Quando alle limitazioni da “covid-19” che ci costringono, per il bene di tutti, a restare chiusi in casa e a limitare le uscite in strada si aggiungono le dimenticanze e la “sciatteria” di alcune gestioni comunali, cosa si ottiene? Beh, la risposta è nella situazione di via Piano a Barano.
Via Piano, assurta (purtroppo) fin troppo spesso agli onori della cronaca per disservizi e problematiche legate alla sede stradale che ne rende difficoltosa la percorrenza e non solo, oggi torna ad essere al centro delle polemiche a seguito di una vibrante segnalazione corredata da foto cui non servirebbe nemmeno una didascalia.
“Siamo chiusi in casa non possono manco aprire le finestre – ci scrivono alcuni nostri lettori – Fogna a cielo aperto.”
E come potete vedere dalle immagini un rivolo, anzi un acquitrino di acqua puzzolente e dai colori davvero poco rassicuranti, ha fatto comparsa a ridosso di un chiusino, trasformando l’intera area in una vera e propria fogna maleodorante a cielo aperto… eppure non piove da un po’ di giorni… non osiamo immaginare cosa potrebbe venirne fuori in caso di temporali o scrosci d’acqua improvvisi.
Insomma, passano i giorni, arriva la primavera, ma di risolvere i problemi di via Piano, tra tutte le altre cose, ancora non si parla.
Quanto ancora dovranno attendere i tanti residenti della zona per vedere risolte queste questioni e poter riprendere, in modo normale, la propria quotidianità? Arrivare, quasi, a non poter aprire le finestre per via del cattivo odore significa, davvero, star per toccare il fondo…
Certo ci vuole un bel coraggio a definirli “i residenti della zona” quando molto di loro hanno costruito dove non avrebbero mai dovuto. Come mi hanno spiegato gli amici di testaccio e che via piano era ed e’ una specie di palude che raccoglieva le aqcue piovane. Ora la gente ha costruito abusivamente e pretende che il comune e Dio gli mandano l’acqua in montagna! Come mai altri posti non hanno questi problemi?