Primo successo in campionato (sul campo) per il Real
Forio, domenica mattina contro il San Giorgio al Calise. La squadra allenata da
Mimmo Citarelli ha superato quella napoletana con una rete di Errico nel primo
tempo ed una ci Savio nella ripresa. Il successo sul San Giorgio va a coronare
una settimana vissuta sulla bella notizia relativa alla praticamente certa
vittoria a tavolino della gara con la Frattese, persa allo Ianniello per 3-0,
ma a livello regolamentare da assegnare ai foriani per via della presenza in
campo dello squalificato Roghi. Quindi, dopo tante difficoltà estive ed un
calendario non proprio comodo in avvio di stagione, i biancoverdi sono (si può
dire) a 6 punti in classifica, ovvero ben oltre le più rosee aspettative. Di
tutto questo ne abbiamo parlato proprio con uno dei goleador di domenica,
Pasquale Savio, che conosce la categoria a menadito, conoscendone anche tutte
le insidie. Savio ci ha descritto il momento del Real Forio. Ecco le sue parole
ai nostri microfoni.
Savio, domenica mattina in Real Forio ha ottenuto la prima vittoria sul campo
del suo campionato. Il 2-0 al San Giorgio non è stato facile, visto che –
almeno in avvio – la squadra di Carlo Ignudi ha fallito un buon numero di palle
gol. Lei che partita ha visto?
“Tutte le partite per noi non saranno mai facili. Per il Real Forio, per la
rosa che ha a disposizione, sarà difficile vincere una partita in modo facile.
Il San Giorgio è una buona squadra, ma il Real Forio è stato concentrato e
cinico al tempo stesso, quindi è riuscito a portare dalla propria parte la
partita, sfruttando al massimo gli episodi”.
E’ stata una settimana positiva per voi. Si è chiusa con la vittoria sul San
Giorgio ma nei giorni precedenti avete avuto la notizia che sconfitta con la
Frattese si tramuterà presto in una vittoria a tavolino. Credo che la cosa sia
stata presa da voi con grande favore…
“Sicuramente si. Parliamo di 3 punti importantissimi in chiave salvezza. Quello
della Frattese è un campo dove difficilmente le altre andranno a fare punti,
quindi va benissimo così. Bisogna fare un plauso al nostro segretario, che si
informa molto e studia molto i comunicati. Quindi ha scoperto che c’era questo
calciatore squalificato ed ha fatto subito la lettera di preannuncio di
reclamo”.
Ha detto che per il Real Forio, vista la sua rosa, sarà difficile vincere una
partita in maniera facile. Forse, però, quest’anno lo sarà ancora di più
rispetto al passato, perché l’età media del gruppo è ancora più bassa, o no?
“Si, certo. La società sta facendo una politica basata sui giovani. Sta
cercando di selezionare e di prospettare per i giovani della Juniores e del
Settore Giovanile un futuro in Prima Squadra. Infatti, già qualcuno è stato
piazzato in club professionistici. Quindi, la politica è questa, senza portare
troppe pressioni sulla Prima Squadra”.
Voi senatori, lei è uno dei più in vista oltre che più esperti del Real Forio,
come vivete questa situazione che vi vede essere più chioccia dei giovani che
calciatori alla reale ricerca e conquista di un obiettivo?
“Diciamo che nel calcio non ho mai creduto a questi concetti. Quando si scende
in campo, nel calcio è come essere tanti liberi professionisti, poi magari c’è
chi lo sa fare meglio, chi meno bene e chi non lo sa fare proprio, come in
tutte le professioni. Nel calcio, poi, c’è la competizione diretta con
l’avversario, quindi è ancora più difficile del lavoro. Però, noi più esperti
ci siano guardati in faccia, ci siamo presi questo impegno e sicuramente
cercheremo di portarlo a termine da persone serie quali siamo”.
Mister Citarelli, anche in via ufficiale, ha affermato che avrebbe preferito
avere – e magari preferisce ancora avere – qualche over in più in difesa ed a
centrocampo per far crescere meglio i giovani. A voi la società ah detto
qualcosa su questa eventualità? E’ ancora possibile qualche arrivo?
“Io sono abituato a mantenermi sempre nel mio ruolo. Oggi faccio il calciatore
e non mi interesso di cose societarie, poi se in un domani farò un altro ruolo
non permetterò a nessuno di invadere le mie competenze. La società sa, è
consapevole, che il Real Forio ha dei limiti, come magari ne hanno altre
squadre che si lusingano si essere chissà cosa. Noi sappiamo di avere dei
limiti, grossi, ed ogni domenica speriamo che possa succedere qualcosa a nostro
favore per fare dei punti. La società sa che se si vuole divertire, sa che
magari ci possano essere dei momenti bui, ma non si deve lamentare perché ha
fatto una politica basata proprio su questo”.
Che tipo di rapporto ha oggi il Real Forio con la piazza?
“Diciamo che la piazza non è contenta. Nessun tifoso sa e vuole sapere di certe
problematiche. Il tifoso viene sul campo e vuole vedere che la sua squadra
gioca meglio degli altri, che riesca a vincere. Purtroppo, la piazza non è
molto contenta e si spera che in futuro ci possa essere qualcuno che metta
delle risorse economiche per rendere il Real Forio migliore, con una struttura
migliore. Ci sono tante condizioni che a volte fa male a vederle, ma purtroppo
è così”.
E’ vero che quando si scende in campo si mettono quasi i paraocchi e non si
guarda a tutto il contorno, ma vi pesa il fatto che la piazza viva poco la
squadra?
“E’ brutto perché quando si sta in paese i tifosi dicono che siamo troppo
giovani come età media e troppo scarsi. Ci dicono che non ci salveremo e
qualcuno mi dice anche che devo mollare perché ho sempre fatto bella figura. Ci
sono tante situazioni che bisogna essere in grado di farsele scivolare da dosso
se è calciatore. Sarebbe facile dire non faccio punti perché ci sono gli altri
che non sanno giocare. Ma non è nel mio costume e non lo farò mai”.
Ovviamente siamo all’inizio della stagione, quindi è difficile ipotizzare come
vada a finire sai in alto che in basso. Ma, visto l’allargamento del girone,
l’aumento delle retrocesse e quindi delle partecipanti ai play out, crede che
il Real Forio possa salvarsi davvero direttamente, oppure è utopico dirlo?
“Faccio fatica a dare un risposta, oppure dandone una potrei anche prenderla un
po’ in giro. Dico che in un campionato si dipende da tante cose, come gli
infortuni, come il mercato di dicembre. Infatti, già sento che a qualcuno
potrebbe venir voglia di investire perché non gli fa comodo stare sotto. Poi,
nella vita non si sa mai, ognuno di noi può avere colpi di testa, decidere di acquistare calciatori, di vendere o smantellare. Di queste
situazioni è pieno il calcio. Ora bisogna analizzare tutto fino a dicembre e
poi prima del calciomercato potrò dire come la penso e dopo il calciomercato
dire come sono andate le cose…”.