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giovedì, Aprile 25, 2024

“Scuole, serve attenzione”. Irene Iacono: «Sull’implementazione dell’hub vaccinale di Ischia siamo fiduciosi»

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Ugo De Rosa | Abbiamo incontrato il sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per trattare i due temi più importanti di queste ore e di questi giorni: la nota che i sindaci hanno inviato all’ASL sulle criticità che si sono verificate presso l’hub vaccinale d’Ischia e la decisione di De Luca di anticipare, forse, le scelte del governo, ovvero chiudere le scuole elementari e medie.

Sindaco, Serrara Fontana è protagonista da mesi dell’unica iniziativa di screening sull’isola d’Ischia a livello scolastico. Quale è il suo punto di vista?
«In questi giorni, come sindaci, abbiamo accolto le tantissime lamentele che ci giungevano dai nostri cittadini riguardo alle criticità dell’organizzazione della ASL per l’hub vaccinale sito ad Ischia. E proprio per questo motivo ci siamo attivati per quanto riguarda la richiesta alle autorità competenti. In particolare all’Azienda sanitaria locale Napoli 2 Nord appunto di voler implementare l’hub vaccinale di Ischia con la presenza di personale medico ed infermieristico. Questa nota non è la prima, in verità, perché già nella metà di dicembre il Comune di Ischia aveva anticipato una richiesta di questo tipo.

Chiedendo appunto di implementare il personale medico in modo da accelerare i tempi di somministrazione del vaccino. Però purtroppo ci sono state delle criticità e quindi con forza abbiamo chiesto all’ASL di poter porre rimedio a tutte queste carenze e a questi problemi pur essendo consapevoli di quanto fatto, ed aggiungo dunque un ringraziamento all’ASL per tutto quello che ha svolto sin dall’inizio della pandemia fino ad oggi. Tutto questo pur essendo consapevoli della straordinarietà del momento ed anche della velocità del contagio di questa variante Omicron, che è meno pericolosa per alcuni versi, ma molto più contagiosa per cui anche il tasso di positività in ogni comune chiaramente è schizzato alle stelle.

Abbiamo insieme a tutti i Sindaci posto la questione dei malati gravi e intrasportabili che attendono a casa di essere vaccinati e che spesso non riescono nemmeno ad entrare in contatto con gli organi preposti.
In più il comune di Forio ha manifestato la sua disponibilità per uno stabile da adibire ad altro hub vaccinale nel caso servisse ma abbiamo evidenziato come il potenziamento del personale medico ed infermieristico già risolverebbe gran parte delle criticità attualmente esistenti. Come isola oggi ci ritroviamo veramente ad affrontare dati agghiaccianti e riguardo alla decisione di chiedere appunto con forza questa implementazione siamo molto fiduciosi e pensiamo che già nei prossimi giorni avremo dei primi risultati.»

E sul versante scolastico?
«Riguardo invece alla appena annunciata decisione di De Luca di non far rientrare in presenza gli alunni delle scuole medie ed elementari, noi come Comune di Serrara Fontana siamo stati sempre favorevoli al mantenimento dell’apertura delle scuole. E’ vero che il nostro comune ha poche scuole con numeri bassi di bambini che frequentano, ma è pur vero che il nostro modello di screening negli anni passati ha funzionato. Tuttavia oggi una differenza rispetto al passato c’è. Ricordiamo in primis, come accennavo prima, il dato che la variante Omicron è molto più contagiosa e quindi c’è una maggiore velocità nella trasmissione del virus. Il secondo dato importante è che appunto questa fascia di bambini non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino.

Quindi pur essendo favorevole all’apertura delle scuole, dobbiamo tenere conto dei nuovi dati. Il nostro ultimo screening prima della chiusura delle vacanze natalizie ha purtroppo evidenziato un cluster di contagio nel plesso della scuola primaria di Fontana, che ci ha costretto a chiudere alcune classi e metterle in Dad. Probabilmente oggi anche lo screening non è sufficiente a far rientrare in totale sicurezza i bambini. Dunque si tratta di una valutazione che bisogna fare con grande attenzione e grande accuratezza nelle varie scelte, perché esistono i rischi di un contagio più vasto nelle scuole».

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