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venerdì, Marzo 29, 2024

Ricostruzione e norme per Ischia: Nunzia Piro vuole costituzionalista

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Nunzia Piro: “Nel corso di un anno, i provvedimenti di squilibrio tra la nostra legislazione e quella applicata alle altre realtà italiane colpite da sisma, si sono ulteriormente susseguiti a danno della nostra popolazione”.

Ida Trofa | Ricostruzioni e norme. A distanza esatta di un anno si torna parlare della opportunità di nominare un costituzionalista per conto del comune di Casamicciola Terme che passi al setaccio la norma sulla ricostruzione di Ischia. E’ stato l’Avvocato Annunziata Piro in qualità di Presidente del Consiglio comunale ad inviare
(lettera prot. 598 del 19.01.2021) una nota alla Giunta per la nomina del costituzionalista in base alla delibera di C. C. del 2 febbraio 2020.
L’auspico, spiga, il legale, è che “la Giunta dia finalmente seguito alla volontà unanime del Consiglio di ormai un anno fa2.

Nunzia Piro: Palesi gli squilibri
Ecco quanto ci ha dichiarato l’avvocato Piro nel merito delel richieste avanzate: “Nel corso di un anno, i provvedimenti di squilibrio tra la nostra legislazione e quella applicata alle altre realtà italiane colpite da sisma, si sono ulteriormente susseguiti a danno della nostra popolazione. Perciò mi sono decisa a dare impulso scritto alla Giunta affinché venga data esecuzione alla volontà unanime del Consiglio Comunale. Anche l’ultima stesura dell’art. 25 comma 3 della legge 109/2018, come applicata dal Commissario Schilardi nella ordinanza n. 7bis, non aiuta la ricostruzione perché è equivoca. È necessario che venga ben chiarito che, una volta ottenuto il condono, il cittadino ha diritto al ristoro per tutti i volumi condonati, anche se è necessaria la demolizione per rendere sicuro il fabbricato.Ci sono inoltre molti provvedimenti per la ripresa economica delle attività produttive che vengono sistematicamente omessi per il nostro sisma. Insomma uno sbilanciamento evidente che va eliminato perché tutti i cittadini devono avere identiche opportunità“.

Era un anno fa
Il 1° febbraio 2020 infatti un consiglio comunale ad esclusivo “tema sismico” aveva votato la proposta di nomina di un legale che passasse ai raggi X la norma voluta per la ricostruzione di Ischia.L’obiettivo reca in se il seme, nobile ed alquanto pretestuoso nel desolante panorama italiano, di ottenere un impulso alla ricostruzione. L’obiettivo è ottenere il risarcimento degli indennizzi agli immobili danneggiati dal sisma che hanno portato a definizione, o porteranno in questi mesi, l’Istanza di condono pendente in ossequio alle tre leggi in vigore.

La complessità, stando agli amministratori locali, pone la necessità di un affiancamento di ulteriori competenze specialistiche e la necessità in tal senso di garantire al Cratere di Ischia uno strumento normativo adeguato e conforme alle altre norme vigenti sul territorio italiano.
Secondo i politici locali è indispensabile richiedere al Parlamento Italiano di uniformare le norme riguardanti il sisma del 21 agosto 2017 con le norme vigenti per gli altri terremoti avvenuti in Italia, al fine di poter accelerare anche la ricostruzione post-terremoto su tutto il territorio del Comune di Casamicciola. A tal fine sono state stilate alcune integrazioni e/o modifiche alla L. 130/2018 ed alla successiva Legge 12 dicembre 2019 n. 156“ per la Ricostruzione di Ischia.

La richiesta per la nomina di un costituzionalista
Ecco il contenuto della richiesta: “Ciò considerato, altresì, che si possono ravvisare profili di incostituzionalità e/o altro tipo di illegittimità, delle norme che riguardano la ricostruzione post-terremoto di Ischia all’indomani del 21 agosto 2017. Profili che emergono anche raffrontate le disposizioni vigenti per Ischia con le norme della fase post – terremoto del centro Italia (Decreto legge n. 189/2016 convertito con legge n. 229 del 15 dicembre 2016, Sicilia e Basilicata (Decreto legge 18 aprile 2019 n. 32, convertito in legge 14 aprile 2019 n. 55) ed in particolare per Campobasso e Catania dello scorso 2019, realtà molto similari alla nostra.
Contestualmente si chiede di approvare, pertanto, la nomina di un noto costituzionalista per esprimere un parere valutare profili di incostituzionalità o altro tipo di illegittimità, delle norme che riguardano la ricostruzione raffrontate anche con le norme della fase post – terremoto del centro Italia (Decreto legge n. 189/2016 convertito con legge n. 229 del 15 dicembre 2016 , Sicilia e Basilicata (Decreto legge 18 aprile 2019 n. 32, convertito in legge 14 aprile 2019 n. 55).

Oltre all’invio delle richieste in questione tramite i canali istituzionali la richiesta, la richiesta di un incontro istituzionale, per tutti i motivi esposti in narrativa, unitamente al Commissario per Ricostruzione Prefetto Schilardi, con il Presidente del Consiglio dei Ministri Avv. Giuseppe Conte e un’audizione orale presso il governo e il Parlamento, per una seria discussione sui temi riguardanti il terremoto dell’isola d’Ischia.
La verità è che si brancola nel buio per la risoluzione di una questione fatta di tante verità. Un groviglio di norme, di burocrazia, di una politica che ha perso il suo ruolo e soprattutto di un paese l’Italia che ovunque mostra di non saper superare le sue sciagure. Ischia poi rappresenta un caso a se e dove di certo non basterà un costituzionalista. E questa la triste verità che conosciamo tutti.
Siamo paralizzati e la vicenda terremoto e ricostruzione rappresentano solo un aspetto di questa paralisi.Non serve un costituzionalista, non basta una norma e non si tratta di costruire solo case, ma di rifondare un paese che non c’è più e forse non c’è mai stato.

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