responsabile C.A.S dottoressa Enza Patalano.
Ciò a significare che permangono le condizioni disposte dal delegato Architetto Grimaldi. Per avere diritto al contributo servirà dimostrare ed autocertificare di aver una residenza stabile continuativa, al 21 agosto 2017, in un immobile danneggiato e sgomberato del comune e di non aver trovato una sistemazione stabile e continuativa, vale a dire anche un regolare contratto di fitto del tipo 4 più 4 diffuso sul mercato.
Per ora nessun cambiamento sulle metodiche ed i requisiti solo la necessità di provare con modello prestato ed autocertificazione la necessità di ricevere i contributo.
Pascale in tal senso RENDE NOTO a tutti coloro che hanno ricevuto il contributo CAS ed hanno interesse alla continuazione nella ricezione dello stesso, persistendo i requisiti previsti dalla ordinanza della protezione civile del 2017 e di presentare ai competenti uffici del Comune di Lacco Ameno apposita istanza.
Un avviso chiarissimo, non espressamente richiesto dalla struttura commissariale, sebbene richiesto dallo stop forzato all’Emergenza con tutto ciò che ne consegue nella mancata previsione del sostegno ala gente, che ad esempio Casamicciola non riproporrà per ora. Questo è quanto ha confermato al nostro giornale il responsabile dell’Ufficio contributi Ing Mimmo Baldino. Baldino dopo un opportuno (riteniamo almeno sia cosi) confronto con la struttura di via Nuova Marian al Palazzo Armieri ritiene superfluo l’iter lacchese e soprattutto ritiene di non voler esporre ad ulteriori lungarni e problematiche burocratiche la popolazione. Sarà lui a farsi carico di comprovare e certificare il permanere delle condizioni di bisogno.
Gli uffici del terremotato lacchesi, invece, hanno già diffuso il modello. Ad imporre la nuova procedura sarebbe stato un cambio tra i membri della struttura di Enza Patalano. Opportuno per costoro, anche al fine di evitare possibili coinvolgimenti in un errata attestazione (alla voce pararsi il culo ndr), del permanere dei requisiti, portare la gente a riformulare le richieste ed assumersi la responsabilità di ciò che dichiarano e di conseguenza incassano. Di esempi, di personaggi, i furbetti del CAS, che incassano il contributo e vivono a casa, ve ne sono a iosa e molti si sbattono anche il petto gridando “onesta“ mentre scorrazzano in Mercedes e SUV.
Quel che deve far riflettere sul peso e sulla opportunità del metodo Pascale è la scelta drastica, in relazione all’avviso de quo, di fermare l’erogazione.
Di fatto l’erogazione del C.A.S. sarà sospesa in via cautelare nel tempo occorrente alla presentazione della istanza in discorso.
Dunque prima l’avente diritto certificherà prima riceverà il CAS a conclusione del farraginoso iter burocratica di verifica e controllo.

I DATI DEGLI SFOLLATI
Lo ricordiamo, secondo i numeri dell’architetto Grimaldi con la terza rimodulazione del piano per il contributo di autonoma sistemazione di cui alla 476/2017: Casamicciola Terme a tutto il 15 ottobre 2018, ha 956 nuclei familiari che hanno presentato istanza; 602 solo le istanze verificate e validate, mentre 275 sono le istanze chiuse, respinte e eliminate; 79 istanze sono da validare.
In pari condizioni, Forio ha 22 nuclei familiari con istanza presentata;13 istanze verificate e validate; 9 respinte o eliminate, nessuna è da verificare. Per Lacco Ameno la condizione è un po’ diversa nelle stesso livello di piano e procedure. Ovvero 434 nuclei familiari richiedenti, 193 istanze verificate e validate per il pagamento, 188 respinte ed infine 57 da verificare. Insomma l’avviso di ripresentazione del modello a quasi due anni dal terremoto appare più che fondato.
Di fatto c’è e si gli sfollati, o presunti tali, vorranno il loro bel contributo dovranno compilare il modello diffuso dalla Torre di Piazza Santa Restituta. La trafila è ripresa e chi tardi arriva, male alloggia.

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