sabato, Novembre 15, 2025

Real Forio, Mister Sanchez carica la squadra: «Siamo pronti alla sfida con la Boys Caivanese»

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Mister Carlo Sanchez analizza il momento del Real Forio tra entusiasmo e consapevolezza: la crescita del gruppo, la forza dei singoli, la gestione di una rosa ampia e competitiva. E sul prossimo avversario non ha dubbi: «La Boys Caivanese è stata costruita per vincere, ma abbiamo qualità e carattere per giocarcela alla pari»

Alla vigilia della sfida di campionato tra Real Forio e Boys Caivanese, abbiamo incontrato mister Carlo Sanchez per analizzare il momento della sua squadra. Dalla vittoria di sabato scorso alle prospettive future, passando per il rendimento dei singoli e la gestione di un gruppo ampio e competitivo, l’allenatore ha offerto riflessioni lucide e appassionate sul percorso del Real Forio, senza nascondere ambizioni e consapevolezze.

Benvenuto Mister Sanchez per presentare Real Forio-Boys Caivanese. Ma prima di tutto, come nostra consuetudine, le chiedo una riflessione sulla gara di sabato scorso contro il Real Grazzanise. Tre punti importanti, soprattutto perché le gare di domenica hanno regalato la momentanea vetta della classifica insieme ad altre formazioni. La notizia fondamentale è il 4-0 tra Portici ed Ercolanese, che in qualche modo ha già frenato quello che poteva essere l’inizio di campionato. Tornando ad analizzare la gara, come sempre, Mister, sabato scorso…
“Buonasera. Sabato scorso credo sia stata una svolta, una grande prestazione della nostra squadra. Abbiamo proseguito la serie positiva che era iniziata a Bacoli con la Coppa: quattro vittorie e un pareggio. Credo che quella di sabato sia stata una vittoria di carattere, al di là della qualità, perché per gran parte della partita abbiamo avuto il possesso palla. Abbiamo creato tantissime occasioni e sofferto poco. Peccato per il gol incassato nel finale del primo tempo, non per la punizione, che è stata bellissima, ma per come si è perso palla qualche metro più avanti, prima del fallo. Poi però c’è stata una grandissima reazione della squadra, un ottimo secondo tempo come sempre. Tutti, anche chi entra solo per pochi minuti, danno il mille per cento: questo è il nostro vero valore”.

Avrei rimarcato anch’io la punizione del pari. Sulla conclusione c’è poco da dire: bisogna solo fare un applauso ad Alvino, perché la battuta è stata pregevole e imprendibile. Lo stesso Santaniello non ha colpe. Tuttavia, in questo inizio di campionato è vero che il Real Forio ha fatto prestazioni importanti, ma è altrettanto vero che questa squadra subisce troppi gol.
“Diciamo che in alcuni momenti della partita dobbiamo essere un po’ più attenti, soprattutto quando abbiamo noi il possesso, perché capita spesso di perdere palloni in uscita e questo ci mette in pericolo, come è accaduto nell’azione che ha poi portato alla punizione. Io credo però che il Forio in questo momento sia in una fase di crescita e di amalgama, perché stiamo costruendo un gruppo nuovo con giocatori di qualità. Abbiamo iniziato il primo agosto, quindi nemmeno un mese e mezzo di lavoro insieme, eppure i risultati sono già importanti, con grande armonia interna. Segniamo tanto, non solo con gli attaccanti ma anche con centrocampisti e difensori, e questo testimonia il valore di un organico davvero competitivo. Ci sarà tempo per migliorare, perché alcune situazioni vanno corrette. Io dico sempre che è nelle vittorie che bisogna fare mea culpa e intervenire sugli errori, perché nelle sconfitte è molto più semplice individuarli”.

