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venerdì, Marzo 29, 2024

Rosario Caruso a Roberto Iacono: “È il caso che inizi a vergognarti almeno un po’… consigliere!”

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Colleziona brutte figure senza sosta. Dall’intervento sul plesso scolastico sbagliato fino alla non apertura degli allegati nelle PEC, Roberto Iacono è l’immagine della inutile opposizione che si trova sui nostri comuni. Questa volta, si prende gli schiaffoni in pieno volto sui social dal sindaco. Una magra figura, l’ennesima, per un consigliere che forse farebbe bene a studiare.

L’attacco di Caruso è devastante: “Devo constatare, mio malgrado – scrive il sindaco di Serrara Fontana -, che mancano non solo le conoscenze minime di regolamenti e leggi ma anche la voglia di imparare, di apprendere. Il consigliere Iacono, con il suo post su Facebook, non ha fatto certo una bella figura. I motivi sono racchiusi nella risposta che è stata inoltrata ai consiglieri di minoranza e al Prefetto e che pubblico qui, insieme al post “intelligente”. Seduta straordinaria = messa a disposizione atti 24 ore prima dello svolgimento seduta. Comunque, a prescindere dalla precisazione, gli atti erano stati trasmessi a tutti i consiglieri il 21 insieme alla convocazione. Non è la prima volta che il consigliere Iacono dimentica di aprire gli allegati “- più alla berlina di così, è impossibile.

“Avresti fatto più bella figura – rincara la dosa il sindaco contro il consigliere che spesso commentava i consigli comunali mentre era a cena a Pozzuoli – a dire che oggi eri meglio impegnato. Noi della maggioranza ci saremo in Consiglio, durante la seduta ci sarà un momento di gratificazione per il nostro concittadino e grande atleta Gianni Iacono.  È il caso che inizi a vergognarti almeno un po’… consigliere!”

Roberto Iacono, infatti, aveva reso noto che “Questa mattina siamo stati costretti, purtroppo, a chiedere l’intervento del Prefetto di Napoli affinché diffidi il Sindaco di Serrara Fontana a rinviare il Consiglio Comunale previsto per oggi. La convocazione dell’adunanza prevista per la data odierna veniva trasmessa a mezzo PEC solo nel pomeriggio del 21.12.2018 (venerdì) alle ore 13.49 redendo impossibile la consultazione degli atti del Consiglio alla luce delle festività Natalia e quindi della chiusura degli uffici comunali. Immediatamente, insieme a Clotilde Trofa, Umberto Di Iorio, Palma Iacono, in data 23.12.2018 trasmettevano istanza di richiesta atti sottolineando altresì come le modalità di convocazione del Consiglio Comunale, non permettendoci di consultare gli atti, fossero irrispettose delle funzioni che legittimamente un Consigliere è tenuto a svolgere oltre che LESIVE dei principi basilari di democrazia. Siamo stati costretti a ricordare al Sindaco ed al Segretario Comunale che l’art 40 del Regolamento del Consiglio Comunale prevede che tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti all’O.d.G. debbano essere depositati presso la segreteria Comunale nel giorno della seduta e nei due giorni precedenti alla stessa al fine di consentire ai Consiglieri di consultarli e studiarli. Purtroppo la nostra richiesta trasmessa in data 23.12.2018 è rimasta inevasa. In mancanza attesa la delicatezza degli argomenti di discussione saremo costretti a non partecipare all’adunanza fissata per la data odierna. Oggi la democrazia ed il rispetto nei confronti dei Consiglieri Comunali hanno perso a Serrara Fontana. Vergogna!”

Poverino, il figlio di Luigione, non sa che il 24 dicembre è un giorno lavorativo. E non sa aprire neanche la posta elettronica. Ma chi fa l’opposizione grazie a chi non paga i lavoratori del suo comune da sette mesi come può pretendere di fare il bene del paese.  La domanda è come mai, ancora, Umberto Di Iorio continui a fare brutte figure col figlio di Luigione. Stamattina, anche davanti al Prefetto, hanno avuto l’ennesima lezioncina. “Gli atti richiesti – scrive il Segreatario Loffredo anche al Prefetto Pagano –  con la nota in oggetto non costituiscono allegato alle deliberazioni, in parte sono già pubblicati all’albo (verbali precedenti sedute) ed in parte non esitenti (es. contratto), e comunque sono stati prontamente forniti in ossequio alla esigenzadi garantire massima accessibilità ai consiglieri comunali. Si precisa che il 24 dicembreè stato giorno lavorativoe dunque non risponde al vero la circostanzada voi riferita in ordine al presunto mancato rispetto dei termini. La norma da voi citata – si rincara la brutta figura di Iacono –  probabilmente, risale ad una precedente stesura superata con deliberazione consiliare n. 13 del 2013.”

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