Il rischio di contagio da Corona Virus ha
“costretto” il Comitato Regionale campano a sospendere tutti i campionati
dilettantistici che sono sotto la sua egida – le attività dei Settori Giovanili
e dell’Attività di Base lo è fino al 15 marzo prossimo – quindi nel fine
settimana che stiamo vivendo non avremo gare di campionato. Pausa, quindi, per
tutti, ma dalla prossima settimana si ritornerà agli allenamenti per preparare
le partite del successivo week end. Questo vale anche per il Procida, che è reduce
dalla più o meno clamorosa sconfitta casalinga contro il San Sebastiano. L’1-2
è stato davvero bruciante per i biancorossi, che si sono svegliati troppo
tardi. Sesta in classifica, fuori dalla più che virtuale zona play off di
questa stagione, la squadra di Giovanni Iovine appare in calo di prestazioni.
Tanta sfortuna, decisioni arbitrali discutibili ed un po’ di svagatezza stanno
condizionando l’ultima parte di stagione dei procidani. Per capire come la
compagine isolana possa ripartire al meglio dopo la sosta e terminare in
crescendo il campionato, abbiamo intervistato uno dei suoi uomini più in vista,
Giorgio Russo. Ecco cosa ci ha dichiarato il poderoso difensore.
Russo, nello scorso fine settimana siete stati sconfitti in casa dal San
Sebastiano. E’ stata una battuta d’arresto in parte inattesa, siete stati un
po’ sfortunati ed avete avuto qualche decisione arbitrale avversa. C’è un
perché alla sconfitta e, secondo lei, qual è?
“Sicuramente, quella col San Sebastiano era una partita da non sottovalutare,
ma l’abbiamo sottovalutata. Pensavamo di finirla in 10 minuti, come suol dirsi,
però abbiamo trovato un avversario tosto, che si vuole salvare, venuto a
Procida col coltello fra i denti. Fondamentalmente, è stato sbagliato il nostro
approccio alla gara, perché se l’avessimo affrontata come si doveva, non
avrebbe avuto storia. Il San Sebastiano, poi, ha corso più di noi, ci ha messo
in difficoltà. Siamo stati un po’ sfortunati in verità, però alla fine
l’approccio è stato errato”.
Ultimamente balbettate un po’. Oltre ai problemi di inizio stagione, posso
confermare che ne avete avuti anche tanti negli ultimi mesi. Però, ad inizio
stagione avete dimostrato che le difficoltà vi esaltavano, ma nell’ultimo
periodo non è più così. Come mai?
“Credo che gli strascichi di inizio stagione ce li stiamo portando appresso.
Parlo della preparazione non adeguata, non per colpa del mister o della
società, ma purtroppo per colpa del campo che abbiamo avuto a disposizione fino
a dicembre…”.
Mi faccia dire, per colpa degli scogli…
“(ride, ndr) Vero, per colpa dell’allenamento inadeguato a quello che serviva e
che serve ad una squadra di calcio. All’inizio avevamo più sprint, perché ci
allenavamo bene per il breve, non per il lungo periodo. In fase di preparazione
conta il fondo, che serve a febbraio e marzo. Negli anni scorsi ci è andata
anche bene, perché la rosa era ugualmente corta ma non ci sono stati infortuni
e squalifiche. Che, invece, ci sono stati quest’anno, a ridurre una rosa corta,
ovviamente non come quelle di Ischia e Pianura. Però, credo che tutte le
partite le abbiamo affrontate col piglio giusto, tranne quella col San Sebastiano.
Basta vedere che contro Pianura, Ischia, Virtus Ottaviano e le grandi, abbiamo
giocato bene, alla pari non sfigurando. Con le piccole, invece, siamo andati in
benissimo. Avessimo avuto lo stesso rendimento fra grandi e piccole, oggi
staremmo parlando di un’altra classifica e di un altro Procida”.
Il campionato è stato sospeso per i problemi dei rischi legati al Corona Virus.
Le chiedo un commento sulla opportunità di fermare le partite. Ovviamente, in
me non c’è nessuna vis polemica…
“Il Governo ha chiuso le scuole, i musei ed altri luoghi pubblici. Secondo me,
non è stata anche una idea bellissima, perché il contagio può avvenire ovunque.