Contro il Real Grazzanise, diciamolo, il Real Forio non ha mostrato quella sorta di “frenesia” che a volte non aiuta: un passaggio sbagliato, un’apertura mancata, un servizio impreciso. Questo è un aspetto. L’altro riguarda le giocate dei singoli: penso non soltanto al gol di Yeboah in casa, quel 3-2 meraviglioso sulla linea di fondo, ma anche a una sua verticalizzazione contro il Grazzanise. Secondo me trovare un equilibrio sarebbe necessario, lavorando per sprigionare al meglio il potenziale dei singoli. Dicevamo già la volta scorsa: non solo l’attacco diretto, ma anche l’uno contro uno, perché giocatori come Di Lorenzo, Di Meglio e Santiago, pur con un ruolo diverso, lo hanno nelle corde. Guardando al reparto offensivo, questo dovrebbe essere un momento di riflessione.
“No, no, ma noi abbiamo tantissime soluzioni e giocatori che nell’uno contro uno fanno davvero la differenza. Il calcio, al di là di chi si blocca sulle fobie mentali dei numeri — 3-5-2, 4-2-3-1, 4-4-2 — resta essenzialmente un duello individuale: io supero l’avversario e divento più forte. E allora diventa più forte tutta la squadra. Su questo hai pienamente ragione, perché abbiamo giocatori che hanno questa prerogativa, questa qualità, e dobbiamo sfruttarla al meglio. Per quanto riguarda la “frenesia”, bisogna capire che siamo una squadra nuova ma molto forte, una squadra che vuole dimostrare la sua forza e che ha tutto il potenziale per essere la più forte. Quella “frenesia” nasce proprio dalla voglia di ottenere il risultato con le nostre qualità. È anche vero che sabato scorso abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, perché in alcuni momenti abbiamo saputo gestire la partita, portandola sui nostri parametri e realizzando un bellissimo gol. Abbiamo sofferto poco, poi siamo passati a cinque con l’ingresso di Antonio Di Costanzo e Simone D’Alessandro, e da lì non c’è stata più troppa sofferenza. Sono stati tre punti importanti. Ora abbiamo ancora un giorno di allenamento e poi penseremo alla prossima”.

Analizzando l’ultima partita, la domanda nasce in uno spirito puramente costruttivo, senza alcuna intenzione di critica. Contro il Grazzanise mi è sembrato che Serrano non fosse al cento per cento, tant’è che poi è stato sostituito. Ha avuto difficoltà? Non si sentiva bene?
“Siamo partiti con un attacco diverso, con Emanuele schierato più laterale, che secondo me è una delle sue caratteristiche naturali. Poi ho modificato l’assetto, spostandolo davanti, e credo che abbia fatto comunque una grande partita. È stato uno degli artefici del primo gol, perché ha creato lo spazio giusto per l’inserimento di Di Lorenzo tra le linee e l’avvio di quella bellissima azione che ha portato alla rete. Anche nel secondo gol è stato determinante, proteggendo palla in maniera positiva e permettendo a Florio di servire un’ottima palla, trasformata poi da Bruno con un inserimento importante. Serrano sta disputando un ottimo campionato.

È un giocatore che ha potenzialità superiori e, pur non essendo ancora al massimo perché lavoriamo da soli 45 giorni, credo che il meglio si vedrà a partire da ottobre, quando le gambe gireranno meglio con più partite e più minuti. Inoltre il caldo si abbasserà un po’, favorendo le prestazioni di tutti. Emanuele deve continuare su questa strada, perché si toglierà molte soddisfazioni: è un ragazzo serio, con grandi potenzialità”.

E veniamo all’incontro di sabato contro la Boys Caivanese, che fino a poco fa sembrava un avversario leggermente diverso da quello che arriverà al Calise. Sappiamo che c’è Luciano Tommasin, che conosciamo bene per quanto ha dato ai risultati conquistati dal Real Forio nella scorsa stagione e in quella precedente. Ma c’è anche un altro ex da tenere in evidenza, Filosa, che a Forio ha fatto molto bene e ora sta vivendo questa nuova esperienza in terraferma. Li conosciamo entrambi e immagino che abbiate già previsto le giuste misure per contenerli, qualora fossero impiegati.
“Al di là di Tommasin e Filosa, ai quali auguro il meglio perché fanno parte di una grande società, dobbiamo concentrare l’attenzione sulla Boys Caivanese in generale. È una squadra importante, con un gruppo forte e un allenatore preparato, oltre che un amico. Tutti elementi che ci fanno affrontare la partita con la massima attenzione e convinzione, perché parliamo di un avversario di enorme qualità. Peccato per qualche assenza dovuta a squalifiche, altrimenti il livello sarebbe stato ancora più alto e la sfida ancora più affascinante. In ogni caso sarà una bella partita di calcio. La Boys Caivanese è stata costruita per vincere il campionato insieme a noi, all’Ercolanese, al Portici e al Gladiator: inutile girarci intorno. Sarà un altro big match importante al Calise, non una partita qualsiasi, anche se siamo solo alla quarta giornata. Per dare valori definitivi ci vorrà ancora tempo, perché è un campionato lungo e difficile, dove le prospettive possono cambiare da un momento all’altro. C’è grande rispetto per la Boys Caivanese, ma anche la consapevolezza di essere una squadra forte, con le qualità giuste per giocarsela fino in fondo”.

