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venerdì, Marzo 29, 2024

Quel che è giusto è giusto | #4 WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 8 luglio 2022

Non sono affatto convinto che la crisi di rapporti tra Draghi e il Movimento Cinque Stelle si sia esaurita nel più classico dei “volemose bene”, dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il premier e il suo ex omologo, oggi presidente dei pentastellati. Le dichiarazioni di Conte, per quanto ricalibrate con il beneficio del dubbio, non sono riuscite a tranquillizzare quella perturbazione che aleggia da tempo sull’esecutivo tecnico in carica e che, progressivamente, tende ad intensificarsi ad ogni sondaggio che ne sancisce un gradimento popolare sempre minore.

Del resto, non è un caso che proprio Conte abbia deciso (secondo me d’accordo con Grillo) di risalire la china delle percentuali in calo tornando a parlare alla pancia della gente. Ed altrettanto poco casuale è il fatto che i due principali oggetti del contendere siano proprio il reddito di cittadinanza e i super/eco bonus: due cavalli di battaglia dei Cinquestelle a cui, rinunciare oggi, significherebbe crollare verticalmente fino alla scomparsa.

Per quel che mi riguarda, per il reddito di cittadinanza sarebbero indispensabili alcuni interventi che disciplinino lo status di “disoccupato” (o, se preferite, di “possibile occupato”), facendo sì come in tutti i paesi civili che rinunciare ad un posto di lavoro significhi perdere il sussidio. I nuovi fondi per i superbonus, invece, unitamente alla ricevibilità dell’istruttoria finanziaria e ad una breve proroga che consenta al privato costretto al palo di avviare i lavori in modo da presentare in tempo il primo s.a.l. del 30% (attualmente la scadenza è il 30 settembre prossimo), rappresentano un provvedimento irrinunciabile per evitare sia di rimettere in ginocchio un settore fin troppo importante della nostra economia sia di dar vita ad una inaccettabile disparità di trattamento tra i cittadini comuni, più che tra le imprese. 

Non temete, non sono e non sarò mai grillino! Però, tra i doveri di una persona coerente, vi è anche quello di condividere quel che è oggettivamente giusto a prescindere da chi lo abbia proposto.

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