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Retti, cauti e responsabili. Ma non troppo | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 14 marzo 2023

Ho ascoltato per intero su ildispari.it la conferenza stampa di Enzo Ferrandino sul parcheggio della Siena.

Il sindaco d’Ischia fa di tutto per cercare di comunicare meglio, pur non riuscendoci per evidenti limiti di ordine personale. Sforzo apprezzabile. Un po’ meno il tentativo di nascondere, totalmente o parzialmente, il senso della realtà. Perché la realtà sul parcheggio della Siena è abbastanza chiara. 

E’ realtà, nonostante Enzo abbia tentato in tutti i modi e invano di dribblare la domanda del nostro Direttore (Gaetà, mi piacevi di più quando lo attaccavi ad ogni pie’ sospinto, anche se sono contento che abbiate ritrovato un rapporto civile), che egli non possa sentirsi responsabile solo di quel che ha trovato dal suo insediamento da sindaco nel 2017, facendo finta di dimenticare che siede ininterrottamente in consiglio comunale dal 1994.

E’ realtà che il tecnico di fiducia della Turistica Villa Miramare sia il mio amico Paolo Ferrandino, che è anche Assessore di questa giunta sin dal primo mandato di Enzo ed è stato l’eminenza grigia di Giosi Ferrandino dal “caularone” del 2011 fino al termine del suo secondo mandato e al passaggio di testimone con Enzo.
E’ realtà che, pur senza nominarlo, l’autore del parere ispirato al “contàr”, con tanto di gesto “pìmmice e pòmmice”, a cui si riferiva Enzo in conferenza stampa, sia l’ing. Gigiotto Rispoli, anch’egli componente della prima giunta tecnica di Enzo nel 2017 insieme ad altri contestatori della Siena che però, nel corso del loro mandato nell’esecutivo, si sono ben guardati dal contestare i lavori in corso d’opera. Miracoli da mancata conferma?

E’ realtà che il grave lassismo del cantiere della Siena sia stato per anni sotto gli occhi di tutti, ma che Enzo e i suoi mai abbiano mai pensato, sin da tempi non sospetti, di dar fondo a tutta l’autorevolezza disponibile (scarsissima o pressoché inesistente) per portare il buon Santaroni a miti consigli e, in mancanza, destare le giuste “attenzioni” della struttura tecnica.

E’ realtà che, per fare il sindaco d’Ischia, servirebbe tutt’altra stoffa.

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