martedì, Dicembre 10, 2024

Simone Corino: “Chi non è convinto di stare ad Ischia può andare, non sottovaluteremo il Costa d’Amalfi”

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La vittoria ritrovata, il tabù Calise sfatato e una settimana movimentata: l’Ischia Calcio, dopo aver confermato Simone Corino in panchina, si avvicina allo scontro diretto con il Costa d’Amalfi. La squadra, che nelle scorse ore ha salutato anche Favetta e Gadaleta, chiude la preparazione con la rifinitura di oggi. Il tecnico gialloblu, in conferenza stampa, presenta la prossima partita.

Mister, è stata una settimana particolare. Come hanno lavorato i ragazzi in questi giorni?
“Per quanto riguarda il lavoro settimanale, abbiamo qualche defezione di troppo. I ragazzi si sono allenati nel modo giusto, con lo spirito giusto. Chiaramente i tre punti ritrovati danno slancio, noi dobbiamo cercare di spingere e trovare fiducia. La settimana è stata positiva, ora è importante fare una buona rifinitura per preparare al massimo la partita di domenica”.

Giovedì c’è stato l’addio di Favetta e Gadaleta. Ci può spiegare qualcosa in più rispetto a queste due uscite?
“I ragazzi sono venuti da me e hanno espresso la volontà di andare da un’altra parte. Qui non tratteniamo nessuno. Li ringrazio perché, nel periodo trascorso assieme e nelle ultime settimane, non hanno mai sbagliato atteggiamento e spirito negli allenamenti. Gadaleta, nonostante lo spazio ridotto a disposizione, si è allenato bene e ora torna alla Nocerina per trovare più minuti. Per quanto riguarda Favetta, c’erano state delle voci, ma per come sono fatto non le ho ascoltate e ho pensato al campo. Il ragazzo ha dato tutto fino all’ultimo giorno in gialloblu, non ho avuto problemi a schierarlo domenica. Abbiamo accettato questa situazione che ha avuto, non tratteniamo nessuno contro la sua volontà. Vogliamo gente motivata, che crede nell’idea dell’Ischia e preparata a dare il proprio contributo alla squadra. Il ragazzo ha preferito fare una scelta diversa, lo ringraziamo per quello che ha fatto, ma l’Ischia va avanti”.

Con l’addio di Favetta, state pensando di inserire un nuovo tassello in attacco per sostituirlo?
“Ci siamo confrontati con la società perché è una situazione successa giovedì. Ad inizio settimana ci incontreremo e faremo le valutazioni giuste, non solo per l’attaccante, ma sarà un discorso generale. Ora siamo concentrati e focalizzati sulla partita di domenica, tutto il resto lo valuteremo ad inizio settimana”.

Mister, come sta l’Ischia in vista della prossima partita, considerando anche l’assenza di Padulano per squalifica?
“È un momento delicato, ma ho visto la squadra con la ferocia giusta e con uno spirito positivo, sono convinto che tireremo fuori gli artigli e faremo una prestazione importante. Abbiamo la rifinitura per fare le ultime valutazioni. Proveremo a recuperare qualcuno, ma sono sicuro che chi scenderà in campo, darà in massimo per l’Ischia”.

In questa settimana è arrivata anche l’ufficialità della conferma in panchina. È una bella emozione, quali sono state le sensazioni?
“Vorrei partire un attimo dalla settimana precedente perché mi sembra giusto chiarire il tutto. Come sapete, il mister ha confermato le dimissioni e sono andato immediatamente a parlare con lui. La mia idea era comunque di seguirlo. Il mister, in prima persona, ha “spinto” affinché rimanessi qui. Poi la società mi ha chiesto di traghettare durante la settimana tra Scafatese e Gravina. Al termine della partita con il Gravina, c’è stata la richiesta da parte della società per l’eventuale conferma. Prima di prendere una decisione ho sentito Buonocore, per il rispetto che nutro per lui. Non avrei mai accettato senza aver sentito prima il mister. Detto questo, sono estremamente orgoglioso per l’opportunità che mi è stata data, ma per me cambia poco rispetto alla settimana scorsa o all’anno e mezzo di lavoro. Vivo nel presente e nel quotidiano. Sono contento e orgoglioso di questa opportunità, ma il mio lavoro non cambia. Ora dobbiamo essere concentrati giorno dopo giorno per ottenere il massimo”.

