Tutto questo utilizzando sole 3 piattaforme, sviluppate con Nissan e Mitsubishi, partner nell’Alliance. Ridotti a 4 anche i motori: uno a benzina e ibrido, uno a gasolio, uno elettrico e uno a idrogeno e fuel cell. A completare l’offerta il progetto Mobilize che punta a sviluppare una nuova gamma di prodotti, pensati per il car sharing e la mobilità moderna, anche attraverso il riutilizzo di componenti delle vetture usate, in un progetto di reale economia circolare.
I target sono ambiziosi, e passano attraverso tre fasi: resurrezione, ristrutturazione e rivoluzione. L’obiettivo a livello finanziario è arrivare a un margine operativo del 3% nel 2023, e salire al 5% nel 2025 per 6 miliardi di generazione di cassa cumulata. Tra le misure, anche un taglio in ricerca e sviluppo, ma secondo De Meo gli investimenti sulla mobilità elettrica sono alle spalle, e quindi è inutile continuare a investire. Tagliando produzione e ricerca, e vendendo modelli più profittevoli, secondo il manager italiano, il punto di pareggio si raggiungerà con solo il 70% del flusso di cassa attuale. Utili quindi più facilmente raggiungibili. E senza bisogno di fusioni, secondo De Meo: “Per noi il consolidamento è un tema passato, con la creazione dell’Alliance, noi dobbiamo creare valore”. Ci riuscirà anche accelerando lo sviluppo dei nuovi modelli, scendendo a meno di tre anni, e aprendo a partnership a tutti i livelli: “Siamo molto aperti a collaborare con i grandi gruppi tecnologici, e energetici, e abbiamo anche molto da offrire a loro”, ha spiegato.
(ITALPRESS).