Il Barano è stato fermato nella sua corsa alla
salvezza. Dopo 7 punti nelle precedenti 3 partite (10 nelle 5), la squadra allenata
da Gianni Di Meglio è stata sconfitta dall’ottimo Pomigliano, che con l’1-0
maturato al Gobbato domenica scorsa ha ottenuto il 13esimo risultato utile
consecutivo. Non hanno demeritato gli aquilotti in terra ferma, visto che sullo
0-0 hanno anche colpito una traversa con Sburlino. Comunque, la battuta
d’arresto era preventivabile cambia poco nella rincorsa che sta facendo il team
isolano alla salvezza diretta ed a quella attraverso i play out. Per aprire uno
spaccato sul momento che sta vincendo il Barano, abbiamo deciso di intervistare
il duttile difensore Gabriele Sirabella. Ecco cosa ci ha svelato il classe
1998.
Sirabella, domenica scorsa il Barano è uscito sconfitto dalla gara del Gobbato
contro il Pomigliano. Ve la siete giocata, siete andati anche vicini al gol ed
avete rischiato di fare una bellissima figura. Comunque, eravate e siete,
credo, in un buon momento di forma psicofisica. Come ha visto lei la partita?
“Sapevamo che la partita in casa del Pomigliano sarebbe stata difficilissima,
perché la squadra di Roberto Carannante veniva da 12 risultati utili
consecutivi. Quindi, eravamo consapevoli della forza dell’avversario, ma siamo
andato comunque in campo per strappare almeno un punto. Nel primo tempo, come
anche nel secondo, abbiamo rischiato pochissimo e potevamo passare in
vantaggio. Anzi, abbiamo preso anche una traversa con Sburlino. Il Pomigliano
ha avuto una intensità molto alta, non ha creato molte palle gol ma ha avuto il
pallino del gioco quasi sempre in mano. Come è giusto che sia, visto che
puntano ai play off e giocavano in casa. Abbiamo subito gol su una nostra
disattenzione, su un calcio piazzato, e la cosa ci ha condizionato la partita.
Nei minuti finali abbiamo giocato in superiorità numerica, ma è andata male. Di
positivo c’è certamente la prestazione, che è stata buona e che ci da morale
insieme ai risultati positivi precedenti”.
Certo. La sconfitta a Pomigliano ci sta tutta. Credo che le vostre possibilità
di raggiungere la salvezza diretta sono intatte, o no?
“Non voglio illudermi ed illudere. Il Barano non era una squadra scarsa prima e
non è fatta da fenomeni adesso. Siamo sempre stati questi, magari siamo un po’
più consapevoli dei nostri mezzi. Potevamo racimolare qualche punto in più in
passato. Lavorando coi risultati positivi che sono venuti è stata un’altra cosa
rispetto a quando ci allenavamo con 7-8 risultati negativi di fila. La salvezza
diretta è abbastanza difficile, però faremo di tutto almeno per provare a
giocarcela, perché il calcio è strano. Non si può mai sapere. Alla fine
tireremo le somme”.
In cosa, a suo parere, può migliorare e deve migliorare il Barano da qui alla
fine del campionato, per fare qualche punto in più?
“Considerando il fatto che nelle ultime 8 partite abbiamo tante gare difficili,
credo dovremo essere consapevoli della forza avversaria e, nel caso dovessimo
prendere gol, non dovremo disunirci, restando compatti, senza perdere la testa.
Si deve continuare sulla scia delle ultime partite. In genere, quando subivamo
la rete non gestivamo bene il momento, invece oggi le cose sono cambiate e
dobbiamo continuare così”.
Sabato avrete un’altra partita tosta, al Don Luigi Di Iorio con la Frattese.
All’andata c’ero allo Ianniello e perdeste con qualche polemica, non vi fu dato
un rigore solare nel recupero. Quindi, avrete da riscattare ciò, oltre che fare
punti pesanti per la salvezza…
“Ci aspettiamo sarà una grande partita. La Frattese non verrà ad Ischia a fare
una passeggiata, perché ha bisogno – come noi – di punti per disputare i play
off e raggiungere la Puteolana tenendo il Pomigliano a distanza. Sarà una
partita maschia, senza esclusione di colpi. Ricordo benissimo il fallo da
rigore su D’Antonio, era netto, ma se lei c’era si ricorderà certamente che
poco prima la Frattese colpì un palo a portiere battuto ed avrebbe potuto
chiudere la partita li. Il calcio è fatto da episodi, chi riesce a sfruttarli
meglio, vince”.
Molto gioco la fa la concentrazione che si riesce a tenere nell’arco della
partita. Cosa che a voi non dovrà mai mancare…
“Si, la concentrazione è un fattore importate, si deve stare sul pezzo tutti i
90 minuti. Basta un calo di pochissimo e si prende gol, soprattutto contro le
squadre di una certa caratura. Abbiamo fatto l’errore di abbassare la guardia a
Poggiomarino, dove sul 3-0 per noi abbiamo mollato e preso 2 gol. Per poco non
succedeva l’impensabile”.
Sabato giocherete senza pubblico alle chianole, per le decisioni relative al
rischio di contagio da Corona Virus. Cambierà qualcosa per voi?
“Sinceramente, fino a metà stagione, il pubblico non era molto numeroso al
campo. Però, nelle ultime partite, sembra che si stia avvicinando di nuovo,
quasi come ai tempi della promozione in Eccellenza. La sua assenza, quindi, può
essere un fattore negativo, perché giocare in casa significa avere il supporto
del pubblico, che funge da dodicesimo uomo in campo. Anche se non è
numerosissimo come ad Ischia o altrove, è sempre bello sentire il suo calore.
Però, non dobbiamo avere alibi. Sappiamo che per noi da qui alla fine, come è
da un po’ di tempo a questa parte, sono tutte finali. Non ci sono scuse, in
casa od in trasferta dobbiamo giocare al tutto per tutto”.