C’è questa partita contro il Costa d’Amalfi, la classifica può rappresentare una trappola. Che avversario si aspetta?
“Abbiamo studiato e analizzato gli avversari. Parliamo di una squadra tosta, di categoria. Andiamo a giocare su un campo che conosciamo, quello di Angri. Il Costa d’Amalfi è una formazione importante, ha un sistema di gioco collaudato, portato avanti da un po’ di tempo. Ha giocatori di estrema qualità, che possono risolvere determinate situazioni perché hanno un buon palleggio e una buona struttura, soprattutto nei difensori, molto aggressivi. Abbiamo studiato il Costa d’Amalfi, ma pensiamo a noi stessi. Voglio rivedere quello spirito e quell’atteggiamento, bisogna avere la voglia di arrivare prima degli altri. Tutti devono avere lo spirito giusto per cercare di portare a casa la partita”.

Sarà importante non sottovalutare l’avversario.
“Pensare di sottovalutare una partita del genere significa non essere focalizzati su quella che è la nostra idea. Dobbiamo essere presi dal primo all’ultimo secondo, ma non solo la domenica. L’atteggiamento deve essere costante anche durante la settimana. Ho visto come hanno lavorato, sono convinto che non sottovaluteremo l’avversario. Recuperi? Abbiamo l’allenamento di sabato per valutare le ultime cose. Stiamo monitorando le diverse situazioni, vedremo nelle prossime ore chi ha recupero e chi resterà a casa”.

Mister, c’è già l’idea sulla formazione titolare?
“L’idea di base c’è, considerando anche le diverse defezioni che abbiamo. Sabato avremo un quadro più preciso. La rifinitura sarà importante. In settimana abbiamo provato qualcosina di diverso rispetto a domenica scorsa, bisogna mettere tutti i ragazzi nelle condizioni migliori per fare bene. Abbiamo delle idee, ma teniamo tutto aperto fino all’ultimo”.

Come stai vivendo questa nuova esperienza da responsabile tecnico della prima squadra? Si aspettava tutto questo?
“La mia mentalità è sempre quella, pensare giorno dopo giorno. La vivo così, come ho fatto durante la settimana da traghettatore o nell’ultimo anno e mezzo da vice di Buonocore. Sono orgoglioso dell’opportunità, ma questo non cambia il mio comportamento. Lavoro con grande umiltà e sacrificio. Con lo staff dedichiamo 18 ore al giorno all’Ischia, vogliamo mettere i ragazzi nelle migliori condizioni per poter esprimere le proprie qualità. Abbiamo una possibilità importante di far rendere questi ragazzi per cercare di portare in porto questa nave. Non ci spaventa nulla. Lo spirito deve essere quello di sacrificarci, di mettere passione e di sputare sangue ogni giorno, poi la domenica servirà fare bottino pieno contro tutti”.

Mister, quali sono le cause di queste defezioni?
“Problematiche? Non le vedo così, ma lavoro per trovare le soluzioni. Per quanto riguarda gli infortuni, Florio e Tuninetti hanno avuto problemi fisici. Per gli altri stiamo valutando. Cessioni? Se ci sono calciatori scontenti e che non hanno più lo spirito giusto, l’Ischia non fa prigionieri. Qui ci vuole gente motivata, che crede in quello che facciamo e che ha voglia di restare. Chi arriverà, dovrà avere questo atteggiamento. Quelli che ci sono ora, devono dare il massimo e mostrare attaccamento. Ai ragazzi ho detto che la partita di domenica ha messo ostacoli continuamente, dal riscaldamento al 95’.

Dobbiamo basarci sulla reazione che c’è stata a tutte queste dinamiche negative. Queste cose dobbiamo cercare di limitarle, ma nel momento in cui ci sono dobbiamo reagire. A me interessa la reazione. La squadra ha fatto bene. Perché sono andati via Gadaleta e Favetta? Se un ragazzo non sta più bene qui, è giusto non tenerlo. Favetta si è allenato bene, non ho avuto nessun tipo di problema ad impiegarlo e la prestazione di domenica è stata importante. Poi se la testa va altrove, è giusto accontentare chi non è convinto di restare. Troveremo un altro giocatore che sia in grado di darci una mano”.

Rientra Gemito, c’è Iannaccone. Zandri come sta?
“È ancora a casa e sta recuperando, ora ci sono Gemito e Iannaccone. Anche lì ho la possibilità di scegliere e di valutare. Sabato cercherò di fare la valutazione migliore”

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