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giovedì, Aprile 25, 2024

«Ripartenza? Decideranno LND e FIGC». Per Zigarelli «Decisione condizionata anche dal Governo»

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«Il 5 febbraio si riunirà il direttivo della LND. Fondamentali i contributi del governo»

Giovanni Sasso | Prima le società di Eccellenza, poi sarà la volta (domani) di quelle di Promozione, infine il calcio a 5. Gli incontri scadenzati del presidente regionale Carmine Zigarelli serviranno per il “redde rationem” del 5 febbraio, quando a Roma il Consiglio Direttivo della LND dovrà stabilire una dead line per dare risposte concrete alle società circa la ripresa o meno dei campionati, soprattutto quelli di Eccellenza che sono strettamente legati alla Serie D per il meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni.

In questi nove giorni, ci si dovrà confrontare anche con il CONI che dovrà dare delle risposte anche alle federazioni di basket e volley relativamente alla correlazione dei massimi campionati regionali e quelli nazionali di ultima fascia. Di sicuro in questo frangente la crisi politica apertasi ieri con le dimissioni del premier Conte non favorisce un rapido sviluppo della situazione. «Quando ho incontrato una delegazione degli allenatori e dei calciatori (la scorsa settimana c’è stata la raccolta di firme dei capitani per la ripresa delle squadre di Eccellenza e Promozione, ndr) sono stato chiaro. Io rappresento le società e devo ascoltare loro per il da farsi. Accolgo tutte le istanze ma dobbiamo comprendere che contano le direttive che arrivano dall’alto, Figc e governo compreso», ha dichiarato Zigarelli a “Sport in Campania” in onda su Televomero.

Il presidente del Comitato campano della LND ricorda prima a se stesso che «nell’immediato l’obiettivo è sconfiggere il Covid-19, e consentire una ripartenza in totale sicurezza, che non gravi assolutissimamente economicamente sui presidenti del club. Proprio per tal motivo ci stiamo battendo su tutti i tavoli istituzionali per tutelare il nostro mondo dilettantistico e giovanile, con una portata sociale di rilevanza assoluta, che ancor più in questo periodo pandemico non può essere dimenticata da nessuno, soprattutto da chi governa il nostro Paese. Non lo consentiremo».

CONFRONTO CONTINUO – Quando gli si chiede se realmente i campionati di Eccellenza potranno ripartire, il presidente del Comitato campano giustamente ci va con i piedi di piombo. La scorsa settimana la videocall con poco più di 30 dei 42 presidenti dei tre gironi, ha messo a nudo le problematiche dei club, con una percentuale di circa l’ottanta per cento che non ha alcuna intenzione o possibilità di chiudere la stagione, per motivi economici ma non solo. «Il calcio campano fa parte del sistema della LND, componente di maggioranza relativa della FIGC, e per tal motivo necessariamente ci dobbiamo adeguare a quelle che sono le direttive che ci arrivano dall’alto. In considerazione di in un periodo di pandemia, mai vissuto, tutte le decisioni di stop sono giunte dal Governo, come sempre dal Governo, è arrivato l’Ok per la nostra ripartenza – spiega Zigarelli –. Come sempre dal Governo è arrivata la chiusura degli stadi. Dinanzi a questa situazione, da mesi mi confronto costantemente con i presidenti dei club, accogliendo le loro istanze e proposte (nella consapevolezza che la Campania non può agire in autonomia, in quanto fa parte del sistema calcio), ci confrontiamo tra presidenti dei Comitati del Sud ed elaboriamo insieme le proposte da portare a Roma alla LND, che dovranno poi essere trasferite alla FIGC, unica titolata a sedersi ai tavoli ministeriali. E’ sicuramente un momento complesso per il nostro calcio dilettantistico, ma sono fiducioso, perché guardo i dati: appena il Governo ci ha concesso la ripartenza abbiamo registrato tantissime iscrizioni sia nei massimi campionati, che in quelli di Calcio Femminile, di Calcio a 5, e di calcio giovanile. Abbiamo tutti un grande desiderio di ritornare sui campi, e di vivere le emozioni che solo il rettangolo di gioco può regalare».

RECOVERY PLAN – Il presidente del C.R. Campania motiva anche la richiesta di un Recovery Plan per il calcio dilettantistico e giovanile. «Il nostro calcio di base è la linfa vitale dell’intero sistema e per tal motivo chiediamo più attenzione e tutele da parte delle istituzioni. Servono sostegni concreti per i presidenti dei nostri club, e per questo ho chiesto un “Recovery Plan del Calcio Dilettantistico e Giovanile”: dobbiamo creare le condizioni oggettive per la sopravvivenza delle società. Ho accolto con fiducia il bonus a tutti i collaboratori sportivi, ma dovevano essere previsti anche contributi diretti per i presidenti delle società, che sono il vero motore economico di ogni singolo club di calcio dilettantistico. Risorse dirette a fondo perduto nelle casse dei presidenti, concrete agevolazioni fiscali per chi sponsorizza il nostro mondo e inoltre le eventuali spese per tamponi per la ripresa devono essere sostenute dal Governo. Stando alla diretta Instagram del ministro Spadafora e delle sue dichiarazioni, pare che ci sia stata una sorta di apertura alle nostre richieste, e ne siamo felici. Ma ora servono fatti e soprattutto date certe per rispetto del nostro grande mondo dilettantistico e giovanile».

Nella videocall di giovedì scorso, i presidenti hanno chiesto fondi non solo per i tamponi. «E’ stato il primo degli incontri che terrò con tutte le categorie, e sono convinto che il confronto è sempre essenziale per crescere e foriero di proposte e di idee. A muovere i nostri presidenti è la grande passione per il calcio, ma necessariamente hanno richieste legittime, con cui concordo in toto, di cui peraltro mi sono fatto da promotore, ancor prima che li incontrassi, che vanno: dai ristori, alla tutela della salute e alla certezze delle date. Sono consapevoli che le nostre decisioni non sono autonome, ma condizionate in primis dal Governo». Che intanto è in piena crisi.
In conclusione, ripartenza sì/ripartenza no? «Sono fiducioso soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate durante la diretta Instagram dal ministro Spadafora. Ad oggi i vincoli al nostro rientro in campo sono stati solo esclusivamente governativi. In più i nostri governanti non devono dimenticare le spese e i sacrifici fatti dai presidenti dei club, per rispettare i protocolli per la ripartenza. A loro va il nostro plauso perché con grande professionalità hanno rispettato in maniera esemplare, e lo stanno facendo ormai da un anno, tutti i dettami governativi per sconfiggere il Covid». Zigarelli dunque non si sbilancia e si rimette nelle mani del direttivo della LND di Sibilia e di Gravina, che dovrà portare eventuali cambiamenti straordinari delle Noif per concludere la stagione (format provvisori, trasferimenti ecc.).

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