Tornando al Forio, le volevo chiedere della “linea di fuoco”. Di solito si pensa al reparto offensivo, ma io mi riferisco invece alla prima linea davanti a Santaniello, quella composta da Florio, Mattera, Vellotti, Di Costanzo, Pistola e tutti gli altri, che stanno rendendo molto.
“Sei difensori, uno più bravo dell’altro. Tante volte faccio fatica a lasciare fuori qualcuno, ma è una questione tattica. Se vuoi costruire qualcosa di importante, se vuoi fare un campionato di vertice, devi avere queste qualità. Domenica scorsa non ha giocato Pelliccia, un altro giocatore di enorme valore, che aveva fatto bene in Coppa e in precedenza anche col Gladiator. Purtroppo può capitare che in alcune situazioni qualcuno resti fuori, ma questo testimonia la forza del gruppo. Bruno è subentrato, mentre Chicco, che ha un piccolo infortunio, resterà a riposo questa settimana. Io ho tante soluzioni e questo mi permette di divertirmi ogni volta con i famosi numeri, che siano 3-5-2, 4-2-3-1 o altro. Con una rosa così completa posso davvero scegliere di volta in volta, e questa è una grande risorsa”.

Questa è una domanda che le ho già posto più volte. Premesso il discorso su Arcamone e, ovviamente, con l’augurio a Chicco di tornare presto in campo, vorrei soffermarmi su questa sorta di turnover tra gli over. È un problema nella gestione di una rosa così ampia, oppure rappresenta piuttosto una consapevolezza e una risorsa?
“Per me è una facilità, non una difficoltà. Non è la prima volta che ho l’opportunità di gestire rose importanti anche in altre squadre, e credo di essere riuscito a farlo fino a oggi abbastanza bene. Il gruppo squadra è fondamentale: al di là che si tratti di over o under, l’importante è rispettare tutti, dal più giovane al più esperto. Oggi abbiamo una rosa davvero di spessore, che non farà altro che darmi un grande aiuto per raggiungere gli obiettivi comuni: non solo quelli della società o della squadra, ma di tutto l’ambiente. I protagonisti sono i giocatori, noi — allenatori, dirigenti, staff — siamo solo delle comparse che devono metterli nelle condizioni di rendere al meglio. Se non ci rendiamo conto che i veri protagonisti dello spettacolo sono i calciatori, commettiamo un errore. Non sono i direttori sportivi, né gli allenatori, né i presidenti: i protagonisti sono e resteranno sempre i giocatori”.

Restando alla gara contro la Boys Caivanese, le chiedo di Castagna: ha recuperato? Sarà della partita? E se ci sono altri infortunati o indisponibili, può dirci chi oggi ha ripreso totalmente?
“Sono contentissimo di riaverlo. Ha già debuttato con noi in Coppa giocando uno spezzone di partita, si è allenato regolarmente con il gruppo, sta bene e sarà tra i ventuno convocati per la gara”.

Domanda off topic: ha sentito Luigi domenica sera?
“Luigi, mio fratello?”

Sì.
“Noi ci sentiamo spesso. Ricordo che l’anno scorso, alla terza giornata contro il Gladiator, prese quattro gol, eppure poi arrivò la Serie D. Forse quello è diventato il suo portafortuna. Io invece ho le mie superstizioni del venerdì, i miei giri scaramantici che, a modo loro, portano bene. Luigi ha il suo “rito” legato a quella partita, io i miei, e alla fine, tra scaramanzie e lavoro, ognuno trova il proprio equilibrio e gli porterà bene”.

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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