fbpx
venerdì, Aprile 19, 2024

Rissa al “Mojito”, Daspo urbano per tre ischitani

Gli ultimi articoli

L’estate 2022 sull’isola è stata contrassegnata da episodi che hanno turbato la tranquillità di residenti e turisti. Quasi ogni notte si registravano risse o vere e proprie “guerre tra bande” e fatti di sangue che vedevano protagonisti in particolare giovani, sia partenopei che talvolta anche isolani. Tutti intenti non a divertirsi in modo sano e spensierato, ma a dare sfogo alla loro rabbia. In tutti i casi bastava una scintilla, un episodio insignificante, per scatenare la rissa. I cosiddetti “futili motivi”. Creando scompiglio e timore tra coloro che invece avrebbero voluto divertirsi in tutta tranquillità.

Un vero “bollettino di guerra”, un susseguirsi di episodi spiacevoli i cui responsabili sono stati diverse volte individuati e denunciati, mentre altre volte sono riusciti ad evitare di doverne rispondere alla giustizia.

Dopo le denunce, per le “teste calde” adesso arrivano anche i provvedimenti del questore di Napoli. Il massimo responsabile dell’ordine pubblico nella provincia ha infatti emesso tre provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento nei confronti di tre giovani ischitani che proprio nel periodo “caldo” di agosto si erano resi protagonisti di una rissa nei pressi del “Mojito” a Ischia. Il cosiddetto Daspo urbano. Provvedimenti predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura che la scorsa estate era impegnata anche sull’isola per coadiuvare gli agenti del locale commissariato nell’azione di prevenzione e repressione. I tre giovanotti, già nella immediatezza delle indagini condotte per scoprire i responsabili dell’ennesimo episodio turbolento verificatosi sulla Riva Destra, erano stati denunciati per rissa. E delle loro azioni dovranno quindi rispondere all’autorità giudiziaria.

Ma il questore ha deciso di usare il pugno di ferro adottando nei loro confronti anche il provvedimento che prevede il divieto, della durata da un anno a diciotto mesi, di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento nelle strade in cui si sono verificati i fatti, nonché di stazionare nelle loro immediate vicinanze. Una decisione che li costringerà a rivedere le proprie “abitudini” di divertimento e si auspica possa indurli a comportamenti più pacifici e corretti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos