fbpx
venerdì, Aprile 19, 2024

Salvi Monti: L’esempio di Paolo Mosè per guardare l’isola con gli occhi aperti

Gli ultimi articoli

Tutto il giornalismo locale ha ricordato la morte di Paolo Mosè. Una morte, quella del nostro vicedirettore che, purtroppo, ci riporta alla mente – troppo presto – il ricordo di quella di Domenico.

Salvi Monti, corrispondente ANSA per le isola, ne ha sintetizzato il lavoro con un focus importante: “Quando negli anni novanta scrivevo per il Golfo mi chiedevano, spesso, a cosa servisse un quotidiano ad Ischia. Serviva e serve a raccontare il posto in cui viviamo, con gli occhi bene aperti e senza illudersi che questa sia l’isola che non c’è. Come ha fatto per quarant’anni Paolo Mosè.” Già, raccontare il posto in cui viviamo, con gli occhi bene aperti e senza illusioni è, davvero, l’esempio e l’insegnamento che conserviamo gelosamente.

Gaetano Ferrandino, coordinatore del Golfo ne traccia un profilo più personale: “Ero un ragazzino alle prime armi quando guardavo a te come a un modello da emulare. Ciao Paolo, e grazie per tutto quello che hai saputo trasmettermi.”

I colleghi di IschiaPress, fanno un racconto più ampio: “Ci sono giorni che non vorresti mai venissero, la notizia della morte di Paolo Mosè ha infranto i cuori di chi lo ha conosciuto nella vita e nel lavoro. Paolo era la penna storica de “Il Golfo” nell’era di Domenico Di Meglio e successivamente ne “Il Dispari” con il figlio Gaetano Di Meglio. Si occupava della cronaca giudiziaria, la sua vita lavorativa era tra i tribunali della Campania e la redazione con la sua spalla Maira Majello. Ho avuto modo di conoscerlo molto bene e per circa vent’anni abbiamo lavorato assieme, lui scriveva gli articoli ed io li impaginavo, tutti i giorni, tutti i mesi e tutti gli anni. Paolo era un brav’uomo, stimato da tutti i professionisti del Foro e dalle Forze dell’ordine, era sempre presente nei casi più delicati o nei processi importanti, aveva la capacità di trascrivere su un foglietto tutti i passaggi di una udienza, sapeva fare bene il suo mestiere. Ora lui è in Paradiso ed ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia, alla moglie Ersilia ed ai figli Alessandra, Francesco e Ilaria vanno le mie più sentite condoglianze e la promessa che Paolo avrà un posto nelle mie preghiere. Marcello de Rosa unitamente alla redazione di Ischia Press partecipa al dolore della famiglia Mosè. Ciao Paolo”

1 COMMENT

Rispondi a Peppe Lucido Cancel reply

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos