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venerdì, Aprile 19, 2024

«Ricordare i morti per non dimenticare la vita»

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UNA AMMINISTRAZIONE CHE HA DIMENTICATO I CADUTI DEL MARE

Redazione | Scorrendo le pagine delle agende  per più di qualche procidano, la giornata di ieri era segnata in rosso. Non un giorno festivo di quelli calendarizzati, ma un promemoria segnato col pennarello rosso per ricordare i propri morti in mare:  la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”,appunto.  Con la legge n. 186 del 31 luglio di 13 anni fa fu istituita la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”. Questa legge al comma 1 dell’art. 1 stabilisce quanto segue: “A perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili deceduti e sepolti in mare, è istituita la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”, da commemorare annualmente il giorno 12 del mese di novembre presso il monumento al Marinaio d’Italia nella città di Brindisi”. Il giorno ufficiale decretato si riferisce al “Bollettino della Vittoria sul Mare” del 12 novembre 1918 a firma dell’Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, Capo di Stato Maggiore della Marina. La Giornata della memoria per i Marinai scomparsi in mare ricorda TUTTI i Marinai, militari e marittimi. In questa solenne occasione, la Nazione mantiene viva la memoria di quanti hanno sacrificato la vita in nome della Patria, facendo del Mare il proprio Sacrario.

Invero da qualche anno la giornata è fissata il 9 settembre, ma il Comune di Procida, vista la prossimità alla manifestazione della Sagra del Mare e il relativo lancio della corona in mare, ha lasciato al 12 novembre la commemorazione, cosa che di fatto avviene in tante altre località di mare. Qualche “signorino” ha obiettato che «basta una volta all’anno,  basta portarli nel cuore». Non sono mai troppe le volte in cui la gente che ha dato lustro all’isola di Arturo  e che purtroppo ha sacrificato sul mare la vita con la morte, possa e debba essere ricordata.

Purtroppo però qualcuno sull’isola di Arturo se né dimenticato. Si spera non volutamente o per risparmiare sulla corona di alloro.  Mentre da un lato si cerca di riempirsi la bocca con Nautici, gente di mare, circoli, itinerari e cavolate varie,  ieri s’è persa un’occasione per ricordare i tanti sacrifici legati alla vita di mare –  ai tanti giovani e meno giovani che partecipavano alla giornata della memoria, di chi, cavalcando le onde del mare ha trovato la morte.

 

 

 

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