Al termine del pareggio contro il Real Forio, mister Felice Rea ha commentato la prestazione del Pomigliano, analizzando difficoltà iniziali, reazione nella ripresa e prospettive stagionali.
È arrivato questo pareggio contro il Real Forio. La sua squadra è sembrata un po’ in difficoltà all’inizio, poi ha preso le misure e nella ripresa ha tenuto bene il campo, rischiando anche di ribaltarla.
«Sì, siamo partiti un po’ contratti. Di fronte c’era una corazzata: il Forio è una squadra fortissima, allenata benissimo da mister Sanchez. Nel primo tempo abbiamo sofferto il loro coraggio, la loro personalità e la loro tecnica. Poi nel secondo, spinti dall’inerzia e dalla voglia di riprenderla, abbiamo fatto molto meglio. Se qualche episodio ci fosse girato a favore, forse potevamo anche portarla a casa.»
Qualche episodio a favore, magari qualche contatto in area dove avete reclamato un rigore?
«Non mi esprimo, ci sono gli addetti per valutare se ci fosse o meno. L’unica cosa che posso dire è che nelle ultime settimane i contatti dubbi finiscono sempre a nostro sfavore. Ed è questo che dispiace di più: noi ci alleniamo, facciamo sacrifici come tutti, ci priviamo di tanto, e poi non è giusto che certe decisioni arbitrali possano influenzare l’andamento di un campionato. Detto questo, complimenti al Forio: oggi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza.»
I complimenti vanno fatti anche al vostro portiere Tramontano, classe 2006, che con due interventi ha salvato il risultato. Penso soprattutto al tiro di Yeboah deviato sul palo.
«Assolutamente sì. Simone è un ragazzo che merita. Viene da un momento molto particolare, ha subito un grave lutto familiare. Lo abbiamo aspettato, ci abbiamo lavorato, e adesso ci sta restituendo tutta la fiducia che gli abbiamo dato. Oggi è stato determinante.»
Alla luce di questo risultato e dei progressi mostrati, che tipo di campionato si aspetta il Pomigliano? Obiettivo playoff o più semplicemente la salvezza con qualche soddisfazione in più?
«Non dobbiamo fare voli pindarici. Guardiamo la realtà in faccia: ci sono squadre attrezzate per fare più di noi. Il nostro campionato dobbiamo portarlo a termine nel miglior modo possibile, confermando i progressi delle ultime settimane e facendo un passo alla volta. Alla fine saranno i risultati del campo a dire dove arriveremo. A parole si può sognare tutto, ma la realtà è che ci aspettano ancora 29 battaglie: c’è tempo per capire dove ci piazzeremo.»









