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venerdì, Aprile 19, 2024

Rizzoli, il mistero della TAC negata. Ne doveva arriva una nuova da 350mila euro e invece…

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A giugno 2019 si diceva che Ottobre 2019 sarebbe stata installata “presso il Rizzoli la nuova TAC ad alta definizione 64 slices del valore di circa 350.000,00€.” A luglio 2020 si dice, invece, che a settembre 2020 «è prevista la sostituzione della TAC dell’ospedale Rizzoli di Ischia»

Era il 6 giugno del 2019 quando il direttore D’Amore, in attesa di riconferma, venne ad Ischia a raccontarci la sua grande gestione. “Entro ottobre 2019 presso il Rizzoli sarà installata la nuova TAC ad alta definizione 64 slices del valore di circa 350.000,00€.” Avete letto benissimo: entro ottobre 2019. Alla faccia, sembra che i tecnici per l’installazione erano già sul porto di Pozzuoli per imbarcarsi e, invece, siamo a luglio 2020 e della TAC ad alta definizione non c’è traccia.
Dopo qualche mesi, nonostante la parata istituzionale di D’Amore, fu Giosi Ferrandino a scrivere in Regione e ad evidenziare tutte le magagne della gestione del Rizzoli. Una lunga nota dettagliata che resta agli atti.

Passano i mesi e l’assenza dell’ASL aumenta. Siamo a 23 gennaio 2020, quando, prima del Covid, sono i sindaci a sollecitare per la TAC. La nota congiunta dei primi cittadini, tra le altre amenità (inutili genuflessioni verso De Luca), riportava: “La presenza di un’unica Tac ha comportato spesso, per problematiche connesse alla manutenzione e ai guasti continui, la sospensione totale del servizio diverse volte durante l’anno e anche per un mese continuo. La condizione di insularità, che già di per sé arreca disagio in quanto non garantisce la continuità territoriale, crea notevoli problemi non solo alla popolazione residente ma anche agli stessi degenti della struttura ospedaliera e ai turisti che frequentano l’isola.”
E’ passato l’inverno, abbiamo attraversato un pezzo della pandemia e, ancora ad oggi, la nuova TAC è un miraggio. A Ischia, però. A Frattamaggiore, invece, no.
Ma per capire quanto l’ASL sia assente a Ischia è bene leggere con attenzione l’ultimo comunicato dell’ASL Napoli 2 Nord.

«Dal primo luglio è entrata in attività la nuova TAC 128 slices presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Si tratta di un’apparecchiatura da record per la velocità di esecuzione degli esami, il basso livello di radiazioni e la precisione di riproduzione dei dettagli. La TAC 128 slices permette di distinguere particolari millimetrici eliminando qualsiasi alterazione dovuta ai movimenti, inoltre, grazie al software per le indagini cardiologiche è possibile fare specifiche indagini su problematiche cardiache. Con questa macchina, infatti, è possibile guardare organi che si muovono rapidamente, come il cuore e i polmoni. Il nuovo macchinario – che ha richiesto un investimento di 300.000 euro – ha sostituito un’apparecchiatura in uso presso il San Giovanni di Dio da 16 anni. Le TAC 128 slices rappresentano una frontiera fortemente avanzata della diagnostica per immagini, caratterizzando generalmente le grandi strutture ospedaliere o i centri diagnostici più avanzati».
E Ischia? Leggiamo con attenzione.
«L’ASL Napoli 2 Nord sta sostituendo tutte le TAC nei propri ospedali. Nel 2018 venne installata la prima TAC sull’isola di Procida, presso l’ospedale isolano: da settembre scorso ad oggi, invece, sono state sostituite le TAC di Pozzuoli e Giugliano mentre per settembre è prevista la sostituzione della TAC dell’ospedale Rizzoli di Ischia.»
Ops, c’è qualcosa che non torna.

A giugno 2019 si diceva che Ottobre 2019 sarebbe stata installata “presso il Rizzoli la nuova TAC ad alta definizione 64 slices del valore di circa 350.000,00€.”
A luglio 2020 si dice, invece, che a settembre 2020 «è prevista la sostituzione della TAC dell’ospedale Rizzoli di Ischia»
Dove sta la fregatura? L’investimento da 350 mila promesso a giugno 2019 che fine ha fatto? E’ stato dirottato presso Frattamaggiore? La richiesta dei sindaci che fine ha fatto? E la seconda TAC, la vedremo mai a Ischia?

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