Però, forse, per mantenere le giuste distanze fra tutti hanno adottato questa
decisione. Non sono tanto d’accordo, però in Italia non abbiamo avuto subito la
forza di altri paesi. L’economia si sta fermando e le aziende potrebbero subire
conseguenze, come le squadre di calcio. Per quanto riguarda il calcio, dopo la
chiusura dei luoghi pubblici, era giusto fermare anche le gare
dilettantistiche. Il contagio può avvenire anche negli spogliatoi. Certo, il
pubblico non è numerosissimo nelle nostre categorie, quindi si poteva anche
andare avanti a porte chiuse”.
Ascolti, come pensa che occuperete questi giorni senza calcio. Avete già fatto
una settimana senza impegni ufficiali e la prossima sarà strana…
“Il bello del calcio è che dà la possibilità di riscattarsi subito a tutti. Il
Procida può dimostrare che è una squadra tosta, che va affrontato come ha fatto
il San Sebastiano, ovvero col coltello fra i denti. Quindi, la cosa importante
sarà allenarsi bene per rialzarsi subito e dimostrare di essere all’altezza.
Siamo una buona squadra e dobbiamo completare bene questo campionato, nel quale
per demeriti nostri abbiamo ottenuto degli stop. Non abbiamo affrontato tutte
le partite con la stessa mentalità. Dovremo rialzarci per il Procida, il
presidente, il mister, per tutte quelle persone che ci mettono impegno ogni
mese, anche per darci il contributo economico. Quindi, va riscattata questa
brutta gaffe casalinga. Penso che lo faremo e chiuderemo il campionato al
meglio”.
L’impegno, per voi, credo che da qui alla fine sia il rientrare a pieno nella
virtuale zona play off, visto che le prime oramai se ne sono andate. Avete
tutte le carte in regola per attestarvi anche sul podio…
“Alla fine, per tutte le cose che sono successe dall’inizio dell’anno, era
difficile anche raggiungere la posizione attuale. Non avrei mai pensato che il
Procida sarebbe arrivato quinto o sesto. Qualche settimana fa eravamo
addirittura terzi o quarti, con qualche punto di distanza dalle prime. I play
off ormai sono un sogno quasi impossibile da realizzare, quindi va completato
il campionato in modo dignitoso per il Procida e tutte le persone che ci danno
un contributo, una mano e non ci fanno mai mancare nulla al campo. Abbiamo
bisogno di loro e dobbiamo ripagarli nel miglior modo”.
Si aspettava che fra le prime due della classifica, Ischia e Pianura, e le
terze, ci potesse essere un gap di questa entità a questo punto del campionato.
Praticamente, per la promozione in Eccellenza è quasi tutto deciso…
“Prima dell’inizio del campionato, ho detto che il Pianura sembrava una squadra
molto organizzata e molto tosta e che poteva vincere il campionato. L’Ischia,
invece, nei primi mesi non mi convinceva. Anche quando abbiamo giocato al
Mazzella a settembre ed abbiamo strappato quel pareggio
alla fine, non la vedevo completa. Poi, nel corso delle partite, ovviamente,
hanno dimostrato il loro valore. Credo che all’Ischia sia mancato un bomber di
razza per stracciare il campionato. Oggi credo che i gialloblu siano più forti
del Pianura ed è giusto, anche per i soldi spesi, che salgano entrambe. Non mi
aspettavo questo distacco fra loro ed il resto, credevo che i play off si
potessero giocare. Anche perché noi del Procida stavamo andando bene all’inizio.
Ma anche le altre non mollavano. Comunque, detto chiaramente, le due di testa
sono superiori a tutte le altre”.
Ma il Procida sa che fino al 25 marzo vige il divieto di allontanarsi da casa? Lo sport, specialmente di squadra, credo non sia incluso nelle “necessità” fondamentali. Mi interesserebbe davvero sapere se le nostre squadre locali andranno già a giocare, portando magari poi a casa il virus oltre che il risultato.