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giovedì, Marzo 28, 2024

Quel mare d’Ischia ancora sconosciuto ai più | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 26 agosto 2020

In questi giorni d’agosto anche il mare d’Ischia ha subito una vera e propria invasione turistica. Barche d’ogni lunghezza e stazza hanno letteralmente assalito le insenature più popolari, pur di ritagliarsi un angolino per il classico bagno al largo, scaturendo il più classico degli aforismi: “Sì tir na ciente lire ‘ncielo nun care a ‘mare”.

Naturalmente abbiamo anche assistito ai soliti fenomeni tipicamente partenopei: quattro o cinque barche affiancate in modo da renderle comunicanti, più impianti stereo nella stessa baia con volume a palla e prevalenza neomelodico-latino-americana nelle playlist, quasi totale assenza di criterio sia nell’ormeggio sia nella velocità di avvicinamento al luogo desiderato, col fastidiosissimo moto ondoso a danno di altre imbarcazioni già alla fonda e relativo pericolo per bagnanti d’ogni età.

Sotto questo profilo mi ritengo fortunato e non solo per essere un diportista abbastanza navigato (quale aggettivo più adatto), ma per la mia storica conoscenza e frequentazione di angoli di mare ischitani che ancora oggi, nonostante l’affollamento imperante in posti come San Pancrazio, Cartaromana, San Montano e Sant’Angelo, restano decisamente poco gettonati. Anche chi gira in barca, sembra strano ma è così, preferisce stare nei posti di grido, laddove “ce sta ‘u burdell” e se non arrivi in tempo sei costretto ad accontentarti della parte di mare più lontana dalla costa: una sorta di quinta/sesta fila degli ombrelloni, per fare un parallelo spiaggesco.

E allora, via libera agli amanti della Schita, della Scannella, della Nave, della Conca della Signora, del Nido del Falco, della Colombaia e di tutti quei piccoli, adorabili specchi acquei dove il mare passa dal blu cobalto al verde smeraldo lasciandoti letteralmente incantato per la sua limpidezza e facendoti tenere compagnia da branchi di occhiate golose e da guarracini tonti al punto da abboccare anche senza esca.

Sì, proprio ad Ischia!

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