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venerdì, Marzo 29, 2024

Ricatti di rete: vizi privati e pubbliche virtù

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Lello Montuori | C’è qualcosa di boccaccesco in questa storia assurda che ancora una volta ha proiettato l’isola oltre i suoi confini naturali, inserendola a pieno titolo tra le sonnacchiose province italiane, quelle dove abbondano i vizi privati nascosti da pubbliche virtù.

Ci sono improvvisati e forse poco accorti legami virtuali. Pare che il cyber sesso sia la nuova frontiera della trasgressione nel terzo millennio. Ma poi c’è – almeno a  leggere le ricostruzioni dei giornali – mitomania, ricatto, paura del ridicolo, e qualche crisi familiare ancora da comporre.

Cosa spinga una persona ancora  giovane a fingersi un’altra che non è, per contattare in chat sconosciuti o conosciuti professionisti e insospettabili uomini ischitani con mogli e figli a carico, provando subito dopo a ricattarli per estorcere loro del denaro o anche solo per punirli di aver abboccato al suo amo assai pungente, è quesito che dovrebbe interessare la psichiatria. La psichiatria criminale, ma pur sempre la psichiatria.

Perché è del tutto evidente che questa qui, chiunque essa sia, non stia proprio tanto bene. Con la testa intendo.

Potrei comprendere le ragioni – si fa per dire – di un’amante prima illusa e  poi respinta, di una donna lasciata definitivamente per la moglie, quella che non si ha la voglia o solo il coraggio di lasciare anche per il timore fondatissimo di doverle pagare sostanziosi assegni di mantenimento.

Ma qui non c’è nessun amante se non virtuale e nessun torto da vendicare.

Piuttosto una seriale psicotica con manie ricattatorie.

Certo non è che tutti gli uomini coinvolti si staglino come vittime onorate e giganti di virtù.

Si potrebbe sostenere che quanto meno hanno abboccato e ricordare loro il durissimo monito evangelico: se l’occhio ti è di scandalo cavalo, piuttosto che assecondare il tuo peccato. Ma siamo uomini.

Di carne e di sangue. Certo impastati di terra e di cielo.Più di terra che di cielo.

Chi non ha mai risposto ad un messaggio sconosciuto incuriosito da un profilo un po’ avvenente?

Chi non ha mai scambiato una battuta con qualche sconosciuto tessendo un esilissimo filo confidando che diventasse poi una trama?

Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Ma chi è stato poco accorto, s’ingegni.

Internet rappresenta una rete straordinaria che fornisce infinite possibilità di conoscenza e non c’è materia della scienza umana che non possa essere trovata, approfondita discussa.

Le emozioni e le curiosità  degli uomini,  invece, proprio no.

Sono sempre le stesse dall’inizio dei tempi.

I vizi anche.

Perciò internet anziché rappresentare un’opportunità, disvela solo nuovi pericoli.

Bisognerebbe ricordarsene. E magari tornare ai vecchi approcci.

2 COMMENTS

  1. Carissimo Lello
    Sono anni che con i miei docenti e come tante altre Scuole invitiamo i genitori a vigilare sui loro figli ,pensa che molti alunni smettono di messaggiarsi alle 5 del mattino.
    Le giovani generazionidevono essere informate dei pericoli che corrono sul web.
    Furti nelle case,furti d’identitâ ,violata la privace , i sentimenti , tutto ció non puó essere messo in rete .
    Certo chi usa in modo insano il web,è da psichiatrie criminale o é solo un criminale e allora invito tutti giovani e meno giovani a stare attenti , certo é un pericolo per tutti ma noi non esageriamo non documentiamo in rete la nostra vita privata. Come dice la parola é PRIVATA
    Chiara Conti

  2. Un po come il tuo intrigo di messaggi in terza media, no?
    Descrivi così bene il profilo psicologico perché lo conosci da dentro.
    Caro Montuori come posso notare gli intrighi, le perversioni e i risentimenti sono sempre i tuoi interessi principali.

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