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sabato, Aprile 20, 2024

Salute Mentale, il dietrofront dell’Asl. Una commissione per riorganizzare tutto

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Sbugiardati Ferraro e la Iovino, una task force studierà il fabbisogno di servizi dell’isola

Tutto da rifare. Perché è stato fatto male. L’Asl Napoli 2 Nord sconfessa l’Asl Napoli 2 Nord. E nella lunga telenovela della Salute Mentale, ecco la svolta che tutti qui attendevano: c’è qualcosa che non quadra nell’attuale assetto del dipartimento. Che non tiene conto del reale fabbisogno di un’isola considerata piena di criticità. E con un’alta incidenza di patologie psichiatriche. E per la quale si rende dunque «indifferibile procedere ad una rinnovata e funzionale organizzazione del Dipartimento attraverso la nomina del direttore della Salute Mentale, al fine di ripristinare percorsi assistenziali in linea con quanto previsto dall’atto aziendale».
Il nuovo commissario dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore, sintetizza in burocratese il dietrofront di Monteruscello dopo la disastrosa gestione di Giuseppe Ferraro prima e Agnese Iovino poi, artefici del ridimensionamento dei servizi. Lo fa, D’Amore, confezionando una delibera ad hoc, quella del 2 dicembre a proposito della salute mentale, nella quale sottolinea – e qui il burocratese non c’entra – «continuano a persistere percorsi assistenziali confusi e discutibili». E «il perdurare di tale complessa condizione si è reso palese anche con la chiusura della Sir di Casamicciola».
Un provvedimento disposto della magistratura, ma di cui è certo responsabile la stessa Asl, che aveva dapprima deliberato il trasferimento da Villa Orizzonte e poi lo aveva persino affrettato, malgrado la fortissima campagna di questo quotidiano e del comitato di Cittadinanza Attiva, che nel frattempo si era costituito per tutelare i diritti degli utenti psichiatrici.
E allora l’Asl istituisce, per una geografia scientifica del fabbisogno dell’isola d’Ischia, un’apposita Commissione di valutazione, nominando presidente Luigi De Paola, sub commissario sanitario dell’ASL NA2 Nord e componenti gli psichiatri Fedele Maurano, direttore DSM ASL NA 1, e Giulio Corrivetti, dell’A.S.L. Salerno, insieme con la psicologa Lilia Ruzzolo, direttrice dell’UOC Sert Capua, dell’Asl di Salerno.
Saranno loro, entro i prossimi tre mesi, a ridisegnare il Dipartimento di Salute Mentale in base alle esigenze del territorio, evidentemente calpestate negli ultimi mesi di cattiva gestione azienda. E con loro potrà dunque interloquire il tavolo di concertazione isolano, presieduto – su specifica indicazione di Lello Topo – dal sindaco di Barano, Paolino Buono.
La Commissione – si legge nella deliberazione dell’Asl Napoli 2 Nord – «per caratteristiche di specifica professionalità, fornirà con competenza ed imparzialità tutte le indicazioni per il ripristino delle attività istituzionali attraverso una corretta riorganizzazione del DSM al fine di ottimizzare e rendere veloci le procedure assistenziali, ordinate le attività istituzionali ripristinando lo stato di legittimità, attraverso relazioni periodiche che tendano ad individuare le criticità». Riorganizzazione, dunque. L’Asl riorganizza – termine neutro – il Dipartimento di Salute Mentale. Dopo essersi accorto, va da sé, che lo aveva organizzato male.
Non superflue le premesse nel testo della libera, licenziata proprio in queste ore dal commissario straordinario Antonio D’Amore, dal sub commissario amministrativo Alberto Pironti e dal sub commissario sanitario Luigi De Paola. «Presso questa Azienda – si legge – è operativo il Dipartimento di Salute Mentale deputato a garantire attività dì prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento socio-lavorativo dei pazienti con disagio e malattia psichica oltre che di sostegno alle loro famiglie».
«Il Dipartimento – prosegue il testo – di Salute Mentale è dotato di autonomia gestionale, organizzativa e contabile ed è organizzato in centri di costo e di responsabilità gerarchicamente dipendenti dal Direttore del Dipartimento». E ancora: «il DSM assicura il trattamento ospedaliero in situazioni di acuzie ed avvia progetti terapeutico-riabilitativi in regime ambulatoriale, semiresidenziale, residenziale e domiciliare rivolti a soggetti che presentano disturbi o patologie psichiche». Va da sé, dunque, che «il DSM risulta essere una delle articolazioni più complesse i cui percorsi assistenziali sono di variegata natura (ricovero in ospedale, residenzialità, semiresidenzialità nonché domiciliarità)».
E dunque, tra le defaillances accertate il fatto che «il DSM Aziendale risulta essere privo del Direttore Dipartimentale dal momento che il Direttore, Gennaro Perrino, è in quietanza dal 01/08/2014» (e nel frattempo ha anche avuto i suoi guai giudiziari). Quindi, quel passaggio fondamentale: «Continuano a persistere percorsi assistenziali confusi e discutibili e il perdurare di tale complessa condizione si è resa palese anche con la chiusura del SIR di Casamicciola (Ischia)». Ancora: si sottolinea che «il rischio, non remoto, di chiusura di ulteriori strutture sanitarie, renderebbe ancora più disagevole l’assistenza di pazienti particolari come quelli psichiatrici». E il fatto che l’Asl si preoccupi che ci sia qualcosa che renda disagevole l’assistenza di pazienti particolari come quelli psichiatrici è, in fondo, la madre di tutte le notizie. Cavoli, se l’aspettavamo.
www.ildispari.it

1 COMMENT

  1. una tempesta in un bicchiere…ecco quello chw hanbo creato politici, comitato (3 gatti) con la compartecipazione dei media locali.
    ad ischia non era stato soppresso il Servizio di Salute Mentale, ma erano solo state trasferite le attività residenziali da una struttura (ex pensione) fatiscente e in parte abusiva ad un altra (ex pensione) più decorosa.creando di fatto la rabbia del sindaco di Barano. Lo stesso sindaco che viene nominato alla presidenza di una Commissione che dovrà decidere le sorti della Salute Mentale ad Ischia. Tutto questo senza tenwr conto che i veri utenti che necessitavano della residenza erano dopo attenta verifica solo 3.
    Tutto il resto solo: potere politico, populismo, spesa pubblica incontrollata e notorietà gratuita per i soliti sfaccendati.

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