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venerdì, Marzo 29, 2024

Real Forio, due anime accompagnano Leo verso la sua ultima spiaggia?

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C’e un’aria davvero pesante intorno al Real Forio. Le sei sconfitte consecutive in questo inizio di stagione (in cui i due passaggi del turno in Coppa Italia sono arrivati un po’ come la forchetta nel brodo) hanno messo davvero in ambasce il sodalizio biancoverde, che mai – come tutti, crediamo – si attendeva di avere un approccio in campionato così tragico dal punto di vista dei risultati. Si, perché la squadra allenata da Flavio Leo, fatta salva (forse) solo la trasferta a Maddaloni, non ha praticamente quasi mai meritato le sconfitte, alcune anche piuttosto pesanti, che sono arrivate finora. Poca capacità a capitalizzare le tante occasioni create, due rigori falliti in momenti decisivi di gare in bilico e tanti errori difensivi, di reparto e del singolo calciatore, stanno condannando il Real Forio ad un mesto ultimo posto in classifica a zero punti.

Un solo gol all’attivo per i foriani, per giunta segnato da un esterno offensivo prestato al centrocampo (Davide Trofa), che hanno una rosa di punte variegata (forse mal assortita) ma completata solo negli ultimi giorni con l’arrivo di Gerardo Rubino. Fatto sta, che la situazione all’ombra del Torrione sembra vicinissima al precipitare, ovvero l’esonero del buon mister Leo (anche sfortunato nel prendere in serie 5 pretendenti alla vittoria finale in 6 partite in calendario finora) si affaccia all’orizzonte con minacciosa incombenza. Diciamocela tutta però: pur credendo nelle capacità tecniche ed umane (straordinarie) del suo tecnico, lo stesso sarebbe stato già esonerato dalla società se questa non si fosse spesa così tanto in estate nel rimarcare il suo cambio di rotta (nuovo progetto incentrato sui giovani e sulla forianità) e se le strade al possibile successore non portassero quasi tutte a Franco Impagliazzo, liquidato (o auto liquidatosi) al termine della passata stagione, e ad un più costoso Citarelli. Sarebbe un disconoscersi con troppa evidenza ed in tempi troppo stretti.

 

DUE ANIME – Sicuramente all’interno della società foriana ci sono due anime che, se non sono in contrapposizione, comunque potrebbero già star segnando o disegnando direzioni diverse per il prossimo futuro. Sponsor della prima ora di Flavio Leo è stato Nicola Mora, da 3 mesi Direttore Generale del sodalizio foriano: all’interno della variegata composizione societaria biancoverde, il mister ha quindi una carta che gioca e probabilmente giocherà a suo favore. Si presume ad oltranza. Dall’altra parte, invece, c’è l’ala più pura della forianità, quella che – volente o nolente, e forse giustamente – prima o poi dovrà dare ascolto alla piazza. Soprattutto in caso di una nuova sconfitta casalinga sabato prossimo contro il Giugliano del presidente Sestile.

In una ipotetica partita a scacchi fra le due anime societarie, quella foriana (passateci il termine molto semplicistico) – nell’atto di proporre una decisione dolorosa quanto necessaria come l’esonero di Leo – potrebbe dover fare i conti anche e soprattutto con le possibili decisioni prese da Mora sul suo futuro. Il dirigente ha legato Leo a doppio filo sulla panchina foriana, è una sua scommessa e non sembra campato in aria pensare ad un addio in caso di allontanamento dell’allenatore, cosa che subirebbe se il cambio in panchina dovesse diventare “doveroso”. Per ora, comunque, tutto pare messo a tacere con un silenzio stampa quasi obbligato (atteso, a dire la verità), che ha allungato di sicuro la vita sportiva al mister, che già era rimasto in silenzio nel post C. Frattese.

 

IL TECNICO – Non è tutto oro quello che luccica. E’ vero che il Real Forio gioca bene ma è sfortunato, che ha creato tante palle gol pur avendo affrontato tante big, ma è anche vero che subisce sempre una rete nei minuti iniziali dei due tempi (è grave) e, spesso, Leo termina le gare con un attacco diverso da quello con cui ha deciso di cominciare la gara. Sulla presenza in campo di Savio nell’architettura tecnico-tattica di Leo si è già detto (non convince), quindi perché perseverare? Va detto che , purtroppo, il buon Rubino fisicamente è ancora arrugginito per non dire quasi bloccato, ma le soluzioni anche se non perfette (ed il coraggio) al mister non mancano, quindi potrebbe anche sconfessare una scelta societaria per portare avanti con convinzione il suo credo. Muoia Sansone con tutti i Filistei? Non esageriamo.

Ma una seria ed attenta riflessione della dirigenza del Real Forio sulla sua rosa va fatta: in estate, in nome della forianità e della continuità (esperienza) sono state fatte scelte che – ad oggi – non si stanno rivelando azzeccate. Ma ciò è un po’ la sintesi dello “scontro” (bonario e collaborativo) delle anime che descrivevamo velocemente in precedenza. Comunque, l’allenatore del Real Forio – in fondo – gode ancora della stima umana e (forse) tecnica della dirigenza, che in estate ha fatto già un passo oltremodo coraggioso, nello sconfessare una scelta operata 15 mesi prima (Taratà al posto di Iovine-Castagliuolo). Sconfessarsi due volte nel giro di pochi mesi sarebbe eccessivo, anche per una piazza ribollente come quella foriana.

 

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