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giovedì, Marzo 28, 2024

Scandalo ASL, gli artifizi e i raggiri di Nello Carraturo

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Tra i 32 indagati dello scandalo ASL, sicuramente, la posizione di Nello Carraturo è quella che ha un risvolto pubblico e sociale maggiore. Carraturo, infatti, oltre a gestire il settore termalismo è il responsabile dell’Ufficio di prevenzione collettiva. Un ufficio che negli anni si è reso molto attivo e protagonista nella corsa con i NOA e con i Carabinieri a chi “faceva più controlli” alle aziende isolane .

Un ruolo di spicco, rispetto a tutti gli altri indagati, non solo perché spesso in compagnia del direttore dell’ASL Antonio D’Amore ma soprattutto per la gestione di una società di calcio giovanile e per la “gestione” del Campo Rispoli.

Lo scandalo dei furbetti del cartelli all’ASL di Ischia è, purtroppo, ferma ai mesi di ottobre e novembre 2018. E’ legittimo pensare o, almeno avere il sospetto, che le medesime condotte si siano potute ripetere, anche con maggior enfasi, sia nel passato, sia nel futuro fino alla giornata di ieri quando è stata notificata la conclusione delle indagini.

LA POSIZIONE DI CARRATURO

Nell’elenco degli indagati compare una figura molto nota nell’ambiente sanitario isolano per aver ricoperto importanti incarichi presso l’ASL di appartenenza in qualità di responsabile dell’Ufficio di prevenzione collettiva e dell’U.O.S per essersi assentato per 415 minuti per un danno all’Ente pari a 168,64. Per un periodo accertato per i giorni 12, 15, 16, 18 e 31 ottobre nonché 7, 8, 9,10, 11, 14, 15 e 19 novembre 2018. E’ questa la prima contestazione al dott. Nello Carraturo.

Ed ancora di falso perché con «artifizi e raggiri consistiti nell’attestare falsamente in una dichiarazione sostitutiva di certificazione la sua presenza in ufficio e inducendo in errore l’amministrazione di appartenenza, conseguiva un ingiusto profitto pari alla retribuzione percepita in assenza di prestazione lavorativa resa, causando un danno all’ente datore di lavoro». Circostanza questa che sarebbe stata accertata in data 10 novembre 2018.

Nonché ancora di truffa per avere utilizzato il badge di altro dipendente della stessa ASL, in particolare della coindagata Brunella Pluga anche lei in servizio presso l’Ufficio di prevenzione collettiva d’Ischia per i periodi così precisati: 12, 16, 17, 22, 23, 24, 26 e 30 ottobre nonché 2, 6, 7, 9, 12, 13, 14 e 16 novembre 2018.

Ed infine il Carraturo risponde del reato di peculato per avere nella qualità di responsabile dell’Ufficio prevenzione collettiva di Ischia utilizzato a scopo personale l’autovettura di servizio che l’ASL metteva a disposizione dei propri dipendenti per motivi di lavoro ma non per scopi personali.

3 COMMENTS

  1. 415 minuti in 13 giorni? Cioè circa mezz’ora al giorno. Il tempo di andare in bagno .Ma la vogliamo finire? Ci mettiamo a vedere queste cose e poi la gente che ruba con la pala meccanica non viene vista . Non c’è niente da fare siamo votati all’estinzione collettiva!

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